Insight VII

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Ho ritrovato dei video sul tuo pc. Non so come ho fatto a non trovarla prima, o come abbia fatto quella stalker di Camila a non trovarla. Questa cartella aveva il nome 'My Princess' ed era datata 2012-2014. Ho provato ad aprirla ed era richiesta una password. Ho provato con la tua data di nascita, fallendo, ma un pop up del pc mi ha segnalato un suggerimento di password che avevi scritto tu, immaginando che prima o poi sarei stata proprio io cercare di aprirla.

'La tua data di nascita', avevi scritto. Così ho immesso la mia data di nascita come password, e la cartella si è aperta mostrandomi un centinaio di video brevi, alcuni cortissimi di dieci o venti secondi. Ho sorriso davanti allo schermo così tanto da sentire le guance dolermi.  Erano i tuoi filmini che facevi sempre, mentre ero in tour. Mi venivi a pizzicare nei camerini, dietro le quinte, durante il trucco, pochi secondi prima di salire sul palco, o prima delle interviste. Erano stupidi filmini dove dicevi sempre 'Stellina come ti senti? Saluta la telecamera! Sei pronta a spaccare?' o cose del genere, giusto per farmi sorridere e farmi rilassare, e immortalare quei momenti.

Erano i primi due anni di fama, e già ci tenevi così tanto a me. Non facevi lo stesso con gli altri tuoi scritturati, ma del resto me lo hai sempre detto, "Tu sei la mia unica donna nell'azienda, per me sei speciale, stellina.". Avevi racchiuso in quei video due anni di vita, forse i due anni più importanti della mia vita, dove iniziai a capire chi ero e cosa volevo. Dove abbandonavo la vita da ragazzina per diventare una donna.

Ho guardato tutti i filmini. Io spesso ti rispondevo scocciata e subito dopo ridevo per la tua solare stupidità. Eri un uomo troppo buono, ma lo dimostravi con chi volevi tu. Gli altri artisti della Epic ti temevano e rispettavano, e non capivo il perchè dato che io invece arrivavo addirittura a passare cene insieme a te e tua sorella. Ti prendevo in giro quando e come volevo, ti davo del tu, facevamo la lotta come padre e figlia durante i Natale e i Capodanno quando io ero ancora in forte lite con i miei parenti e non volevo stare da loro per le festività. Sapevo che mi avresti ospitato senza alcun dubbio. Non mi serviva nemmeno avvisarti, bastava prendere un volo per Los Angeles e raggiungere casa tua con una valigia, così, senza preavviso. Non mi avresti fatto domande, ti saresti comportato normalmente, come se fossi da sempre tu la mia famiglia.

Ero difficile come adolescente, vero?

Come hai fatto a sopportarmi, non lo so.

Ti rispondevo spesso male e detestavo quando mi dicevi cosa dire o fare. Forse il lavoro di cantante l'ho sempre detestato, sotto sotto. Sono fatta per capeggiare, dare direttive, decidere, essere indipendente. Forse lo sapevi anche tu, e proprio per questo cercavi di direzionarmi e mettermi pali, perchè nello spettacolo essere liberi è una cosa difficile.

Ma tu avevi già tutto in mente, eh? Sapevi che avresti lasciato tutto a me? Sì... Dev'essere per forza così, tu sei un calcolatore nato, non avresti mai lasciato al caso il tuo posto in azienda. Hai messo quella password sul tuo pc perchè volevi che io solo vedessi questi filmini, i nostri filmini. Sapevi che sarei entrata in possesso del tuo pc aziendale. Tu lo sapevi, che sarei diventata direttrice. Da quanto tempo l'avevi deciso? Anni, mesi, giorni?

Pa... E' stato davvero un incidente a farti morire, o è stato un gesto programmato?


Grazie. Per avermi mostrato che significa schiavitù, e avermi dato ora la libertà.

I WANT YOU || CAMREN || The Epic Records ExperienceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora