Chapter Seventeen

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BRITTANY'S POV

Rientravo nel piccolo appartamento di Dolores con le buste della spesa, mi aveva chiesto di prenderle alcune cose e dato che mi ospitava da più di una settimana non le potevo dire di no, il problema era che "alcune cose" erano diventate tre buste piene. faticavo a salire le scale, e qualche imprecazione non me la fece trattenere nessuno, sentì una risata dietro di me non appena arrivai sul pianerottolo -Hei! Ti ho sentito!- Ringhiai senza voltarmi, le buste in mano mi inpedivano di vedere dove mettevo i piedi -scusa- disse la voce, era mascolina, un tono divertito ma non sarcastico -vuoi una mano?- chiese con una cortesia detestabile, ma utile in questo momento - no, non i preoccupare ce la faccio da sola ad ammazzarmi!- dissi sarcastica cercando di spostare tutte la buste in una mano e recuperare le chiavi, il peso fu alleggerito dandomi perfetta visuale su ciò che mi circondava e dando agli altri visuale su di me -Brittany! - disse il ragazzo, come faceva a conoscermi? aggrottai le sopracciglia osservandolo, lui posò le buste a terra, indossava una felpa nera, abbastanza larga, sul petto era riportato in grande il logo dell'adidas, l'aveva abbinata ad un paio di jeans piuttosto larghi. ai piedi, dietro la spesa, riusì ad intravedere delle converse bianche, in testa invece un berretto della Taxonomy  -Sono Liam- disse tranquillo indicandosi il viso. Alzai un sopracciglio confusa, per poi rigordarmi del ragazzo alla festa di Tomlinson -Ah- dissi semplicemente frugando tra la borsa in cerca delle chiavi -vivi qui?- chiese, non alzai nemmeno lo sguardo -qualcosa del genere - finalmente trovai le chiavi -io abito qua difronte - disse tranquillo indicando la porta. Qualcuno te lo ha chiesto? Girai la chiave nella serratura e poi mi rivolsi nuovamente al moro -Grazie ora ce la faccio da sola, addio.- usai un tono freddo e antipatico e sarcastico, che anche a me diede un po' fastidio, ma presi le mie buste ed entrai nell'appartamento chiudendomi la porta alle spalle rumorosamente.

***

Mi rigiravo nel letto sbuffando e pensando a come avevo trattato Liam, mi sentivo in colpa, il che era strano per me. non sapevo che mi stava succedendo, mi alzai dal divano, temporaneamente adattato a letto, per prendere un bicchiere d'acqua, osservavo la stanza dalla penombra, una luce fioca della luna entrava dalla finestra, guardai l'orario 1:35. svuotai il bicchiere con l'acqua nel lavandino e silenziosa uscì dall'appartamento e attraversai il pianerottolo. 

Ero ferma davanti a quella porta continuavo a leggere il numero in rilievo "7B" cosa diavolo ci facevo li? ero disposta a questo pur di riuscire a dormire? avevo il cervello davvero fuso. Non mi ero mai abbassata a chiedere scusa ad una persona che ho trattato male, non lo avevo mai fatto perchè non ne avevo mai sentito la necessità. Pochi giorni vicino a Tomlinson mi avevano rovinata così tanto? -Ciao- una voce sorpresa proveniva dalle mie spalle, mi voltai e vidi il ragazzo sorridermi, ero certa che le mie guance si arrossarono per l'imbarazzo balbettai qualcosa di incomprensibile, dato che non sapevo cosa dire -Serve aiuto?- ridacchiò, ma non cattivo o sarcastico -Ero, ero passata a chiederti dello....Zucchero- Zucchero? davvero? ma che ti sei fumata Brittany?, Liam aggrottò le sopracciglia guardando l'orologio che portava al polso -all'una e mezzo di notte?- chiese, già Brittany,Zucchero? all'una e mezzo di notte? -Si, volevo fare una camomilla ma...- gesticolai verso la porta dell'appartamento difronte. Una scusa peggiore non te la potevi trovare Ash. Liam armeggiò con le sue chiavi, ridacchiava scuotendo la testa, mi spostai così dalla porta così che lui la potesse aprire. Brittany Ash. sei pessima.

LOUIS' POV

Erana passato un po' di tempo da quando Brittany se be era andata, le vacanze di Natale erano ormai finite. Mia madre aveva perdonato mio padre, come sempre, e io che speravo in un cambiamento almeno questa volta. Sbuffai al suono della sveglia, presi il telefono e controllai I messaggi. Poi composi il solito numero anche se sapevo bene chi avrebbe risposto

-- ciao sono Ash, se non vi rispondo significa che non voglio parlarvi,  non rompetemi il cazzo.--

Conoscevo la sua segreteria a memoria. riagganciai uscendo dal letto caldo, raccimolai qualche vestito dal mucchio e andai in bagno.

-Mamma lo hai più trovato quel foglio?- Chiesi scendendo di corsa le scale, lei aggrottò la fronte -lo spartito- spiegai, iniziai a prepararmi una volazione veloce, il tempo stringeva e le lezioni stavano per cominciare -No tesoro- disse rilassando il volto -sicuro che non lo hai buttato per sbaglio?- Scossi la testa iniziando a sgranocchiare I cereali e chiedendomi dove mai fosse finito quel maledetto foglio.

Finita la colazione presi le chiavi dell'auto uscendo di casa. Parcheggiai al solito posto davanti scuola, sapevo già cosa mi sarebbe aspettato, un'ora in Auditorium con Brittany, per fortuna aggiungerei, era sparita nel cuore della notte senza più farsi sentire, era lecito che io mi preoccupassi per lei. Sedei su una delle poltroncine rivolte al palcoscenico. La lezione era cominciata, e quando realizzai che Britt non si sarebbe presentata, eccola spuntare dal fondo dell'auditorium -Mi scusi Mrs Bagman, c'era traffico.- disse con il fiatone. indossava una maglietta Nera con una grande scritta rossa "Shut the fuck up " . era abbinata ad un paio di Jeans neri e ai suoi soliti anfibi. i capelli erano lisci come al solito e il trucco copriva i suoi occhi azzurri. la struttura fece si che la sua voce rimbombò fino al palco -meglio tardi che mai Mrs Ash- disse sorridente la professoressa -vieni pure a sederti affianco al tuo compagno- indicò il posto libero accanto a me, silenziosa si avvicinò.

***

Mrs Bagman stava ancora parlando di come sarà strutturato il concerto di fine anno quando un foglio piegato in quattro mi sventolò davanti dalle mani di Britt. Aggrottai le sopracciglia guardandola ma lei stava già prestando attenzione alle parole che rimbombavano all'interno della stanza. lo aprì delicatamente accorgendomi che i fogli erano due. due spartiti. uno perfettamente ordinato e all'apparenza finito, e l'altro scarabocchiato di centinaia di colori. Le parole erano perfettamente sincronizzate alla melodia, o almeno era quello che mi era apparso dopo una breve lettura. -Come?- Chiesi quasi stupito, come aveva fatto a finirla in così poco tempo -Come hai fatto a finirla?- sussurrai così da non farmi sentire da terzi -non è finita- rispose fredda senza guardarmi -è una bozza- specificò - mi ha aiutato il tuo amico -

MA SALVE GENTE!

UNA PICCOLA NOTA SULLA STORIA, L'OUTFIT DI LIAM è ESATTAMENTE QUESTO ( http://fringuesdeseries.com/wp-content/uploads/2013/11/one-direction-london-2-753x10241.jpg)  UNO DEI MIEI PREFERITI :D

ANCORA UNA COSA....FIREPROOF. non so voi ma io non ero affatto preparata a questo! la canzone la trovo...la trovo aasdfghjkl. non ci sta nulla da fare! hahah anche se mi ricorda molto Happily onestamente.  non so, voi che ne pensate? io sono ancora sotto shock hahaha

Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora