Chapter Seven

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Le grida incessanti del neonato stavano non poco irritando la ragazza bionda che invana cercava di farlo calmare muovendo di poco la carrozzina, borbottava qualcosa di incomprensibile ma molto simili ad imprecazioni e lo guardava mentre sedeva ancora con le gambe accavallate e una sigaretta tra le dita erano passate più di 15 minuti da quando Louis era entrato nell'edificio.

Brittany scosse la testa sospirando, buttò la sigaretta -com'era che facevano nel film?- si chiese da sola poi annui alzandosi dalla panchina per andare, timorosa, a prendere il braccio il bambino, lo fece sdraiare sul braccio cercando di cullarlo così da farlo calmare canticchiava anche una dolce ninna nanna

-l'anziana signora sedeva sulla sedia a dondolo nella camera della nipotina, dondolava nella penombra mentre tranquilla faceva la maglia. canticchiava una dolce melodia rivolta unicamente alla bambina dai boccoli dorati

Una signora si avvicinò, la faccia quasi disgustata mentre scuoteva la testa guardando Britt -Ti dovresti vergognare- disse agitando un dito in direzione della bionda -alla tua età! E nemmeno sposata- continuò indicando l'anulare spoglio, l'espressione sulla bionda era di sorpresa non credeva a ciò che aveva sentito -scusi?!- chiese sarcastica e questa da dove l'hanno tirata fuori?!

- ma guardati come vai in giro! certo che ti sei fatta infornare per bene! non c'è da meravigliarsi!- le veniva da ridere e al tempo stesso di rispondere a tono alla signora tanto invadente -sicuramente non sai

Nemmeno chi sia il padre- continuò, ma questo era troppo, con il bambino ormai addormentato tra le braccia si rivolse scortese -ma come si permette? Saranno anche cazzi miei se alla mia età ho figli...- cercava di mantenere un tono basso per non svegliare il piccolo Tomlinson -e poi lei che ne sa "della mia età?!- scuoteva la testa incredula con una voglia di gridare che mai aveva sentito prima – porta rispetto per gli anziani signorina!- rispose la donna agitando ancora quel dito che Britt voleva tanto spezzare - tu inizia a portar rispetto a me e poi vediamo

un ragazzo, che a prima vista sembrava della stessa età di Britt si avvicinò -eccomi tesoro- disse poggiando una mano sul fianco della ragazza, questa di rimando aggrottò le sopracciglia -Che succede?- chiese sorridente alla donna, su questa si era creata un'espressione disgustata -svergognati- sentenziò prima di andarsene,  il biondo ridacchiò ritirando la mano dal fianco della ragazza -io sono Niall -  disse sorridente, l'esatto contrario di Brittany -che cosa credevi di fare?- chiese fredda facendo dondolare il bambino tra le braccia -io? Uh...beh-  balbettò un po' portandosi una mano tra i capelli

Da vicino si notava che non erano biondi naturali, la radice era castana e si schiariva man bano, le guance abbastanza piene erano di un colore rosato occhi azzurri, ma non come quelli ti Tomlinson, un azzurro chiaro un azzurro che ,per Britt, mancava di quel qualcosa che Louis aveva. Il sorriso smagliante assottigliava le labbra rosee -sparisci- disse scortese dandogli le spalle, quel tenero sorriso si    trasformò in un'espressione triste e un po' delusa, si allontanò di poco, era ancora nel suo raggio uditivo quando la sentì cantare nuovamente

" I have died everyday waiting for you

Darling don't be afraid I have loved you

For a thousand years

I love you for a thousand more"

Continuava a osservarla in lontananza  seduto su una panchina.

Le urla del neonato cessarono e la ragazza lo cullava ancora tenendolo stretto al petto lo guardava dormire con i suoi piccoli pugni stretti attorno ai lunghi capello di Britt e sul viso un sorriso beato, lei sorrideva involontariamente mentre terminava canzone cullandolo -menomale che non dovevi svegliarti neanche con le cannonate - disse in un bisbiglio rimettendo Ernie nella carrozzina, gli lasciò un piccolo bacio sulla fronte giusto in tempo così che anche louis, uscendo in  quel momento dall'edificio, la vide.

BRITTANY'S POV

Lo guardavo dormire mentre immaginavo cosa la mente di un bambino potesse sognare, quale pensiero mai ti facesse nascere un sorriso così beato,  non sembrava che avesse pianto fino a qualche minuto prima, sfilai delicatamente le manine dai miei capelli senza togliergli gli occhi di dosso, non so cosa si prova, cosa si prova ad avere qualcuno da accudire spingevo avanti e indietro la carrozzina, magari sembravamo davvero madre e figlio magari....no cosa blatero mai - hei Niller!- sentì

Una voce ormai familiare , alzai lo sguardo e vidi Tomlinson avvicinarsi al biondo più tinto di me, forse ero stata scortese con ma ormai mi conosco so cosa ero in grado di fare, le rovino le persone, distruggo chiunque mi si avvicini e lui aveva un viso innocente, di chi nel mondo vede solo bene dove il male in realtà regna incontrastato.

Li osservavo chiacchierare mentre mi chiedevo dove mai potessero essersi conosciuti le gemelline erano rimaste attaccate alla giacca del fratello e silenziose aspettavano - ci vediamo domani sera- concluse così la conversazione il moro, un piccolo cenno con la mano e stava già camminando nella mia direzione

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-hey Britt - disse Tomlinson entrando con la macchina nel lungo viale che porta alla villa Ash -domani sera- disse piano tenendo gli occhi fuori dal finestrino -faccio una festicciola...nulla di che una birra con gli amici- si strinse le spalle lei posò lo sguardo sui lineamenti tesi del ragazzo -mi chiedevo se ti andava...- la voce sempre bassa e quasi timorosa di una risposta -si insomma se ti andava di passare- la proposta lasciò Brit un po' sconcertata quel ragazzo era strano... si conoscevano appena..anzi non si conoscevano affatto eppure era sempre gentile, felice e sorridente

"Stupido ragazzo guardami, siamo diversi, guardami sono una di quelle persone che tua mamma dice di stare alla larga, guardami mi sono distrutta con le mie mani, e se ti avvicini distruggerò anche te"

Scosse appena la testa dopo qualche secondo mentre slacciava la cintura di sicurezza -non..so- disse lei senza guardare il ragazzo, fece un respiro profondo -non credo sia una buona idea- aprì lo sportello pronta ad uscire quando una mano la bloccò tenendola  stretta al polso -avevamo detto di conoscerci meglio- le ricordò lui lei sospirò nuovamente  scuotendo la testa -é solo che...- nn sapeva come concludere, non voleva concludere -passo a prenderti per le dieci- mollò la presa sorridente dopo che anche la bionda annuì.

BRITTANY'S POV

entrai fermandomi qualche minuto nell'ingresso, lentamente mi tolsi la giacca di dosso ripensando a ciò che avevo appena fatto...gli avevo detto di si?  avevo davvero accettato la sua proposta,  un sospiro pesante mi uscì mentre sedendomi mi toglievo le scarpe bagnate dal ghiaccio, mi legai i capello e, sempre con molta calma mi avviai in cucina alla ricerca della cena -oh finalmente ti sei degnata di farti viva- una voce interruppe la mia camminata, una voce familiare si ma che non é abituata a rimbombare nel grande salotto immacolato vidi mio padre seduto sul divanetto la faccia tosta che aveva era insuperabile scossi la testa appena divertita -senti chi parla- dissi fredda, cercai d ricordare l'ultimo compleanno passato insieme,  l'ultima pasqua o l'ultimo Natale...l'ultimo Natale fu di due anni fa, e non aspettatevi il classico cenone di natale, era più un cena di affari e io ero quella imbarazzante, lo ero sempre "con quei tuoi capelli e quegl'occhi neri fai credere ei nostri clienti che non siamo bravi genitori" patetici si erano fatti vivi di tanto in tanto, ma restavano al massimo due giorni e non smettevano di lavorare, non lo facevano mai -non parlare così a tuo padre- disse la donna che fino ad allora era rimasta seduta, nascosta dietro l'uomo -non é mio padre- dissi fredda -e tu non sei mia madre- scossi la testa -ci vuole molto di più che una semplice scopata per essere genitori- li lasciai senza parole mentre mi avviavo verso la cucina dove sentivo Lolita, la mia unica Famiglia,  preparare la cena canticchiando come sempre una canzone della sua terra, la Spagna.

Ripensa tutta la sera, tutta la notte alla giornata appena vissuta, era stata strana dentro di me si era...si era svegliato qualcosa e mi ripeteva "sei sola. Non hai una Famiglia. Guardali loro si che sono felici sono insieme e tanti. Tu no. Tu non lo avrai mai."

il telefono avvisò l'arrivo di un messaggio lo guardai il "Tomlinson" cosa voleva? ed ecco ancora la voce Si é pentito. Non ti vuole alla sua festa. Ti ha invitato per pietà.

aprì il messaggio, c'era scritta una sola parola, una parola che stranamente, contro qualsiasi previsione, contro qualsiasi mia volontà. ..mi tranquillizzò e....si, mi fece anche sorridere

-Buonanotte-


Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]Where stories live. Discover now