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Cosmic love - Florence + the machine

Cinque minuti dopo, Aiden parcheggiò nel vialetto di casa sua.

Aggrottai le sopracciglia, confusa, e aspettai che si spiegasse. Anche se non c'era nulla da spiegare, così come non c'era nulla di sbagliato nel cenare a casa sua, ma non capivo perché era così elegante.

Sospirò e mi strinse un po' più forte la mano. «Volevo portarti in un bel ristorante, ma erano tutti prenotati. Così quando John è uscito ho cercato di rendere la casa il più elegante possibile ma...-»

«Aiden.» Lo interruppi sorridendo. «Sono sicura che è perfetto. Non mi importa del ristorante, voglio solo passare del tempo con te.»

«Ti amo.» Mi disse sorridendo.

«Ti amo.» Ripetei slacciandomi la cintura e scendendo dalla macchina, dopo che lo ebbe fatto anche lui.

Cacciò dalla tasca dei jeans le chiavi ed entrammo dal salotto. Quando entrammo rimasi dolcemente sorpresa.

Intorno al tavolo c'erano petali di rosa e al centrotavola era posizionata una candela accesa che sapeva di vaniglia.

Era apparecchiato per due e c'era una bottiglia di vino di fianco al posto difronte a dove si sedeva di solito Aiden.

Mi lanciò un'occhiata. «Ti piace?»

Annuii, cercando la voce. Non potevo credere che aveva fatto tutto quello per me. «È... tutto perfetto.»

Ma quando avevo detto che avrei trovato sicuramente tutto perfetto, mai mi sarei immaginato questo. Questo superava persino le mie aspettative di romanticismo.
«Aiden...» Sussurrai ancora. Lui sorrideva compiaciuto, avendo capito di aver fatto centro. «Sono senza parole.»

Aiden fece spallucce, facendomi segno di sedermi. «Più o meno puntavo a quello.»

Ridacchiai insieme a lui, mentre versava il vino rosso nei bicchieri eleganti.

«Non potremmo bere.» Dissi ridendo, perché nessuno dei due aveva ventun'anni.

«Bè, mia madre ha detto che va bene purché non mi ubriachi, altrimenti non posso riportarti a casa.»

Spalancai gli occhi. «Tua madre sa che sono qui con te?»

Si grattò la nuca, imbarazzato, mentre prese gli spaghetti alle vongole e fece i piatti.
«Bè... no. Nel senso, non sanno che sei tu, ma sanno che veniva una ragazza. E che sono fidanzato.»

Sorrisi. «Ah si? Sei fidanzato, e con chi?»

Iniziammo a mangiare e Aiden ridacchiò. «Una bellissima ragazza. Occhi celesti, capelli rossi...»

Lo guardai indignata, scherzando, e lui rise ancora di più.
Mentre però iniziammo a parlare e scherzare, pensai al fatto che Aiden avesse detto ai suoi che era impegnato. Quando avrebbero voluto conoscermi, cosa avrebbe detto Aid? Avrebbe finto una rottura? O mi sarei presentata come Ava, la sorella gemella di Scarlett?

Scossi leggermente la testa e mi concentrai sul mio ragazzo. La luce offuscata lo rendeva ancora più bello.

I lineamenti morbidi, la mascella pronunciata ed i capelli pettinati. Ero indecisa se mi piaceva di più con i capelli arruffati e spettinati o ordinati. Era un'ardua scelta, perché lui era bellissimo sempre.

«Stai bene?» Mi chiese dopo un po'.

Annuii. «Certo. Perché non dovrei?»

Aiden mi guardò in silenzio per qualche secondo, prima di parlare. «Non lo so, sembri nel tuo mondo.»

Gli presi la mano da sopra la tavola. Le sue dita erano lunghe e affusolate, le mie invece erano molto più corte. Amavo quel contrasto.
«Sono contenta di essere qui, Aid. E quando sono nel mio mondo, significa che sto pensando a te.»

Fece un sorriso timido e tracciò con il pollice piccoli cerchi sul mio palmo, causandomi i brividi. «E cosa pensi, esattamente, su di me?»

Pensai un attimo a tutte le cose per cui lo amavo. Ma il punto era proprio che lo amavo per tutto. «Che sei bello.» Ripetei, perché l'avevo detto anche in macchina, ma mi piaceva fargli complimenti. «E che mi fai sempre ridere. Sei intelligente e simpatico. Posso parlare di tutto con te. Baci bene.» Arrossii un po' e lui ridacchiò, così dissi l'unica cosa che sapevo lo avrebbe imbarazzato. «E sei dannatamente romantico.»

«Non sono romantico!» Disse subito.

Io inarcai un sopracciglio e gli indicai la stanza in cui eravamo. Addobbata com'era, non poteva dire di non essere romantico.
«No?» Chiesi ridendo, quando vidi la sua faccia: se ne era accorto anche lui.

«Okay, okay.» Alzò le mani in aria, sorridendo. «In genere non sono romantico, ma con te mi impegno. Contenta, adesso?»

Annuii. «Contentissima.»

Due minuti dopo, senza neanche lasciarmi il tempo di metabolizzare cosa stava accadendo, Aiden mi aveva fatto alzare e mi stava baciando dolcemente.

Mi aveva preso il volto con le mani fredde, ed erano in contrasto con le mie guance accaldate.

Ricambiai il bacio, iniziando a giocare con i suoi capelli castani mentre le nostre labbra si univano. Avevo già il fiatone ed il bacio si faceva sempre più intenso.

Senza neanche rendermene conto, le mie mani stavano già sbottonando la sua camicia, che cadde a terra dopo qualche secondo.

Il cuore mi rimbombava nel petto, perché sapevo cosa stava per succedere.

Aid si staccò, poggiando la fronte sulla mia e sfiorandomi il naso con il suo. «Ava... sei sicura? Non voglio metterti fredda e possiamo aspettare.»

Annuii e gli presi il viso con le mani, facendo scontrare nuovamente le nostre labbra rosee.

Lo amavo e lui amava me: non aveva senso aspettare.
«Ti amo.» Dissi tra un bacio e l'altro.

Ad ogni secondo che passava mi rilassavo sempre di più.

«Ti amo anche io.» Rispose lui ed in quel momento non volevo stare da nessun'altra parte se non lì.

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Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

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