La grande casa era vuota, fredda e disabitata, dalle finestre impolverate non passava un filo di luce, mi muovevo disorientata dentro le famigliari mura -Brittany- sentì una voce familiare, sgranai gli occhi incredula e inziai a seguire la voce -Brittany tesoro va tutto bene- la voce era sofferente mi mossi in una direzione precisa -Non piangere tesoro- continuava. L'aria si faceva pesante e ogni passo sembrava un'impresa, salì le scale e ogni gradino in avanti era come se ne facessi due indietro -Va tutto bene- aprì quella porta trovandola accovacciata a terra la mano destra appoggiata sul cuore un sorriso dolorante in volto le urla di una bambina riecheggiavano in sottofondo -Nonna!- gridai avvicinandomi, ma lei sembrava allontanarsi sempre di più -NONNA!- alzai il tono di voce la lei era ancora lì dolorante e io no riuscivo a raggiungerla -Va tutto bene Britt- ripeteva...il cuore martellava nel petto e le lacrime calde scendevano sul volto -Nonna per favore- implorai cadendo stanca sulle mie ginocchia -Non piangere Britt- più lo diceva più le lacrime scendevano -No ti prego- la imploravo ancora ma lei si allontanava di più -Devi svegliarti ora- mi disse, la guardai con gli occhi appannati, cosa aveva detto? - Svegliati Brittany- respiravo male e sentivo caldo.
-Svegliati Britt- scattai sul letto alla voce di Tomlinson. Ansimavo,ero sudata, sentivo gli occhi bruciare, notai il moro accucciato affinaco al letto, si vedevano palesemente i suoi occhi pieni di preoccupazione -Va tutto bene Britt- rabbrividì alle parole -Era solo un incubo- mi rassicurò lui, annuì leggermente silenziosa, guardai l'orario 3:17 -Era solo un incubo- ripetei sdraiandomi di nuovo nel letto -Torniamo a dormire - Louis annuì stringendosi nel piccolo letto a disposizione, si avvicinò a me mi spostò una ciocca di capelli, e devo aver fatto uno strano movimento dato che lui ritirò di scatto la mano. Silenzosa mi avvicinai a lui stringendomi al suo petto aveva uno strano odore di fumo e menta che a me piaceva -Tomlinson tu fumi?- chiesi curiosa percepì la sua testa annuire -Mh- risposi accentuando la mia presa.
***
Mi risvegliai presto, scorsi l'orario sulla piccola sveglia del comò, Louis dormiva ancora le sue braccia intorno a me e le nostre gambe incrociate in qualche modo così da farci stare comodi entrambi, la luce del sole entrava dalla finestra e rifletteva sui capelli del moro. Sorrisi al modo in cui apparivano dorati, le palpebre coprivano i suoi occhi azzurri, le labbra semi aperte, sembrava sereno, senza pensieri per la testa e felice, non volevo svegliarlo quindi cercai di liberarmi dalla presa il più delicatamente possibile -Buongiorno- disse lui con voce ancora impastata dal sonno, gli occhi ancora chiusi, mi bloccai di colpo -Non volevo svegliarti- sussurrai come se ancora stesse dormendo, annuì leggermente tirandomi ancora a se -È presto resta ancora qui- suonò come una supplica, lo fissai una frazione di secondo, ancora assonnato cercava di inumidire le labbra con la sua saliva.Piano tornai alla mia posizione originale lui strinse la presa -Come mai sveglia a quest'ora?- domandò-Non sai che ore sono- borbottai io
-So che è presto- sorrise leggermente aprendo un occhio per guardarmi stavo per rispondere ma il telefono iniziò a vibrare mugulò qualcosa prima di rispondere.
-Pronto-
-...ma sono in ferie- si lamentò, sbuffò leggermente alzando gli occhi al celo
-non c'è proprio nessun'altro?-
-ok ci sarò-
Lo guardai curiosa mentre scivolava fuori dal letto -Chi era?- chiesi pentendomi subito della domanda -Devo andare al lavoro- disse in una lamentela mentre estraeva qualche vestito dall'armadio -Greg è malato e non c'è nessuno che lo sostiuisca- aggrottai la fronte perchè lui doveva andarci? Poteva darsi malato anche lui, posai nuovamente lo sguardo su di lui e realizzai, era troppo buono anche per inventarsi una bugia del genere accennai un sorriso -Che lavoro fai?- chiesi incrociando le gambe sotto le lenzuola calde -Il commesso al Subgetory- riconobbi la catena di supermercati popolare in tutta londra -Ce ne è uno vicino casa mia- commentai, lui mi sorrise sfilandosi la maglietta scoprì così diversi tatuaggi che ignoravo avesse -Proprio quello- disse ridacchiando indossando la maglietta pulita, una maglietta a maniche corte, nera, riportava il logo di una band emergente -Bring me the Horizon- credevo di averlo solo pensato, realizzai che non era così quando Louis guardò la sua maglietta sorridendo -Si, sono andato al loro concerto, l'ho presa li -
Piacciono anche a te? - si sedè sul letto sfilandosi i pantaloni del pigiama, annuì -Abbastanza, non sono per niente male, Don't go mi piace!- infilò un paio di Jeans neri e stretti rialzandosi dal letto -Scendi per far colazione?- ho sempre odiato la colazione, senza nessun motivo preciso, era un abitudine, al mattino mangiavo poco e niente prendendomi tutti i rimproveri di questo mondo da Dolores, ma con lui suonava stranamente diverso, l'idea di colazione era stata modificata, annuì uscendo dalle coperte e seguendo Louis.
-Buongiorno ragazzi- ci disse dolce la madre di Louis, accennai un sorriso alla sua gentilezza e mi sedetti ad uno dei posti liberi al tavolo -Giorno mamma- Il moro sorrise felice alla mamma lasciandole un bacio affettuoso sulla guancia - Dopo devo andare al lavoro- comunica Louis armeggiando con cibo e ciotole -Come a lavorare?-
-Greg è malato e non ha nessuno per sostituirlo-
-E ci devi sempre andare tu?-
Louis si limita a fare spallucce mentre Johanna scuote la testa -Devi imparare a dire di no ogni tanto-
Il moro mi porse una tazza di cereali con dentro pezzi di Kiwi e banana
-Cosa ci ppsso fare mamma?- chiese retorico sedendosi accanto a me, percepivo il loro attaccamento, madre e figlio, come naturalmente dovrebbe essere -Ma dovevi stare con le gemelle...- disse sua madre d'un tratto, Louis spalancò gli occhi, se l'era dimenticato -Caspita!- ridacchiai al suo modo di evitare parolacce -Non mi ricordavo- la madre sospirò -Non posso portarle da zia Lucy, lo sai che diventano noiose- continuai a mangiare la mia colazione che, nonostante l'abbinamento inusuale mi piaceva molto sentì d'un tratto gli occhi di Louis penetrarmi nella pelle -Puoi tenerle tu- disse appena alzai lo sguardo verso di lui, scossi la testa immediatamente -Faccio schifo con i bambini- mi affrettai a dire -Davvero hanno paura di me- mi giustificai, io e i bambini eravamo come diavolo e acqua santa.
-Con Ernie te la sei cavata bene- scossi ancora la testa...
****
-Ok bambine dovete fare I compiti adesso- non ho ancora capito come mi ritrovai in questa situazione. Obbedienti le due si misero ai propri banchetti a completare gli esercizi assegnati.
***
LOUIS' POV
Sorrisi gentilmente alla cliente mentre usciva e guardai di sfuggita l'orario impaziente che il turno finisse. 10:15, era passata poco più di mezz'ora dall'inizio e le lancette sembravano rallentare ad ogni minuto trascorso, una donna si avvicinò alla cassa, la pelle olivastra, il viso amorevole contornato dai boccoli neri, il cappotto spiccava sulla sua persona -Lolita- la salutai mentre posava la poca merce sul nastro,veniva spesso qui, solitamente comperava le solite cose, solitamente era per Britt -Lei è da te?- mi chiese preoccupata, non c'era bisogno di chiedere chi, dato che era il nostro argomento fisso annuì -Si, sta bene, è con Daisy e Phoebe ora- lei sospirò sollevata -Sta mangiando?- sembrava una madre preoccupata, ridacchiai continuando a passare merce - Si, mangia e non lascia nulla nel piatto- infondo l'ha cresciuta, l'ha trattata come una figlia, l'ha accudita pettinandole i capelli ogni sera, preparandole i pasti, consolandola quando i suoi genitori non si presentavano al suo compleanno -Ora sto nel mio vecchio appartamento- mi comunicò -Non credo di tornare in quella casa, non se non c'e lei- annuì silenziosamente la capivo, e non la biasimavo, avrei fatto lo stesso nei suoi panni.
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Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]
FanfictionBrittany Ash e Louis Tomlinson sono due ragazzi che studiano alla "british London Arts accademy" una delle migliori accandemie di arte di tutto il paese, sono due ventenni completamente diversi tra loro, lei fredda e impassibile con un grande muro...