ɕαԹίϯσʆσ 9

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Thinking out loud - Ed Sheeran

Dopo cena i genitori di John andarono a letto ed io e John vedemmo un paio di puntate di una serie televisiva.

Aiden a metà cena aveva ricevuto una telefonata, si era alzato per rispondere e non era più tornato.

Lo rividi solo quando mi avviai in macchina per tornare a casa.
Era con una ragazza e si stavano baciando oltre il marciapiede.

Capii perché non era tornato.

Cercando di non farmi vedere, entrai in macchina ma per qualche strano motivo li osservai per qualche secondo.

Si stavano baciando appassionatamente e lei era davvero carina. Riuscivo a vedere il naso dritto, i capelli rossicci e ricci.

"Ma perché li sto fissando?" Pensai. Scossi la testa per non pensarci più, accesi il motore e cercai di arrivare a casa il più velocemente possibile.

Era quasi l'una di notte, ma Scar mi aveva mandato un messaggio dicendo che avrebbe dormito da una nostra amica.

Durante il tragitto di casa pensai al perché non potevo levarmi dalla testa Aiden mentre baciava quella tipa. Forse perché non avevo mai visto un bacio del genere? O forse perché non l'ho mai visto con una ragazza?

Mi venne quasi il mal di testa.

Nella macchina c'era silenzio. Si sentiva solo il motore dell'auto ed i miei sospiri.

Quando parcheggiai la macchina nel nostro garage, mi accorsi che tutte le luci erano spente.

Era stata decisamente una bella serata. I signori Smith erano delle persone simpatiche e gentili, al contrario dei loro figli.

Il telefono mi vibrò. Pensai fosse Scarlett o John, ma poi vidi che era un numero sconosciuto.

'Te ne sei andata senza salutare?
-A'

Alzai gli occhi al cielo. L'unica persona così presuntuosa, con il nome che iniziava con la A, e che non avevo salutato, era Aiden.

'Come hai il mio numero, Aiden?'

Aspettai un po' per la sua risposta, ancora seduta in macchina e la cintura allacciata.

'L'ho visto dal telefono di John. Sarebbe il numero di Scarlett?'

Non gli risposi. Non era impegnato con la rossa?

Slacciai la cintura, gettai il telefono dentro la borsa ed entrai in casa.

Come avevo già visto le luci erano spente e regnava un silenzio tombale. Mi levai le scarpe per evitare di fare altro rumore, poi sfrecciai in camera mia.

Aiden... perché doveva sempre rovinare tutto?

————————

«Sveglia dormigliona!» Scarlett, la mattina successiva, aprí le persiane in camera mia svegliandomi completamente.

«Uhm...» mugolai. «Non dormivi da Jan, tu?»

Mia sorella rise. «Sono le tre del pomeriggio, Ava.»

Mi alzai di scatto. «Solo le... cosa?!»

Ridacchiò un altro po', poi si sedette sul mio letto a gambe incrociate. «Allora, com'è andata con John e la sua famiglia?»

Accennai un sorriso, ma poi scomparve. Non seppi perché ma l'immagine di Aiden con quella ragazza mi ritornò in mente.
«Bene. Sono simpatici e gentili.»

Scar annuí. «Lo so, io gli adoro.»

Solo dopo si rese conto che ero distratta. «Va tutto bene, Ava?»

Annuii distrattamente e, prima che potesse fare qualche altra domanda, mi alzai definitivamente.

«Vado a farmi la doccia.»

Mia sorella mi disse che sarebbe andata in camera sua a studiare ed uscì dalla mia stanza.

Io mi lavai i capelli e cercai di capire perché ero così fissata con la storia di Aiden.

L'immagine di ieri sera continuava a proiettarsi nella mia mente. Ancora e ancora.

Durante le quattro, quando mi stavo asciugando i capelli, mi arrivarono due messaggi.

Aprii il primo e non mi sorpresi di vedere che era John. Mi aveva dato il buongiorno e mi chiedeva cosa stessi facendo. Gli risposi e poi aprii il secondo messaggio.

E chi poteva essere se non Aiden?

'Non è carino non rispondere'

Sentii la rabbia montarmi dentro. Io non lo sopportavo.

'Pensavo di farti un favore, sembravi molto impegnato'

Comunque non risposi alla domanda che mi aveva fatto la sera prima.

'Sei gelosa?'

Dopo il messaggio seguiva una faccina pervertita. Alzai gli occhi al cielo.

Ma era impazzito o cosa?

'Ti piacerebbe'

Quando vibrò di nuovo, mia madre entrò in camera mia e non lo potei leggere.

«Ava, quando hai detto che verranno i tuoi amici canadesi qui?»

Ebbene sí: i miei amici dello stage sarebbero venuti qui verso le vacanze di Natale ed avevo già iniziato a fare il conto alla rovescia.

Volevo un bene dell'anima ad ognuno di loro.

«Dal quattro dicembre al quindici. Perché?»

Mia madre si morse il labbro. «Io e tuo padre volevamo fare una crociera insieme, dato che il sette è il nostro anniversario. Ti dispiace se andiamo lo stesso tesoro?»

Lei pensava che mi dispiacesse, ma in realtà non era così. Scarlett ed io potevamo organizzare veri e propri pigiama party con le ragazze e potevamo fare tutto il chiasso che volevamo.

«No mamma, tranquilla.»

Mi diede un bacio sulla testa. «Sono così orgogliosa di te, piccolina mia.»

Corrucciai la fronte. Che avevo fatto per meritarmi tale parole?

«Perché?»

Mia madre mi stinse tra le sue braccia ed io la abbracciai.

Dopo un anno passato fuori casa era bello sentire quel calore materno nelle sue braccia, quello che solo le mamme possono darti.

Sono il posto più sicuro del mondo.

«Per la donna bella e forte che stai diventando. Sto cosa sta succedendo con Scarlett e sono così orgogliosa che la stai aiutando così tanto.»

Se prima pensavo che i miei non si fossero accorti di nulla, in quel momento mi sentii stupida. Mia madre ci conosceva meglio di chiunque altro.

Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Dai, andiamo da Scarlett e tuo padre.»

E così passammo tutto il pomeriggio a stare insieme, vedere film e giocare a carte.
I sabati sera erano belli per quello. Andavamo a letto tardi, perché stavamo fino a mezzanotte a guardare la tv, sapendo che tanto l'indomani non avevamo scuola.

Quando mi misi a letto, sotto il piumone caldo, mi ricordai del messaggio non letto di Aiden.

Aprii la chat con lui e rimasi sorpresa nel vedere la sua risposta.

'Ti piacerebbe'

'Tu non sai quanto'

Ed ero sicura, quasi al cento per cento, che non fosse ironico.

Se avete gradito questo capitolo, vi chiedo gentilmente di lasciare un voto.
Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

TwinsWhere stories live. Discover now