9. Fuori controllo

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Dylan

Finalmente mi sono liberato di Trisha, quella ragazza mi sta alle calcagna giorno e notte e non mi lascia nemmeno respirare. Mi piace divertirmi con lei, mi rilassa e mi dà uno strano senso di distrazione da un'ansia che non so a cosa sia legata, però diventa opprimente. Io sono uno spirito libero, non ho bisogno di una donna che mi tenga in catene. Soprattutto se questa donna è un Diavolo come Trisha.

Ora sono finalmente con Ector, dopo esserci allenati, stiamo andando a rilassarci nelle piscine del Palazzo. Oggi è il suo giorno libero, quindi può finalmente dedicarmi un po' di tempo. Mi sta parlando della nuova arrivata, è un Angelo e si chiama Chantal, non mi risulta nuovo questo nome. Se non erro, è la ragazzina dai capelli biondi che ho conosciuto quando avevo dieci anni, colei che era stata esiliata dal Castello e che ho trovato mentre piangeva al confine tra il Paradiso e l'Inferno, rannicchiata sotto un cipresso. «Tu non l'hai conosciuta?» mi domanda. Ripercorro i miei ricordi. Come ho già detto il suo nome mi è noto, ma non mi ricordo affatto di lei. Dalla descrizione del mio amico, probabilmente è la ragazza bionda che ho incrociato questa mattina in mensa. Niente male, non ha i tratti da Diavolo, ma sono rimasto incantato dalla sua bellezza.

«No. L'ultimo ricordo che ho di lei risale a quando avevamo dieci anni. Poi credo di averla vista di sfuggita questa mattina in mensa» non so per quale motivo le stia dando tutta questa importanza. Dice di aver fatto colazione con lei e di trovarla molto simpatica e piacevole. Ma è un Angelo...simpatica e piacevole mi sembrano aggettivi un po' azzardati. Certo, anche io avevo scambiato due parole con lei quando eravamo bambini e avevamo stretto una sorta di amicizia, se così la si può definire. «Non mi hai ancora detto che cosa ci fa qui un Angelo, però».

Ector si gratta appena la testa con la punta delle dita, come se fosse in difficoltà. «C'è anche il suo capoclan. Dicono che lei abbia un rapporto di sangue con Danger, probabilmente sono qui in visita o...» ma il biondino non riesce a terminare la frase, ad interromperlo sono dei rumori fortissimi che ci fanno sobbalzare appena, come di oggetti che si rompono scagliandosi al suolo e boati che non riusciamo a capire da dove provengono fino a quando non li seguiamo giungendo proprio davanti alla porta dello studio della capoclan. Dall'esterno sembra che lì dentro stia scoppiando il caos. Bussare risulta alquanto inutile: non otteniamo risposta. E seppure sappiamo quanto sia da maleducati, decidiamo di entrare senza attendere alcun ordine.

Lo spettacolo che mi ritrovo davanti sembra essere un'assurda scena da film, dove la protagonista esplode, impazzisce e scatena un tornado di rabbia e di assoluta confusione. Gli oggetti vorticano nell'aria, i mobili sono aperti, svuotati, addirittura persino il divano fluttua insieme al tavolino che temo possa finire al suolo in mille minuscoli pezzettini. Danger non reagisce, ha le mani sulla testa, forse nella speranza che non sia un taglierino assassino a determinare la sua morte. E al centro vedo una chioma bionda di spalle, dal cui corpo si diramano scariche di energia. Urla e pian piano il suo corpo comincia a rannicchiarsi, assopendosi al suolo.

Ector corre in suo soccorso, io rimango immobile sulla porta ad osservare la scena. Se ci fossero i pop corn sarebbe tutto perfetto, non avevo mai visto la capoclan così in difficoltà.

Tutto comincia a ritornare al suo posto, le scariche di energia scompaiono e il tavolino si frantuma, proprio come avevo immaginato. Danger finalmente torna a respirare, assumendo una posa meno sconvolta ed un'espressione un po' meno spaventata, mentre Ector prende tra le braccia il corpo inerme della ragazza. È svenuta, paralizzata, non risponde. Ma posso riconoscere la stessa biondina di questa mattina: è lei, Chantal.

«Che cosa è successo?» domanda il mio amico osservando la distruzione che lo circonda. Lo studio è irriconoscibile, la confusione regna sovrana e molti oggetti sono ormai rotti e fuori uso.

Fallen AngelWhere stories live. Discover now