CINQUANTANOVE

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Arriva l'intervallo, e io mi immetto nei corridoi per cercare Nathan. Sono costantemente sovrappensiero, e non ho ascoltato una sola parola di lezione. La mia mente sta lavorando per capire se ci sia qualche dettaglio che possa ricondursi a questa storia.

Giro l'angolo con la testa fra le nuvole, e la mia faccia impatta contro quella di qualcuno, facendomi prendere una capocciata non indifferente.

"Auch!" mi lamento, massaggiandomi il bernoccolo.

"Ma guarda guarda chi si vede"

Neanche a farlo apposta. Forse è la mia occasione.

"Ethan Davis, sempre in mezzo vedo" commento.

"Adesso non è neanche più concesso fare un giro per i corridoi?"

"Uuh, siamo permalosi oggi eh?"

Ethan fa un grande respiro e si massaggia una tempia.

"Scusa, è una giornata no"

"Come mai se posso chiedere?"

"Tante cose"

"Senti, scusa se te lo chiedo, ma girano strane voci su di te ultimamente e vorrei capirci qualcosa di più. Tu conoscevi una certa Myra Woods?"

Appena sente quel nome, Ethan scatta e mi afferra per un braccio e mi trascina in un angolino.

"Chi ti ha detto che la conoscevo?!" dice, prendendomi per le braccia.

"A dire la verità più di una persona"

Ethan sbuffa, mi molla e si passa una mano tra i capelli.

"Adesso mi ricordo perché me ne sono andato da questo paese. Troppi pettegoli"

"Si dice in giro che vi scrivevate"

"Shhhh"

Sembra che qualcuno abbia davvero qualcosa da nascondere.

"Non devi dirlo a nessuno, chiaro?"

"Perché no?"

Un altro sbuffo mi fa capire che c'è qualcosa sotto che non mi sta dicendo.

"Senti.. Non sono affari tuoi ok?! E comunque vedi di tenere quella bocca ci chiusa"

Mi pianta lì, come se niente fosse e si defila dalla conversazione. Beccato.
Non so se centri con la sparizione di Sarah, ma con quella della ragazza morta suicida c'entra di sicuro.

"Ehi"

La voce di Nathan da dietro mi fa trasalire per qualche secondo. Per poco non mi facevo sentire. Devo stare più attenta.

"Ehi!" squittisco.

"È tutto ok? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma"

"Sono solo uscita da una lezione di storia non molto coinvolgente"

Nathan mi schiocca un piccolo bacio sulle labbra e mi sorride amabilmente.

"Volevo chiederti una cosa"

"Che cosa?"

"Ti va di venire a cena da noi stasera? Vorrei presentarti mia madre"

Il mio cervello cade in un buco nero di dubbi, perplessità e ansia di vivere.

"Non è un po' presto?" chiedo, cercando di non far trasparire l'ansia.

"Ho pensato che tu avessi sentito tanto parlare di lei, ma non l'avessi mai vista. Vorrei presentarvi. Puoi rimanere a dormire da me dopo se vuoi"

Divento tutta rossa, e ci penso un attimo sopra. Non mi hanno mai presentato come la fidanzata di qualcuno. Come ci si comporta con il genitore del proprio fidanzato? Gli andrà davvero bene una pazza coi capelli bianchi come fidanzata del figlio?

"Sei sicuro? Faccio piuttosto pena a fare bella figura" gli dico, sincera.

Nathan mi sorride amorevolmente.

"Lo so, per questo ci sono io. Non preoccuparti, andrai alla grande"

Gli sorrido timidamente e mi accoccolo a lui. Le sue braccia mi fanno sentire protetta e devo ammettere che come sensazione non è così male.

"E va bene, facciamolo"

Livello successivo: operazione faibellafiguraconlamadredeltuoragazzo ha inizio.

A WHITE HAIR SECRETDove le storie prendono vita. Scoprilo ora