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Let's hurt tonight - OneRepublic

Il giorno dopo dovetti andare a scuola per l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale.

I miei amici canadesi si erano prenotati un'escursione in giro per la città quella mattinata, in modo che non perdessero quelle ore per colpa mia.

Stavo entrando con Scarlett a scuola quando mandai a loro un messaggio, dicendo di avvisarmi su cosa facevano, vedevano e quando tornavano a casa.

Io e Scarlett camminavamo fianco a fianco quando lo vidi.

Era appoggiato ad un paio di armadietti distanti dal mio e stava baciando la rossa con cui era uscito una volta.

Lei era avvinghiata a lui, con le gambe intorno alla sua vita e Aid la teneva per i fianchi.

Un dolore al petto, ecco cosa provai. La vista mi si offuscò di lacrime e pensai da sola che ero ridicola.

Infondo a me che importava? Poteva fare quello che voleva.

Ma tre giorni prima mi aveva detto che era innamorato di me e così provava a dimostrarmelo? Limonando con un'altra ragazza davanti a me?

«Ava...» Scarlett sussurrò, ma io stavo già correndo via verso il bagno delle ragazze.

La vista era completamente offuscata e non vedevo bene dove andavo. Andai per sbaglio addosso ad una ragazza che stava uscendo dal bagno, mi scusai senza neanche alzare lo sguardo e mi chiusi nella prima toilet libera.

Qualcosa dentro di me si stava rompendo e non ero più sicura che quello che, fino a qualche ora fa dicevo, era vero.

Non era forse questo l'amore?
Non era quella sensazione di disagio nel petto, come se centinaia di piccoli aghi punzecchiassero sul mio cuore, a farmi capire che volevo che lui baciasse solo me?

Sapevo che dovevo tornare nei corridoi della scuola, prima o poi. E non volevo farlo con gli occhi gonfi ed il mascara sbavato.
Ma sapevo anche che non ne sarei uscita da sola, così cacciai il telefono dalla tasca e selezionai il numero di Amy.

In quel momento avevo bisogno di Scarlett, ma avrei dovuto spiegarle tutto e non me la sentivo. Non volevo deluderla ulteriormente.

«Ava?» Rispose la mia amica dopo un paio di squilli. Non avevo ancora smesso di singhiozzare e non passò tanto prima che Amy se ne accorgesse. «Dio, ma tu stai piangendo. Che cos'è successo?»

«Sta baciando un'altra. È nel corridoio e sta baciando un'altra.» Risposi sussurrando.

Non volevo che gli altri mi sentissero. La sentii sospirare e poi borbottare qualcosa su quanto lo volesse uccidere. Sapevo che lo stava dicendo per farmi ridere, ma non mi fece uscire neanche un sorriso. «Hai detto che sta baciando una nel corridoio?»

Chiusi gli occhi. «Sì, vicino al mio armadietto.»

Sospirò di nuovo e quella cosa mi mise tanta ansia. Amy non sospirava mai. «Sicura che non lo sta facendo per ripicca? Magari tu sta dimostrando cosa prova lui quando tu stai con John.»

«Io non bacio così suo fratello, Amy! E per di più non lo faccio mai davanti a lui.»

«Ma lo fai in privato, che è peggio. Non dico che sta facendo la cosa giusta, per carità Ava, ma dico solo che devi dimostrargli che la cosa non ti tocca minimamente.»

«Non ci riesco.» Bofonchiai portandomi una mano sulla guancia umida. Quando guardai le mie dita, le trovai tutte sporche di mascara, proprio come avevo immaginato.

«Si che ce la fai, ora veniamo e ti portiamo via da lì, okay?»

Mi strappò un sorriso. «Siete i migliori.»

«Lo so, ora devo andare a guidare per venire da te. Tieni duro biondina!»

Prima che potetti dire qualcos'altro, Amy chiuse la chiamata.

Ebbi solo il tempo di sospirare, poi la porta si aprì e vidi Scarlett venire ad abbracciarmi.

«Mi dispiace, Ava.» disse appoggiando la testa sulla mia spalla.

Sentivo che le gambe non riuscivano a reggermi, così mi aggrappai completamente a mia sorella.

«Va tutto bene.» disse lei quando iniziai a singhiozzare di nuovo. «È un coglione, Ava, non merita le tue lacrime.»

«È che io-» balbettai contro la sua maglietta. Non potevo più tenerlo dentro. «Lo amo, Scar e fa maledettamente male.»

Mia sorella mi strinse più forte e, al contrario di come pensassi, non si arrabbiò. Anzi, disse con voce ancora più dolce: «Lo so. E se non ricambia è sul serio un cretino.»

Prese la mia testa e fece sollevare i miei occhi nei suoi. «Sei una ragazza stupenda e lui è un cretino se non se ne è accorto. Ma l'ho visto quando è venuto in beneficenza, Ava, e tiene davvero a te. Dobbiamo solo capire perché è così coglione.»

Io risi. Non ci era riuscita Amy, la mia migliore amica, ma ci era riuscita Scarlett, la mia gemella. La mia metà.

«Grazie, Scarlett.»

Mia sorella mi sorrise. «Andiamo, prendi la cartella e tutto. Amy mi ha mandato un messaggio che stanno arrivando. A quanto pare le vacanze natalizie inizieranno qualche ora prima.»

Io sorrisi. «Si, tu inizia ad andare a prendere la tua roba. Io faccio una cosa e torno.»

Secondo Amy e Scarlett dovevo dimostrargli che me ne fregavo, anche se era ben diverso nella realtà.

Così mi ritrovai a levarmi il bracciale che mi aveva regalato, e glielo misi nell'armadietto, come segno che per me era sul serio finita.

Come mi aveva detto lui qualche giorno prima e come mi stava dimostrando.

"Questo è per te, Aiden. È per dirti che non voglio più niente che mi ricordi te." Pensai e, in meno di un secondo, chiusi il suo armadietto e mi diressi da mia sorella, che mi aspettava all'ingresso con lo zaino in spalla ed un piccolo sorriso sul volto.

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-sil 💗

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