MAYBE _ Jungkook

Di nuovo vicini?

JIU POV

<No Jungkook, non mi va bene così, anzi che è partito nuovamente se no l'avresti visto anche stanotte> dico seria.

Stiamo andando a scuola a piedi perché Jimin e Tae devono andare in gita, con la loro classe e sono partiti presto.

<neanche a me, ma cosa vorresti fare? Minacciarlo? Peggioreresti solo le cose> mi risponde.

Stiamo discutendo della questione del padre.

<ma non può farti stare a casa sua dopo quello che ti ha fatto! E poi... dio mio quella tipa non la sopporto proprio!> sbotto incrociando le braccia e mettendo il broncio.

<sei adorabile quando fai la gelosa> mi pizzica la guancia.

<ah mi sono dimenticata di dirti che oggi sei invitato in casa Park> dico prendendogli la mano.

<a si? Quale onore?> gioca.

<mio padre vuole conoscere la persona con cui mi sto frequentando> rispondo evitando apposta la parola "fidanzato"... Non me l'ha ancora chiesto, magari non vuole definirci in questo modo...

<ok> dice come se le mie parole l'avessero toccato in qualche modo.

Quando arriviamo a scuola non ci sono nemmeno Lisa e Ros.

<ma che ore sono?> chiedo confusa.

<è tardissimo! Sono le 8:15> esclama.

<che si fa quindi?> chiedo allarmata.

<avrei un'idea... tanto non possiamo più entrare> dice prendendomi la mano, entrando nel cancello della scuola ma non nell'effettiva scuola.

<dove stiamo andando?>

<tranquilla ci divertiremo> mi risponde con un tono strano.

Immagino cosa voglia fare... l'altra volta ero pronta, me la sentivo ma oggi...

Entriamo nello stanzino e poi chiude la porta a chiave.

La stanza è poco illuminata dalla luce del sole che attraversa una piccola finestra.

<quindi che vorresti farmi?> lo provoco, fingendo di non aver capito.

<tante cose> risponde con voce roca, avvicinandosi sempre di più a me, facendomi scontrare contro il muro alle mie spalle.

Lo guardo e mi fiondo sulle sue labbra.

<iniziamo bene> sussurra tra un bacio e l'altro.

Mi prende in braccio facendomi sedere su un tavolino in mezzo alla stanza, ci baciamo appassionatamente.

Poi mi stende sul tavolo sganciandomi i pantaloni. Mi guarda serio.

<te la senti?> mi chiede accarezzandomi la guancia, mi sta trasmettendo sicurezza.

Faccio un respiro profondo. <si> cerco di dire con sicurezza.

Porta una mano sulla mia intimità e inizia a massaggiare in un punto preciso. Come al solito cerco di trattenere i gemiti.

Quando infila un dito non reggo più e inizio ad ansimare.

Quando le tira fuori va a prendere qualcosa dallo zaino, si abbassa i pantaloni e le mutande e apre la bustina. È un preservativo che si mette.

<ok, farà male> mi abbassa le mutandine.

<lo so...> ammetto preoccupata.

<farò piano, quando sarai al limite dimmelo e io mi fermo> mi rassicura.