Chapter Twenty-three

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Quando riaprì gli occhi, il mattino dopo, Brittany sedeva sul tavolino in vetro davanti al divanetto, la luce bianca del sole invernale rifletteva in tutta la stanza rendendola immacolata e spettacolare, ma tutto ciò che Louis notò era la bionda davanti a se, indossava la maglia che le aveva dato la sera prima, le gambe invece erano coperte da dei pantaloni comodi ed elastici di colore nero abbinati alla felpa troppo grande per lei, le maniche ricoprivano le mani che tenevano strette tra loro una tazza fumante di caffè.

BRITTANY'S POV

Non mi ero mai soffermata ad osservarlo dormire, l'ho sempre trovata una cosa inquietante,  e forse lo era anche in quel momento, se solo mi fossi vista da fuori. Eppure stavo bene, quella visione mi tranquillizzava. I capelli Gli ricadevano su gli occhi delicatamente, le labbra erano appena socchiuse e sfioravano le mani appoggiate sul cuscino, il viso era di un colore chiaro che si sfumava sul rosato verso gli zigomi. Il petto si alzava e si abbassava regolare scandendo il tempo attraverso i respiri.

Era bello.

Scossi la testa togliendomi quei pensieri dalla concentrandomi sul motivo per qui era li.

Il vuoto regnava nella mia testa, l'intero giorno precedente era un susseguirsi di azioni grida e pianti. Ricordavo la nostra litigata nell'auditorium, ricordavo un caffè e ricordavo quel biondino, Niall. Ricordo le aue mani calde confortarmi e poi tutto divenne confuso, ricodi sfocati con un retrogusto amaro come la bile. Sapevo cosa avevo fatto, sapevo da cosa era provocata la confusione dentro di me.

Il respiro del ragazzo accellerò per qualche secondo mentre apriva gli occhi -Che ci fai qui?- chiesi fredda prima che lui potesse realizzare dove si trovava e prima che io potessi farmi invadere da qualche altro pensiero -Buongiorno anche a te- disse lui assumendo un tono retorico nella voce, mi imposi di farmelo  risultareirritante, assunsi quindi un'espressione infastidita -Stai bene?- mi chiese poi stiracchiandosi, si mise a sedere mantenendo le gambe lunghe sul divano passò una mano tra I suoi capelli disordinandoli   -Che ci fai qui?- ripetei sorseggiando il caffè caldo, lui sospirò appena e con una mano strofinò l'occhio -non so che diavolo ti sei calata ieri- iniziò a spiegare, respirava piano, passò nuovamente la mano tra i capelli -eri davvero messa male- continuò dopo qualche secondo di silenzio -Ti ho trovato allo shake, ti ho riportato a case e hai vomitato in cortile- gesticolò vago indicando le sue spalle, io continuarlo a guardarlo aspettando che continuasse la spiegazione - quindi ti ho portato in bagno... - sul suo volto comparì un sorriso divertito, fissava i suoi piedi che calzavano ancora le sue solite vans - li hai iniziato a fare i capricci- spiega allargando il sorriso a una leggera risata, con una mano arricciava una ciocca di capelli distrattamente -pensavo che fosse una normale sbornia, così di ho fatto una doccia fredda, mi hai insultato in tutte le lingue di questo mondo- scoppiò a ridere spostando i suoi occhi azzurri su di me.

La sua risata era sincera e genuina, e io per un attimo...scoppiai a vivere. Quella risata era provocata da me, dalle mie azioni, se ridi vuol dire che sei felice, lui era felice in quel momento a causa mia e questo rendeva felice me -poi ti sei tranquillizzata- tornò serio, i suoi occhi erano fissi su i miei -ma non volevo lasciarti sola- non vidi le sue labbra muoversi, le parole mi sorpresero facendo muovere qualcosa dentro. Qualcosa che credevo non fosse più capace di muoversi: il mio cuore.

Con un movimento rapido si alzò  - allora vado - disse allungando le braccia verso l'alto per tirare i muscoli ancora addormentati, sbadigliò. Mi alzai recuperando un po' di altezza si guardò in torno cercando se ci fossero oggetti di sua proprietà, se ne stava andando, perchè questo mi spaventava? Il mio cuore accellerò tanto da iniziare a farmi male - ciao - mi disse tornando a guardarmi, mi sorrise appena - No - mi affrettai a dire rivelando un'espressione sorpresa sul suo volto -hem...- che diavolo avevo fatto - resta... per colazione - sei un disastro. Gesticolai verso la cucina senza togliere lo sguardo dai suoi occhi magnetici - volentieri- disse lui rilassando il volto. mi sorrise voltandosi e facendo strada.

***

Lo accompagnai alla porta, lui sorrideva, non aveva mai smesso, gli aprì la porta lui nel frattempo sistemò quasi nervosamente i capelli -ciao- disse alla fine guardando fuori, non pioveva come il giorno prima, il sole era ormai alto ma l'aria aveva ancora quel profumo di terra bagnata che amavo -ciao- ripetei in un sussurro, non volevo che se ne andasse, volevo ancora che ridesse, volevoche si sentisse ancora felice, volevo essere felice e sentivo che se lui fosse uscito da quella porta non lo sarei più stata. I nosri sguardi erano incastrati, eravamo fissi a leggerci dentro -grazie- dissi alla fine, mi lasciai scappare un sospiro -scusa se ti ho fatto perdere lezioni oggi- lui alzò le spalle senza smettere di guardarmi, le mani erano infilate nelle tasche dei pantaloni, gli portai le mani al colletto della giacca di Jeans sistemandoglielo ordinato -grazie- bisbigliò, ero ancora a pochi centimetri dal suo viso, respiravo a fatica con il cuore che accelerava nel petto.

Sentì le sue mani muoversi e agganciarsi alla mia vita, mi strinse forte facendo scivolare il suo volto nell'incavo del mio collo. Era così strano, sentire qualcuno così vicino a me, eppure era così...giusto. Strinsi automaticamente le mie braccia al suo collo respirando il suo profumo di menta e tabacco quasi fosse una droga - non farmi più preoccupare così tanto- disse allontanandosi poco da me, poggiò la sua fronte sulla mia, averlo a pochi centimetri da me mi faceva andare in confusione.

sfregò il suo naso contro il mio e tronò a sorridermi mentre si sganciava dal mio corpo e usciva dalla casa.

Quello sciocco ragazzo, si era messo in un gran problema con me. 

ormai non sarebbe stato facile stargli lontano.

Sciocco ragazzo.

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WHOOO SECONDO GIORNO SECONDO CAPITOLO!

STO UN PO' RECUPERANDO?

HAHAH OKKEY ALLORA CHE NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO?

BRITTANY SEMBRA ACCORGERSI DI PROVARE QUALCOSA PER IL NOSTRO TOMMO!

COMMENTATE E STELLINATE COME SEMPRE!  E FESTEGGIAMO PER LE 110 STELLINE CHE AVETE MESSO ALLA STORIA!

GRAZIE MILLE A TUTTI!

BACI, Effy <3

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Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]Where stories live. Discover now