𝗜𝗜 idruro di sodio

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«Mi stai portando nella tua scuola come fossi un cagnolino?»
«Se parli ancora ti metto la museruola» Risposi percorrendo il corridoio scolastico «Questa è l'unica scuola del quartiere, perciò entraci.»

Lei fece spallucce, e la trascinai in una classe a casaccio. La campanella suonò.

«Basterà dire che sei nuova, e qualunque cosa accada, sorridi e annuisci.» Connie sbuffò, e la professoressa la squadrò dall'alto in basso. Avevo la sensazione che non ci sarebbe cascata tanto facilmente.

«Sei stranamente in orario, Jones. E chi è la ragazza accanto a te che sembra voler scappare da un momento all'altro?»
Sibilò l'insegnante inforcando gli occhiali, come se non fossimo a mezzo metro da lei.

«Io...sono nuova! Mi chiamo Connie Larris e-»
«Ti ho per caso chiesto di presentarti, Connie?»
«Oh. Scusi.»

Prendemmo posto, e Carota mi sembrò piuttosto sbigottita. Avrei dovuto avvertirla che la nostra professoressa è un mostro che non ha occhio di riguardo per nessuno.

«Ho delle domande da farti.» Sussurrai mentre la megera scarabocchiava qualcosa sulla lavagna.

«Innanzitutto, perché stamattina eri chiusa nel mio armadio? E poi perché anche tu hai quella...capacità?»
«La capacità di entrare negli armadi? Penso che l'abbiano tutti sai?» Rispose lei ridacchiando, ma sapevo che aveva afferrato il concetto.

«E i tuoi non si preoccupano nemmeno un po'?»
«I miei sono morti.»
«Sei seria?»
«No»
«Fai schifo.»

Passammo l'ora a parlare, per fortuna la professoressa era piuttosto sorda.

Ancora non riuscivo a capire come fosse possibile che non solo io avessi quei poteri. Insomma, era la prima volta che mi sentivo speciale, e puf, si presentava un'altra persona con quelle capacità.

Era già stato un trauma per me scoprire di avere i poteri di un personaggio dei fumetti, figuriamoci di non essere l'unica.

«Quando sei stata morsa dal ragno, cosa hai fatto di preciso?» Le chiesi curiosa mentre cambiavamo aula, una volta finita la lezione.

«Quella creatura si è posizionata sopra il palmo della mia mano, e d'un tratto mi ha morsa. Il dolore è stato lancinante, ma ho resistito e sono riuscita a ucciderlo.»
Disse Connie gesticolando freneticamente, raccontando il tutto come fosse un'impresa.

«Tu invece Lynn?»

Esitai un momento.

«Mi ha morso, evidentemente attratto dall'odore di McDonald's. Quando me ne sono accorta l'ho preso e l'ho lanciato.»
«Detto così non sembra interessante»
«In effetti no.»

Nelle ore successive i professori decisero di far presentare Connie, e capii finalmente quanto fossero idioti. Nessuno si era chiesto perché quella ragazza non avesse nessun libro, nessun astuccio o uno zaino. Beh, la cosa positiva è che saltammo quasi tutte le lezioni.

«Perché hai risposto "Nah" al prof di scienze!?» Chiese Connie guardandomi, mentre facevamo la fila alla mensa.
«NaH significa idruro di sodio! Nel contesto aveva senso!»
Connie dietro di me sospirò esasperata.

«Vai a cercare un tavolo, ti raggiungo dopo.»
«Cosa farai mentre sarò via? Salverai un gattino in Norvegia?»
«Vattene dai»

Ridacchiai, Connie era piuttosto gradevole.

Non risi più quando intravidi Mr. Papillon tra la folla, seduto solo in un tavolo isolato.

«Ehi nerd!» Lo salutai con la mano, rischiando di far cadere il mio amato cibo. Lui sbuffò, ma appoggiai comunque il mio vassoio di fronte al suo.

«Scusa per ieri, sono stata un po' acida»
«Un po'?»
«Okay, un po' tanto.»

Il moro si sistemò gli occhiali.
«Comunque, mi chiamo Lynn Jones»
«Io sono Peter Dennis Parker»
«Come quello dei fumetti? Beh, tranne che per il nome di mezzo.»
Il ragazzo esitò, allora sorrisi.

«Aspetta aspetta! Mi stai dicendo...che sei Spider-Man?»
Peter annuì.

«Non ti crederebbe neanche un bambino!» Dissi scoppiando a ridere, per poco non mi strozzai con il succo di frutta, che rischiò di uscirmi da una narice. Ma Peter restò impassibile.

«Oh cavolo, eri serio anche stavolta.»

Solo allora Connie arrivò, e immagino che anche lei sentì ciò che avevo provato io al McDonald's.

«Perché c'è un altro mutante qui.»
Fu l'unica cosa che disse.
«Oh santo cielo, significa che voi due...?!»

Si sentì un tonfo.

Peter era svenuto.

«La cosa è sempre più strana.» Decretò Carota, dando dei piccoli colpetti alla faccia di Mr.Papillon.

«Dici che posso disegnargli dei baffi col pennarello indelebile?»

La cosa assurda fu che nessuno si voltò, o si preoccupò di come stesse Peter. Cercammo di svegliarlo, ma fu tutto inutile.

«Lynn, non è che lo abbiamo ucciso?»
«Idruro di sodio»

spazio autrice:

ebbene sì, anche peter dennis parker è spiderman. un po' affollata la zona, che dite?
avete domande da fare? cosa pensate di lynn?
e connie?
e peter?

piccolo sondaggetto:

di che colore sarebbe la vostra tuta se foste spider-man/spider-woman?

alla prossima bbys <33

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