𝗫𝗫𝗩 ho schiacciato la cacca di brillantino

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La giornata iniziò male.
Mi alzai dal letto, come di routine, e mi guardai intorno, ricordandomi per l'ennesima volta che la mia camera era stata semi distrutta un mese prima da una nonnina vendi-tacos e un uomo-lupo indifeso.

La porta che divideva camera mia da quella di Vincenza(Valentine) non c'era, e per quanto riguarda la scalinata a chiocciola che portava al piano di sotto, alcune pianelle mancavano del tutto.

Per fortuna il mio armadio era ancora integro.

Lo aprii, quasi aspettandomi che ne uscisse fuori una Carota Larris, e invece, dannati aracnidi, vi trovai un ragno.

Di sicuro un ragno robot di quelli con cui Valentine ci aveva minacciato.

Lo schiacciai con noncuranza. Avrei mandato Josh a pulire dicendogli che era la cacca dell'unicorno Brillantino.

Nonostante i due fossero stati messi in prigione e la polizia stesse cercando il laboratorio dove erano stati creati i ragni, c'erano ancora dei problemi da risolvere.

Ai laboratori RRS la porta tra un universo e l'altro era rimasta aperta, e molto probabilmente Valentine e il suo socio venivano da là.

Chissà la vera Vincenza che fine aveva fatto.

Meglio non pensarci. Magari aveva usato una macchina del tempo per tornare alla sua epoca, ovvero quella del Cretaceo.

L'altro problema, era che ora non avevamo nessun Tony su cui contare, che fosse quello originale o no.

Ma la cosa più preoccupante, era che mia madre era viva.

No, la cosa assurda non è che era viva, in realtà.
È che era in una botola.
Una dannatissima botola.

Non ha senso, è come trovare un cane in una casa delle Barbie, o un canguro nel Mar Glaciale Artic- okay, la smetto.

Una volta schiacciato il ragno, presi dell'armadio i miei amati vestiti, forse l'unica cosa che non era stata distrutta o strappata(i buchi sui pantaloni c'erano di default), e indossai dei jeans larghi e una maglietta nera dei Nirvana.

Ripresi in mano il mio amato cappello, lo misi in testa, e con la coda bassa di lato, le vans ai piedi e il mio skate, cose che caratterizzavano la vecchia Lynn, scesi le scale.

«Josh, ti avviso che il tuo unicorno ha fatto la cacca in camera mia»

Josh strabuzzò gli occhi, e poi sorrise.
«Allora non era un sogno!»

E corse nella mia stanza, rischiando di imcastrarsi un piede nel buco tra un pannello e l'altro delle scale.

Fantastico, almeno Josh era lo stesso.

Ogni tanto, in cuor mio, speravo proprio tanto che Connie e mio fratello si mettessero insieme.

E non lo dico perché nei miei film mentali i loro figli sarebbero stati stupendi, no, mica.

Ma di certo, Cornelia detta Connie Carota Larris sarebbe riuscita a fargli crescere la corteccia cerebrale.

Ma che dico, adoravo Josh anche così.

Anche perché ci cascava sempre quando gli raccontavo fesserie, tipo quella volta in cui gli dissi che le Big Bubble erano rosa perché c'era dell'essenza di fenicottero dentro.

«Lynn, puoi controllare se nel porta-ombrelli c'è il tesoro di cui ti parlavo?!»
«Oh cielo, ci risiamo»
«Non ho sentito!»
«Niente, niente! Ho detto che vado a controllare!»

E non so perché lo feci davvero, ma vi trovai qualcosa.

L'aggeggio per fare le videochiamate tra dimensione e dimensione che Tony Stark ci aveva dato.

«Cavolo, ero convinta di averlo restituito! Josh, tu c'entri qualcosa!?»
Dissi sorridendo.

Josh fece spallucce, tornando al piano di sotto con aria compiaciuta.

Io lo abbracciai fortissimo.

«Grazie. Grazie infinite.»

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«Quindi Signor Stark, mi sta dicendo che mia madre ha un'altra di queste?! Ma è assurdo!»
«Non quanto quello che sto per dirti»
«Lynn, io sono tuo padre»
Dissi imitando la voce di Darth Fenner.

«L'idea mi alletta alquanto, Linda, ma no, non sono tuo padre.»
Fece un lungo respiro.
«Oddio, non dirmi che eri il suo ex!»
«E che diamine ragazzina, devi rovinare sempre i momenti migliori!?»
«Me lo dicono spesso»

«Anche io lavoravo alle RRS.»
«Oh dio. Wow. Aiuto. Ora piango, sì» Dissi in tono apatico, facendo spallucce.

«Nel mio universo, s'intende, con Valentine Collins. Lei ha creato il portale tra le due dimensioni»
«Quello del ferramenta?»
«Esatto»
«Iron-Milk, che ricordi! Come sta il bambino?»

«Oh, Morgan. È una bambina adorabile»
«Non mi avevi detto che fosse femmina»
«Senti, sai che non me ne intendo coi bambini, all'inizio non riuscivo a capire di che sesso fosse!»
«Ma-»

Ricapitolando. Tony Stark aveva lavorato alle RRS, e mamma aveva un'altra di quelle...cose per fare le videochiamate.

«Una domanda veloce...»
Guardai l'ologramma di Tony «La botola non è un altro portale per il multiverso, vero?»

«Oh sì.»

«Il peggiore.»

Spazio autrice:

Ragaaaa GIVE ME UMORISMO

Allora, vi spiego in breve.
La mia estate sta essendo non proprio il top dal punto di vista delle relazioni interpersonali, è anche per questo che c'è poca Jonker in questo capitolo.

Cercherò di rifarmi nei capitoli che mancano, ovvero 5 oyouoyoooo
E poi...Eheheh, vedrete.

Alla prossima bbys♡

Sondaggetto:

Chi vi assomiglia di più tra i personaggi di questo libro?

Team Jamie o Team Peter?

Team Josh o Team Lynn?

Byeee~

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