Friends

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Cosa?

In un secondo ho perso il contatto con la realtà. Non sentivo nulla, dentro di me era tutto immobile, non avvertivo nemmeno il battito del mio cuore nè il respiro nei polmoni. Rimasi paralizzata, vuota dentro, eclissata dal mondo.

"Direttrice, se vuole il mio parere, deve seguire il suo cuore. Non può fare niente contro un desiderio del genere."

"... Lei non deve venirlo a sapere. Scarlett, devi promettermelo."

"Farò tutto il necessario per tenerlo nascosto, lo sa... Ma deve promettermi che si lascia andare."

"... Ma sì, cazzo. Forse sono solo troppo stressata...", il cigolio della sedia di Lauren mi fa intendere che si sia stesa di peso su di essa.

"Non le propongo un massaggio, dato che sarebbe poco professionale...", Lauren ride.

"Beh, Scarlett, non è professionale nemmeno ciò che abbiamo fatto questa settimana."

Sento i tacchi della donna con i capelli rossi muoversi nella stanza, così tutto ciò che faccio è fare dietro front e affrettarmi verso l'ascensore.

Sapete cosa significa non riuscire a pensare a niente? Beh, è ciò che mi stava succedendo. Era come se fossi stata lobotomizzata dagli alieni e avessi scordato come si parlasse, camminasse, pensasse. Esco dall'edificio andando dritta verso la macchina di Lauren, ma un moto di disgusto mi fa scegliere di tornare a casa a piedi. Sarebbe stata l'ultima cosa che dovevo fare, girare per Los Angeles da sola a piedi, ma in quel momento non mi ha sfiorato l'idea che potesse essere un problema. Del resto avevo sempre Keana che, non so come o dove, mi aveva sempre sotto il suo mirino.

Keana...

Corsi dritta in villa, entrando e sbattendo la porta d'ingresso.

"KEANA."

Non sento rumori in casa, probabilmente era nel seminterrato, che Lauren aveva adibito a stanza, dove lei dormiva e lavorava, non ci sono mai entrata. Raggiungo la porta e senza bussare la spalanco. Keana si gira verso la porta guardandomi.

"KEANA!"

La donna mi guarda, "Dimmi, Mila... Ti ho visto arrivare.", il suo sguardo era sereno ma riuscii a notare un tocco di finzione.

"Tu hai le telecamere, giusto?"

"Uhm, sì, della casa, certo. Perchè?"

"Hai anche delle telecamere nello studio di Lauren, vero?"

Lei fa una smorfia stupita, "Ehm, no, assolutamente. Non vedo perchè dovrei averle lì se il mio obiettivo sei tu."

"Keana, non fingere con me, sei pessima a mentire!"

"Mila calmati, mi spieghi cosa è successo??"

"Ascoltami, non ho per niente la calma che mi chiedi di avere. So che hai delle telecamere anche nel suo studio. E' la tua migliore amica, so che vuoi controllare anche lei."

Keana fa uno sguardo colpevole, non sapendo più come trovare scuse. Io la fisso con uno sguardo al limite del senno. Si lecca le labbra, guardandosi intorno a disagio. I miei occhi si muovono sulla scrivania di Keana, dove c'è al base computer e una cornice con dentro una foto di lei e Lauren, probabilmente risalente al liceo, dove sono entrambe vestite in modo molto hippie. Keana non avrebbe mai tradito la sua amica, anche se stesse facendo la cosa peggiore del mondo. Dovevo agire da sola, se volevo ottenere quello che stavo cercando. Le telecamere erano ovviamente collegate ai suoi quattro pc. L'agente si accorge del mio sguardo sui suoi computer, e cambia improvvisamente tono diventando minaccioso,

I WANT YOU || CAMREN || The Epic Records ExperienceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora