DICIANNOVE

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Rimango collassata in classe per un'ora consecutiva. Ho passato tutta la notte a studiarmi i fascicoli di Sara, ma fino ad ora non ho trovato nulla di interessante. La vita di una teenager normale può essere estremamente incasinata, ma non ci sono eventi eclatanti tanto da coinvolgermi. Noia totale.
C'è da dire che ultimamente il mio vicino psicopatico ha fatto di tutto per evitarmi e di questo gli sono grata: niente Nathan, niente problemi. Una cosa in meno a cui pensare.

Per fortuna la campanella mi salva e riesco ad uscire dall'aula senza essere entrata del tutto in coma. Ovviamentr al mio seguito ci sono sempre gli invincibili quattro, che hanno deciso, senza che io avessi potere di decisione, di integrarmi come membro ufficiale della loro banda.

"Che cosa pensate che ci sarà oggi per pranzo?" domanda Mason, mentre ci avviamo verso la mensa.

"Sborra di coniglio e zampe di rana" risponde Alan, fintamente serio.

"Ma ogni tanto non ti fai un pochino schifo da solo?" domanda Ben, contorcendo la faccia.

"Perché? Che hai contro la sborra di coniglio?"

"Grazie Alan, adesso avrò impressa a fuoco nella mente l'immagine di un coniglio che viene sul mio purè di patate. Ti odio" commenta Wade.

"Più passa il tempo e più voi quattro diventate inquietanti" replico io. Bleah, che razza di conversazione.

Alan sta per ribattere, quando il suo telefono suona e lo vedo aprire un messaggio.

"Bene, stasera festa a casa di Danny Pasticca" annuncia poi ad alta voce.

"Io passo" risponde prontamente Mason.

"Anche io" continuano Wade e Benjamin all'unisono.

"Non avevo dubbi" ridacchia Alan.

"Non capisco perché tu ci vada ancora, quelle feste finiscono sempre con qualcuno che collassa per aver bevuto troppi drink conditi con chissà quale schifo" osserva Mason.

"Perché, mio piccolo e ingenuo amico, le ragazze sono più disponibili a quelle feste. Inoltre il Whisky di Danny è una bomba e posso fregarglielo dalla vetrina una volta che è fatto"

"Chi è Denny Pasticca?" chiedo, curiosa. Dal nome penso si tratti di uno spacciatore e può essere una pista per le mie indagini.

"Biondo, smagrito, era in punizione con noi" dice sommariamente Alan.
Si, decisamente uno spacciatore da quattro soldi.

"Io voglio andarci" annuncio.

I quattro si voltano verso di me con gli occhi sgranati.

"Hai la febbre per caso?" mi domanda Wade.

"Sto benissimo"

"Tu odi le feste El, e di punto in bianco vuoi andarci?"

"Beh, potrei aver cambiato idea"

"Senti se vuoi andare ad una festa è ok, ma non a una di quelle di Danny, è pericoloso" sentenzia Mason, avvicinandosi a me.

"Quanto potrà essere terribile?"

"Non è così terribile, ma devi sapere come muoverti" mi dice Alan, "motivo per cui andremo insieme".

Sollevo un sopracciglio, confusa.
Mason sbuffa sonoramente e scuote la testa.
So che sono preoccupati, ma devo andare a quella festa. Se Sara ha avuto un qualsivoglia contatto con la droga devo saperlo.

"Bene, se va El allora vado anche io" sentenzia Ben.

"Che!?" esclamano Wade e Mason.

"Voglio assicurarmi che vada tutto bene" spiega il ragazzo.

"Beh.. Allora verrò pure io" lo segue Wade.

Gli sguardi del gruppo ricadono su Mason che una volta capita la situazione sospira e dà la sua approvazione. Grandioso. Ho delle guardie del corpo ora.

Ci fondiamo in mensa e poi finalmente, una volta finite anche le ore del pomeriggio, corriamo a casa.
Passo il pomeriggio a cazzeggiare e a mangiare porcate, finché non arriva l'ora di rendermi presentabile per la festa. Se voglio raccogliere informazioni dovrò andare sul sicuro: tubino nero, stivaletto col tacco e rossetto rosso. Reel Payn, modalità investigatore.

Alle 23 in punto i quattro spilungoni si fanno trovare davanti aa mia porta, pronti per partire per la festa. Mi sono fatta un sacco di viaggi su come sarebbe stato partecipare ad un droga-party e devo dire che le mie aspettative non sono state per nulla deluse: villetta niente male, un sacco di alcool, coca sui tavolini del soggiorno, pasticche che girano e chi più ne ha più ne metta.

"Wow" esclamo, appena arrivati sul posto, con aria piuttosto schifata.

"Alan ha portato gli amichetti stasera a quanto pare"

Una voce ci raggiunge appena varchiamo la soglia e riconosco subito il biondo magrolino della punizione. Ha già gli occhi bordeaux.

"E vedo che c'è anche una signora"

Sorrido forzatamente. Lui mi prende la mano e me la bacia. Dovrò disinfettarmi con l'acido.

"Godetevi la festa, belli. Invece, se la nuova arrivata gradisce, posso offrirle un tour veloce della casa"

Mio dio, cosa mi tocca fare. Menomale che ho dietro il mio spray urticante in caso di bisogno.

"Veramente Eleonore.." balbetta Mason, ma lo interrompo prima che mi rovini il piano.

"Con molto piacere!"

I miei quattro cavalieri sgranano gli occhi e mi osservano andar via con il tipo strambo prima che possano protestare.

Danny Pasticca mi fa fare un giro veloce della villetta, mentre barcolla è dice non so quante stronzate. Penso che tra poco sarà svenuto se continua così.

"Allora dimmi un po', è da tanto che vivi qui?" chiedo, con non-chalance.

"Da tanto? Ci sono nato baby!"

"Okaay, e quindi sai tutto di questa città"

"La maggior parte delle cose"

"Ho sentito dire che è scomparsa una ragazza qualche mese fa... Si chiamava Sara se non sbaglio.."

"Sara... Oh sì! Sarah Jones, la secchioncella da quattro soldi" commenta.

"Ssee.. Chissà che le è capitato.. stupro.. segreti.. droga"

"Droga? Sarah Jones!? Hahah divertente... Probabilmente non aveva mai neanche toccato una sigaretta quella ragazza"

"Quindi non è mai venuta da te?"

"Nah, non bazzicava in questo giro... D'altronde guarda con chi si era messa... Non c'entrava proprio nulla con la mia gente"

"Con chi si era messa?"

"Non lo sai? Il tuo amico... Il fratello di Nathan Bennet! Sarah era la sua ragazza, si erano lasciati da poco quando lei è scomparsa"

Mason e Sarah?! Sul serio? Adesso che ci penso avevo notato una reazione strana di Mason quando ne avevo parlato in mensa, ma non pensavo fossero così legati.

"Grazie dell'informazione... Adesso credo che tornerò di là con gli altri"

Mi volto come se niente fosse e faccio per andarmene, ascoltando le proteste di Danny Pasticca, che probabilmente pensava di aver trovato il suo buco della serata.
Devo approfondire la questione. Mason: sei il mio prossimo obbiettivo.

A WHITE HAIR SECRETDove le storie prendono vita. Scoprilo ora