Twins

ɕαԹίϯσʆσ 27

They don't know about us - One direction

Fui contentissima di assistere alla partita. Aiden era bravissimo e mi sorpresi di scoprire che non era capitano. Era decisamente il più bravo.

Correva a destra e sinistra con i pattini, riusciva a prendere il dischetto anche nelle situazioni peggiori. E poi, aveva segnato la maggior parte dei punti.

Gridai di gioia e dimenai le braccia in aria quando segnò l'ultimo punto. Tutto lo stadio si riempì di gridi e boati e sorrisi istintivamente. Stavano acclamando il mio ragazzo.

«Aiden, ti amo!» Urlò una tipa e le mandai un'occhiataccia. Non seppi se mi vide, ma fortunatamente la finì di provarci con il mio ragazzo.

Feci una corsa per andare negli spogliatoi. Era la prima partita e avevano stracciato la squadra avversaria.

Aiden era già lì, si stava battendo il cinque con un suo compagno.

Urlai a piedi polmoni. «Bravissimo!» Saltandogli sulla schiena, dato che era di spalle.

Lui rise e mi fece scendere, poi mi prese il volto con le mani e mi diede un lungo bacio sulle labbra.

Il cuore rimbombava nel petto: mi stava baciando davanti a tutti.
In quel momento non c'era Scarlett, non esisteva John e nessuna vendetta. C'eravamo solo io e lui, Ava e Aiden, due ragazzi che si amavano.

«Bravissimo.» Ripetei quando ci staccammo. Tutti i suoi amici ci stavano fissando, ma non mi diede fastidio.

Era quasi... piacevole.

«Bellissima.» Rispose lui. Mi sentii arrossire, così mi allontanai di un passo. «Vai a festeggiare?»

Fece spallucce. «Bè... che ne dici di io, te e un bell'appuntamento?»

Risi. «Wow, tu si che lo sai chiedere in modo romantico.»

Il ragazzo con cui stava scherzando prima, mi diede una piccola gomitata scherzosa sul fianco. «E si sta sforzando, eh.»

Aiden sorrise. «Ma sta' zitto, Lucas.»

Io e questo "Lucas" ridacchiammo. Diedi un bacio sulla guancia ad Aiden e stetti per andarmene, ma mi prese per il braccio, fermandomi.
«Non mi hai risposto.»

Scrutai i suoi occhi verdi. Scintillavano dalla gioia e sentii immediatamente un calore al petto. Era da un po' che avevo capito cos'era: amore.
Amore riguardo quel ragazzo che all'inizio era tanto stronzo, ma che in realtà era tanto dolce.

«Certo che sì, Aid.»

Mi diede un altro bacio. «Ci vediamo stasera alle sette. Ti vengo a prendere io.»

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Il pomeriggio passò in fretta. Avevo detto a John che non mi sentivo bene, per cui sarebbe uscito con i suoi amici, Scarlett mi aveva aiutato a prepararmi all'appuntamento con Aiden e lui non mi voleva dire dove andavamo.

Nel dubbio mi misi una gonna nera che mi arrivava fino alle ginocchia, che cadeva morbida sulle gambe, ed una maglietta rossa in pizzo, che lasciava la clavicola scoperta ed era trasparente sulle braccia.

Mi misi di nuovo la matita e il mascara, un lucida labbra e aggiunsi del fard. Avevo capito che ad Aiden l'idea del trucco non dispiaceva quello stesso giorno.

Alla fine riuscii a convincere Scarlett a farmi indossare delle converse e non dei tacchi a spillo, come voleva lei.

Il mio ragazzo fu puntualissimo: alle sette e zero zero mi mandò un messaggio avvertendomi che era sotto casa mia.

Feci una corsa per non farlo aspettare. E poi, anche se l'avevo visto quella mattina, mi era mancato.

«Ciao.» Dissi entrando, ancora indecisa su come salutarlo. Bacio sulla guancia o sulle labbra?

Ci pensò lui, dandomene uno sulla fronte. «Sei bellissima, amore.»

Cercai di non sussultare sentendo quel nomignolo. Suonava bene sulle sue labbra.

«Sei bellissimo anche tu.» Dissi senza pensarci due volte. Più che bellissimo, era da mozzare il fiato.

Aveva dei jeans scuri ed una camicia nera che gli stava benissimo. Non vidi le scarpe perché era seduto in macchina, ma non me ne importai.

«Dove andiamo?» Chiesi, non stando più nella pelle. Era da quando mi aveva chiesto un'appuntamento che mi stavo chiedendo e richiedendo dove mi avrebbe portato. Nonostante lui dicesse di no, era romantico. Il drive-in ne era la prova.

«Aspetta un altro po' e vedrai.» Mi fece l'occhiolino ed arrossii di nuovo. In genere non succedeva, ma con lui arrossivo la maggior parte del tempo.

«Cattivo.» Misi un finto broncio che lo fece ridacchiare.

Mi prese la mano a metà tragitto, e sentii un brivido freddo scorrermi lungo la schiena.
«Ti amo.» Gli Dissi dopo qualche minuto di silenzio.

Non c'erano molte auto in giro e l'unico suono che si sentiva era il motore della nostra macchina ed il silenzio della sera.

Mi baciò la mano. «Ti amo anche io.»

Non avevo mai creduto con così tanta intensità a qualcosa come feci con quelle parole. Sapere che lui mi amava... non me ne capacitavo ancora. Anche John diceva che mi amava, ma perché pensava fossi Scarlett. Aiden amava me. Ava. Semplicemente un disastro che gli aveva mentito su chi fosse in realtà, eppure lui si era innamorato lo stesso di me.

Sentii un senso di gratitudine verso quel ragazzo stronzo che si era dimostrato ben diverso da come appariva. Occhi verdi che cercavano di dirmi tantissime cose e -la maggior parte delle volte- sbagliavo a capire.

«A che stai pensando?» Mi chiese quando imboccammo una strada che conoscevo e anche bene: la strada che portava a casa sua.
Ignorai quel dato e gli risposi.

«A quanto sei straordinario. Ti ho mentito su chi fossi e abbiamo litigato tantissime volte, sono stata insopportabile con te eppure... eppure tu sei qui a dirmi che mi ami ed è una sensazione dannatamente bella, sai?»

Si girò a guardarmi. Gli occhi verdi nel buio della notte sembravano neri.

«Solo un pazzo non si innamorerebbe di te, Ava. Hai mentito per un motivo e anche io ho fatto l'insopportabile, ed anche tu ti sei innamorata di me.»

Annuii e poi sorrisi. «Vedi? Bello, intelligente e fantastico.»

Rise. «E tuo, non dimenticarlo mai.»

«E mio...» Ripetei sussurrando, con un sorriso da un orecchio all'altro. Era sul serio mio, come io ero sua e non ero mai stata più felice di così, con quella consapevolezza costante in ogni momento della giornata.

Aiden Smith era il mio ragazzo, e l'unica cosa che volevo fare era lasciare John, in modo che tutto il mondo avrebbe saputo la verità.

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-sil 💗