𝗫 peter parker si smaterializza magicamente

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Da un grande potere derivano grandi responsabilità. Non l'ha detto mio zio, lui è alle Bahamas, ma l'ho letto su un fumetto di Spider-Man.

In ogni caso, per quanto a voi possa interessare, la mia storia è semplice.

Sono nata e cresciuta qui, a Brooklyn, che forse vista la mia presenza avrebbero dovuto ribattezzare in BrookLynn, ma lasciamo perdere.

Ho 16 anni compiuti il 18 settembre, e quando la mia avventura è iniziata, ero Spidey-Gurl da circa due settimane, avevo incontrato altri ragazzi come me, assunto un fratello idiota come hacker, e una nonna gelataia come acerrima nemica.

Ma mai credevo che in così poco tempo sarei stata scambiata per un'ape gigante e avrei scoperto che dall'altra parte della porta mai aperta si trovava una nonna psicopatica assieme ad un uomo con l'olfatto da cane.

I miei genitori divorziati, mia madre scomparsa in un incidente d'auto. Ho sempre avuto i miei problemi.

E ora avevo degli amici.

Non ho mai avuto veri amici, il massimo è stato un ragazzino dai capelli color paglia che piangeva sempre e parlava da solo, ai tempi delle elementari.

E quel ragazzo ora è il più popolare della scuola, i suoi ottimi voti sono diventati dei nove rovesciati, e fa parte della squadra di football della scuola.

L'unica cosa di cui potrei vantarmi ora, sarebbe dire di aver mantenuto la mia pagella abbastanza buona, anziché diventare una cheerleader dalla risata ebete.

«Bene» Dissi camminando di soppiatto, anche se avevo quasi la certezza che la tuta giallo vivace non aiutasse a mimetizzarmi.

«Dove stiamo andando, di preciso?»
Chiese Miles, seguendoci con nonchalance, ondeggiando le spalle e le gambe.

«Da qualche parte sicuro» Risposi io.

Esatto, non avevo idea di dove fossi diretta.

La maschera iniziava a fare caldo, quasi sicuramente una volta tolta avrei visto spuntare sul mio viso un migliaio di piccoli brufoli orrendi, che avrebbero reso la mia faccia un campo minato, come quei Magnum alla nocciola con la granella ricoperta di una strana crema marroncina.

D'ora in poi sarei diventata Lynn Magnum Jones, Spidey-brufolo-gurl.
Bel modo di rovinarsi la reputazione.

«Guardate!» Disse d'un tratto Peter, indicando un enorme cartellone pubblicitario, una ventina di metri davanti a noi.

«È l'azienda di Valentine Collins, la donna proprietaria e fondatrice della RRS, il laboratorio scientifico più grande di Brooklyn!» Esclamò, sorridendo, i suoi occhi erano luminosi.

Non nel senso che aveva due lampadine a led negli occhi.
Nel senso che era un nerd appassionato di scienze.

In ogni caso, erano un po' di anni che si parlava della RRS, Robotic Researchers of Science, una vera e propria azienda, scuola, laboratorio, dove molti studenti come Peter volevano andare per proseguire i loro studi. Insomma, una secchionata.

Io non ci ho mai trovato niente di fantastico, poi fate voi.
È come entrare in una biblioteca e dire "Ommioddio è proprietà della regina Elisabetta!". E di colpo, a nessuno interessa più dei libri.

«Dovremmo entrare là?» Disse Connie, al che Peter assunse lo sguardo sognante di un bambino.

«Oh, no Peter. Non te lo permetterò.»

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«Non ci posso credere» Dissi alzando gli occhi al cielo, cercando Peter.
«È sparito prima, nessuno sa dove sia»
Esclamò allora Carota, facendo spallucce.

Avevo un'idea di dove potesse essere andato.
E aveva a che fare con Valentine Collins.

«Jamie, Miles, andate a cercarlo nel laboratorio, io e Connie lo cercheremo in giro»
«Cosa intendi per "in giro"?» Chiese Connie sussurrando.
«Ovvio, significa che andiamo a mangiarci qualcosa e lasciamo fare il lavoro a questi due»
Replicai a bassa voce.

Jamie e Miles erano già andati.

«Oh cavolo»
«Cosa, Lynn?»
«Ho dimenticato di dire a Jamie che nel caso arrivi Vincenza può stordirla ballando "Single Lady"»
«Sei un'idiota»
«Modestamente»

Ci sedemmo sul tetto di un palazzo, e addentai un taco.
«Quella sarebbe la tua merenda?»
Disse Carota indicando la prelibatezza.
«L'ho fatto per evitare di mangiare la verdura, ovvero un tuo simile»
«Le carote sono radici»
«Dettagli, a nessuno interessano le carote, tranne forse che a Josh»
«Che!?»
«Niente.»

Guardai il panorama, le auto, il cielo azzurro, e pensai che forse, tutto si era scatenato grazie a mio fratello, con la sua trovata idiota che poi si era rivelata giusta.

«Grazie Josh»
Dissi tra me e me.
«Cos'hai detto? Mi hai ringraziato?»
Disse una voce dietro di me.
«Cavolo, sei così superfluo che mi ero dimenticata che fossi qui.»

Sospirai e gli feci posto tra me e Connie.

«Connie» Disse Josh, guardandola dolcemente, al che mi venne un conato di vomito.
«Perché eri nell'armadio di Lynn?»
«Come fa a saperlo?» Disse lei.
«Non sono così stupido»
«Ieri ti ho chiesto quanto faceva 24+76 e tu hai risposto...»
«Sì! Me lo ricordo! Insomma Connie, perché?»

Lei arrossì visibilmente.
«I miei genitori si sono trasferiti senza di me, in Nord Carolina»
«Intendi Nord Carotina, vero?» Dissi intromettendomi.
«Eddai, smettila.»

D'un tratto tornarono Miles e Jamie, senza Peter, cosa che mi preoccupò lievemente, anche se non l'avrei mai ammesso.

«Scendete! Venite a vedere!»

Di sicuro c'era qualcosa che non andava.

Mi abbassai la maschera, misi il cappuccio, e assieme a Connie ci buttammo nel vuoto.

«E Josh?»
«Mah, starà bene. Si sa che i piccioni amano stare sui tetti.»

Spazio autrice:

Questo capitolo racconta un pezzo della vita di Lynn prima del suo incontro con i nostri amabili spiderini di quartiere, e a quanto pare Peter is gone.

Perdonate il ritardo, ma ho avuto molto da fare, sono desolata, e credo che d'ora in poi pubblicherò ogni domenica. So di esservi mancata come la Nutella manca a Josh.

Josh è una capra.

In ogni caso, questa storia non è riservata solo a Spider-Man, infatti oltre Miles, vi saranno molte altre comparse.

Piuttosto, non vi siete chiesti perché Miles è con loro? E come mai ci sono così tanti Spider-Man?

Piccolo sondaggetto:

Chi è il vostro Spider-Man preferito? Miles, Tom Holland, Andrew Garfield o Toby McGuire?

Alla prossima bbys♡

Se vi piace disegnare, fate una fanart su uno dei vostri personaggi preferiti di questa storia, e mandatemela su instagram, oppure pubblicatela in una storia a parte così posso screennarla, vi amo♡

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