ɕαԹίϯσʆσ 24

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Like to be you - Shawn Mendes

Da piccola avevo sempre sofferto di insonnia, per qualche strano motivo. Quella stessa sera, dopo l'incidente di John e Aiden, ebbi di nuovo difficoltà ad addormentarmi.

Mi ritrovai a camminare a piedi nudi sul pavimento gelido. Appena era finita la cena -dove nessuno aveva parlato molto- ero ritornata nella mia camera.

Andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, o per farmi una camomilla, non avevo ancora deciso. Fui sorpresa quando trovai le luci della cucina già accese.

Riconobbi la nuca del ragazzo che amavo e sorrisi: sembrava di essere ritornati a mesi fa, quando aveva scoperto che non ero Scarlett.

«Hey.» Dissi per attirare la sua attenzione.

Si girò e lo trovai più bello del solito. Maglietta bianca che risaltava i muscoli, capelli scompigliati ed un bellissimo sorriso. «Ciao, Ava.»

«Come va la guancia?»

Gliela avevo cercato di curare il più possibile e anche all'ospedale avevano disinfettato il taglio. Nonostante ciò, ero comunque preoccupata.

«Uhm...» Rispose. «Va meglio.»

Quell'uhm mi fece preoccupare ancora di più. Se una persona stava veramente bene l'avrebbe detto senza esitazione, no?

Inconsciamente, mi avvicinai per osservarlo meglio. I suoi occhi mi scrutavano tutta mentre io gli osservavo la ferita.

L'odio verso John non faceva che aumentare. Aveva fatto soffrire Aiden da piccoli, poi Scarlett e adesso di nuovo Aiden. L'avrei voluto strozzare.

Allungai la mano e gli sfiorai piano la guancia. Gli scappò un gemito di dolore; ritrassi subito le dita. Non volevo fargli del male e subito mi assalirono i sensi di colpa.

«Scusa.» Sussurrai piano.

Aiden scosse piano la testa e, prendendomi delicatamente la mano, la riappoggiò sulla guancia.

«Ava...» Biascicò lui. Il cuore mi batteva forte nel petto ed iniziai a sperare che quella sera diventasse qualcosa di più che la sera dell'incidente.

«Si?»

Abbassò la testa e mi sfiorò il collo con il naso, per lasciarmi una lunga scia di baci sulla mandibola. I brividi mi stavano attraversando tutta ed iniziai a capire perché tutte le ragazze lo desideravano.

«Sei stupenda.»

Chiusi gli occhi. Non avevo mai provato sensazioni del genere con nessuno. E nonostante Aiden fosse il mio primo "ragazzo", dentro di me sapevo che solo lui avrebbe avuto un effetto del genere su di me.

«Ti amo.» Lasciai uscire quelle parole che erano state trattenute e oppresse per troppo tempo. Non m'importava se non avrebbe ricambiato, avevo avuto l'esigenza di dirglielo.

Alzò velocemente la testa, guardandomi negli occhi. La sorpresa era evidente: nessuno dei due si sarebbe aspettato tali parole in un momento del genere.

Ma forse quello era l'unico modo per dirgli che l'avevo perdonato definitivamente per tutte le stronzate che aveva fatto.

«Ti amo anche io, Ava.» Un tenero sorriso si fece spazio sul suo viso ed il mio cuore perse un battito.

"Ti amo anche io, Ava." Come potevano cinque semplici parole farmi arrossire in quel modo?
E come aveva fatto quel ragazzo scontroso e odioso ad entrarmi nel cuore?

Feci l'unica cosa possibile da fare per rispondere al suo ti amo: lo baciai.

Ricambiò subito, io gli presi il viso con le mani e lui mi strinse sulla vita.

Mugolai sulle sue labbra quando si allontanò. Mi sorrise, un sorriso che mi fece scogliere il cuore.

Adesso sapeva che avrei continuato con il mio piano, ma mi amava lo stesso. Entrambi stavamo combattendo per un noi.

«Ti prometto...» Sussurrai poggiando la testa sulla sua spalla. «Che finirò presto questa storia con John. Voglio stare con te senza nasconderci, Aid.»

Mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio sulla fronte. La mia pelle calda era in contrasto con le sue labbra umide. «Va bene, Ava. So che non lo ami. Se devi fare questa cosa falla senza pressioni, troveremo un modo per far funzionare le cose.»

Gli diedi un bacio a stampo, alzandomi sulle punte. «Sei sul serio il ragazzo migliore del mondo.»

Fece un sorriso malizioso. «Dobbiamo ancora ufficializzare il tutto.»

Lo guardai inarcando un sopracciglio e lui si allontanò di qualche passo. Si inginocchiò davanti a me e mi prese una mano, io intanto ridevo a crepapelle per la sua assurdità.

«Ava Elton... vuoi essere la mia ragazza?»

Prima di quella giornata non avrei mai pensato che mi avrebbe chiesto una cosa del genere, né tantomeno che mi dicesse che mi amava, per cui faticavo ancora a crederci.

Gli dissi di sí, più felice che mai. Aiden mi baciò nuovamente ed io mi pizzicai il braccio, per assicurarmi che non stessi sognando e che fosse sul serio la realtà.

Restammo per qualche ora a baciarci, nella casa c'era il silenzio più assoluto eccetto per il nostro fiato pesante.

Il giorno successivo avremmo dovuto fare finta di niente, ma in quel momento non mi importò. Non mi importava se non potevo dire al mondo che ero la sua ragazza, mi bastava esserlo e basta.

«Ci vediamo domani.» Mi disse Aid quando mi accompagnò davanti la mia stanza.

«A domani, 'notte Aiden.»

Avevamo spento la luce al piano di sotto, per cui era tutto buio. Nonostante ciò lo intravidi sorridere. «Notte, amore.»

Inutile dire che, per tutta la notte, ebbi un sorriso da trentadue denti e sognai un paio di occhi verdi che mi sussurravano che mi amavano.

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-sil 💗

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