ɕαԹίϯσʆσ 8

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Back to you - Selena Gomez

«Hey, amore.» John appena mi vide si avvicinò e mi diede un bacio a stampo.

Subito il discorso di Aiden mi tornò in mente: come faceva John la notte ad addormentarsi e non farsi sopraffare dai sensi di colpa?

Vidi proprio suo fratello fermo ad un paio di armadietti di distanza. Ci stava fissando.

Presi John per il colletto della camicia e lo baciai con più trasporto. Non sapevo perché lo stavo facendo, fatto sta che a John piacque.

«I miei stasera ti vogliono a cena.» sussurrò quando stavamo camminando mano nella mano verso l'uscita.

«Va bene.» accettai. «Vengo verso le otto?»

«Nah.» rispose lui stringendomi di più a sé. «Perché non vieni subito dopo scuola?»

«Non posso.» dissi subito. Dovevo parlare con Scarlett riguardo il piano di Aiden.

John corrugò la fronte così io continuai. «Devo andare a vedere come sta Ava. Stamattina aveva trentanove di febbre ed é sola in casa.»

John sbuffò. «Ma è praticamente adulta, Scar. Non ha più bisogno di te. Durante lo stage ti chiamava ogni volta che aveva la febbre? Probabilmente si dimenticava anche di avere una gemella.»

«Non è vero.» risposi troppo brusca, spostandomi dal suo tocco. Come poteva dire quelle cose?

A stento mi conosceva.

«Dai Scar, non fare così. Era solo per dire.»

Inarcai un sopracciglio, poi me ne andai liquidandolo solo con un: «Ci vediamo stasera alle otto.»

La giornata stava andando da male in peggio, ed erano ancora le due del pomeriggio. Cosa sarebbe successo ancora?

————————

«Sembra un buon piano.» disse Scarlett dopo che le raccontai ciò che mi aveva detto Aiden. Escludendo la parte della sorella, naturalmente.

Aveva detto che lei non lo sapeva e non spettava a me farlo.

«Ma...?» chiesi, perché per Scarlett c'era sempre un "ma".

I ma ed i se erano il suo dubbio più grande. "Ma se avessi fatto quello invece che questo, le cose sarebbero andate diversamente? E bla bla bla."

Lo faceva sempre.

«Ma Aiden non me la racconta tanto giusta. È un bravo ragazzo, ma perché fare questo a suo fratello? Ha sempre trattato John male.»

Volevo dirle che era John lo stronzo tra i due, ma stetti zitta.

Come avevo detto prima, non spettava a me dirlo.

«Bé, immagino tu ti debba preparare.» disse dopo qualche secondo, guardando l'ora.

Mi venne quasi un infarto quando mi accorsi che erano già le sei del pomeriggio.

Quel pomeriggio Scarlett mi aiutò a vestirmi. Mi consigliò di indossare una maglietta gialla opaco che lasciava la clavicola scoperta, dei jeans chiari e le dottor Martens ai piedi.

Indossai quello e mi truccai leggermente. Misi il burro di cacao, il correttore ed un po' di ombretto.

«Perfetto, sei pronta Ava.» mia sorella mi sorrise.

Io la guardai. «Tu che farai stasera?» Mi sentivo in colpa. Stavo per andare a trascorrere una bella serata con la famiglia del suo ragazzo.

Ero io quella che doveva stare stesa sul letto tutto il pomeriggio, non lei.

«Credo che uscirò con i nostri amici, fingendo di essere te. Stai tranquilla, comunque. I genitori di John mi adorano e sono sicura che Aiden ti aiuterà.»

La pensavo diversamente. Ero sicura che Aiden avrebbe fatto di tutto per farmi beccare. O anche solo mettere in imbarazzo.

Non risposi, anzi, cambiai argomento. «Sei sicura che vuoi uscire? Stamattina avevi la febbre, posso sempre dire a John di-»

Scarlett mi interruppe con un'alzata di mano. «Sto bene, tranquilla. Vai e cerca di divertirti.»

Annuii. «Ci vediamo più tardi, Scarlett. Ti voglio bene.»

Lei mi abbracciò. «Anche io, a dopo.»

In quell'esatto momento John mi mandò un messaggio, chiedendo dove fossi.
Io e Scar ci eravamo scambiate anche i cellulari. Io avevo il suo e lei aveva il mio.

Mentre ero in macchina, ferma ad un semaforo, gli risposi che stavo arrivando.

La musica era a tutto volume dentro l'auto e tutto lo stress di quei giorni sembrava solo un lontano ricordo.

I genitori di John si chiamavano Carl e Victoria. Scarlett aveva detto che lei continuava a chiamarli signor e signora Smith, e così dovevo fare anche io.

«Hey Scar.» mi disse John appena mi aprí la porta. Fece un passo avanti e le nostre labbra si scontrarono.

«Hey.» sussurrai io. Stranamente non stavo fingendo di sorridere.

Quella situazione iniziava a piacermi. Non mi piaceva John, ma mi piacevano le cene con la sua famiglia, mi piaceva come ci si sentiva da fidanzati.
Mi sentivo amata anche se lui non amava esattamente me. Lui credeva che io fossi Scarlett.

«Oh Scarlett, tesoro entra.» una signora con i capelli castani e gli stessi occhi di Aiden mi stava sorridendo.

«Salve signora Smith.» dissi dandole educatamente due baci sulle guance. «Come sta?»

«Bene, e tu? Tua sorella è tornata a casa?»

Fui felice di sapere che Scarlett parlava di me con loro. Annuii. «Si, da quasi tre settimane.»

«Devi essere molto felice allora. Ciao Scarlett.» il padre degli Smith mi strinse una spalla in modo affettuoso.

«Salve signore Smith.»

Erano tutti lí e mi chiesi se Aiden fosse a casa.

Se era così, perché non era venuto a salutarmi? Io non sapevo che fare, che chiedere o che cosa dire.

Odiavo ammetterlo ma avevo bisogno del suo aiuto.

La signora Smith prese dal forno una teglia con dentro la pasta. Dal sugo e dalla forma dedussi fosse una lasagna.

«Carl, vai a chiamare Aiden? Siamo tutti pronti qui.»

Trattenni un sorriso: non mi aveva abbandonato.

Proprio lui entrò nella sala da pranzo, mi salutò distrattamente mentre scriveva un messaggio sul cellulare.

John mi guardò sorridendo ed i genitori degli Smith mi parlarono normalmente.

Neanche per un secondo feci dubitare agli altri chi ero.

Da sotto il tavolo il "mio" ragazzo intrecciò le sue dita con le mie.

Come poteva una persona all'apparenza così dolce e gentile aver ucciso qualcuno? E come poteva aver tradito mia sorella?

Quella sera ebbi paura che non ero l'unica a fingersi qualcun'altro, ma anche John: cercava di fare il dolce, il gentile, il ragazzo perfetto.

Ma io notavo, ogni volta, uno strano sguardo quando mi baciava o quando stavamo insieme. Forse Scar era troppo innamorata per accorgersene, ma io lo feci.

Mi chiesi se anche Aiden era così. Se stessimo giocando tutti quanti a quel gioco, dove nessuno ne sarebbe uscito non ferito.

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Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

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