ɕαԹίϯσʆσ 3

1.6K 106 19
                                    

Rescue me - Thirty Second To Mars

I giorni passarono veloci e, dopo una settimana da quando Scarlett aveva saputo del tradimento di John, mi ritrovai in macchina diretta verso scuola.

L'anno prima avevo iniziato lo stage, per cui era esattamente un'anno da quando non mettevo i piedi in quella scuola.
Non che mi dispiacesse più di tanto.

«Sono nervosa.» ruppe il silenzio Scarlett, stringendo più forte il volante. «Se capiscono che non sono te?»

Alzai gli occhi al cielo. Io ero normalissima, invece. L'avevamo fatto un milione di volte, e poi non era una grande tragedia.

Io dovevo solo evitare John e lei doveva solo far finta di essere appena arrivata.

«Non è difficile. Devi dire che ho conosciuto gente fantastica e simpatica, che si studia bene e che sono contenta di essere tornata.» scrollai le spalle, prendendo un sorso dal caffè che mio padre mi aveva dato in una tazza da portare anche a scuola.

«Non hai sentito i nostri amici, durante quest'anno?» mise la freccia quando arrivammo ad una rotonda, ed intanto mi lanciò un'occhiata.

«Ogni tanto. Ma non ho mai raccontato a loro le cose come le raccontavo a te, Scar. Lo sai che sono più amici tuoi.»

Ed era vero, io stavo con quel gruppo solo per Scarlett.

Ero introversa e non parlavo quasi mai. Ero anche stronza e vendicativa, però, e non mi tenevo nulla dentro.

Fatto sta, non mi piaceva aprirmi con le persone.

Ero difficile da capire, persino la mia gemella faticava a farlo a volte.

Scarlett invece era sempre stata una ragazza timida ed educata, ma sempre pronta per nuove amicizie.

Il nostro gruppo di amici era così unito solo grazie a lei.

E poi, dovevo dire che da quando me ne ero andata non avevo sentito molto i miei "amici".

Mia sorella annuì e poi si concentrò sulla guida.

Il piano di quel giorno era rimanere impassibile a John, evitarlo tutto il tempo.
Anche se Scar non aveva risposto alle sue chiamate ed ai messaggi, evitarlo dal vivo era tutt'altra cosa.

«John la deve pagare.» ruppe il silenzio proprio lei, una volta giunte al parcheggio della nostra scuola.

Mi prese il termos di caffè dalle mani, scrollando le spalle quando le lanciai un'occhiataccia. «Io odio il caffè. Devi fingere di essere me, no?»

«Sí.» bofonchiai con uno sbuffo ed uscii dalla macchina.

Ero ufficialmente Scarlett Elton, eppure nessuno fece caso a me quando fui fuori la macchina.

Anche se la campanella non era ancora suonata, molti stavano già nelle classi per prendere i posti migliori.

Mia sorella mi affiancò. «Dobbiamo andare da Janelle e Archer.» mi diede una piccola gomitata, riferendosi a due nei nostri amici.

«Argomenti in particolare di cui avete parlato in questi giorni?» chiesi preparandomi al discorso da fare.

Scarlett rifletté un attimo. «Janelle non si è sentita bene l'altro ieri, ed il fratello di Archer ieri aveva una partita di football.»

«Andata.» dissi per farle capire che avevo assimilato le informazioni.

Mia sorella era dannatamente attenta e altruista con gli altri, non si scordava mai un piccolo particolare.

TwinsWhere stories live. Discover now