𝗫𝗜𝗜 il ferramenta disorienta la gente

55 17 16
                                    

«Peter, lei chi è? E perché volevi legarmi come un salsicciotto? Hai perso la memoria a causa di una padellata in faccia da questa Spider-tizia gialla?»

«È una cosa più che probabile» Dissi io, avvicinandomi e togliendomi il cappuccio e la maschera.
«Ma non ho padelle qui con me.»

«Signore, mi scusi, ma non ho proprio idea di chi lei sia, e il mio nome non è Benjamin, ma Dennis»

«Cavolo, eppure sei così uguale all'originale...magari mentre ero sonnambulo ti ho creato in laboratorio. Sì, il bimboragno mi aveva chiesto un clone robot per festeggiare il fatto che avesse restituito una bicicletta rubata»

Ero confusa. Guardai prima Peter, poi l'uomo.

«Perché sono stato così idiota!? Lynn, lui è Tony Stark, quello dei fumetti!»
«Bel cosplay fratello»
«È quello vero, guardalo!»

Tony era confuso.

«Mi state dicendo che qualcuno ha fatto dei fumetti su di me?»
«Tantissimi»
«Wow.»

«In ogni caso, non è possibile che sia quello vero»
«Per quanto ne sappia non è possibile nemmeno che noi siamo delle Spider-persone.» Ribatté Peter, guardandomi.

«Cavolo, è vero»

Solo allora arrivarono gli altri.
«Quello è Tony Stark? Bel cosplay!»

Disse Jamie facendo il pollice verso.
Scommettevo che in quel momento sarebbero cresciute un mucchio di piante.

Sapete, aveva il pollice verde.

Peter si coprì il volto con la mano, e poi guardò il Signor Stark.

«Il multiverso sta collassando Lynn, cosa facciamo?»
«Bah, penso che me ne starò qui a guardarvi per il resto della giornata, magari posso chiedere a Valentine se ha qualche altro taco»
«Sono serio»
«Oh, anche io. I ragni non mentono.»

· · ─────── ·𖥸· ─────── · ·

«Quindi mi sta dicendo che lei proviene da un universo parallelo a questo dove Peter Parker non è del tutto uno sfigato, è fotogenico ed è un Avenger? Cavolo, voglio venire anche io»

Dissi guardando Stark, il vero Stark. Ancora non potevo crederci.

Avevo anche provato a strappargli il pizzetto, ma niente, era vero.

«E in questo universo parallelo noi ci siamo?» Chiese Connie togliendo la maschera per sistemare i capelli.

Eravamo in un vicoletto buio situato dietro il laboratorio della Nonna Sprint, dove inizialmente vi era un tavolo da pocker, ma pochi minuti dopo i vecchietti della combriccola ci cacciarono, e fummo costretti ad andare in un piccolo parco per i cani.

«Argh! Che schifo, quella bestiaccia ha fatto pipì!» Disse Josh, indicando un Pastore Tedesco che svuotava la propria vescica.
«Sapessi quanto eri bello tu quando tentavi di mangiare il coperchio della Nutella»
«O quando sei sceso dal tetto» aggiunse Connie
«O quando...»
«Sì, ho afferrato!»

Sbuffò e si rannicchiò in un angolino sotto un albero, come per nascondersi da tutti i mali.

«Fate sempre così chiasso voi ragnetti?» Disse Tony, sistemandosi gli occhiali dalle lenti giallastre ancora semi sporchi di ragnatela.

Peter lo guardò, per poi parlare.

«Solitamente, se non ci fosse Josh a imprecare contro i cani e Lynn a rispondergli per le rime con Connie che le fa eco, no.»

«Sì Pete, ma ammettilo anche tu, sapere che esiste da qualche parte un tizio uguale a te ma molto più figo di te che probabilmente incontrerò e sposerò non è da urlo?»

«Un attimo. Mi hai chiamato Pete, e hai detto che mi sposerai?»
«Beh...non te,»
Jamie inarcò le sopracciglia scure e sorrise compiaciuto.

«Peter-Gurl alla riscossa!»
«Zitta Beyoncé»
«Oh. Okay»

Tony si massaggiò gli occhi.
«In ogni caso, rispondo alla tua domanda, Connie»
«Si chiama Carota!»
«Insomma, Connie» Continuò Stark
«I suoi abitano in Nord Carotina!»

«Cavolo, basta!»
Disse l'uomo, frustrato.

Sì, immagino abbiate capito quanto so essere fastidiosa.

«Stavo dicendo. Sono venuto a scoprire dell'esistenza del multiverso solo quando ci sono finito direttamente dentro. Infatti, come ho già detto, fino a questo pomeriggio non ne sapevo nulla. Stavo facendo un giro dal ferramenta, cosa che non farei mai, se Pepper non chiedesse del ferro per il bambino, e...»

«Wo, wo, wo. Un secondo? Tu e Pepper avete un bambino?!»
Disse Peter.

«Signore, lei è imbranato coi bambini, vero?»
«Lynn, ti sembrano domande da fare al Signor Stark?»

«Il ferro. Non vero ferro, ma il ferro del latte. E non sto dicendo che esiste un cartone di latte chiamato Iron-Milk che salva la gente.»
«Oh» disse Tony «Giusto.»

«Tornando a noi» Continuò, avvicinandosi a noi, sedendosi anch'egli sull'erba bagnata, spero di acqua, e non acqua gialla di Pastore Tedesco.

«Mentre giravo dal ferramenta, ad un certo punto ho visto una porta, e ho deciso di entrare. Del resto, sono ricco. Anche se facessi qualcosa di sbagliato potrei pagare e fingere che non sia accaduto nulla»

«Sì, della serie che se rompo il cranio di un bambino poi glielo ricompro perché ho i soldi»
«Cavolo Linda, perché sei così macabra?» Disse Josh, rannicchiandosi così tanto da assumere la forma di una palla.

«Quando ho varcato quella porta, mi sono ritrovato nel laboratorio. Ed è lì che ho trovato Peter.»

«Che ahimé è il Peter sbagliato» Disse Dennis, guardandoci uno ad uno.

E fu allora che Miles, che fino ad un secondo prima non aveva aperto bocca, se ne uscì con:

«Quindi ognuno di noi viene da un universo differente?»

Spazio autrice:

Come ve la state spassando? Compiti?
Compiti?
Oh, fatemi indovinare,
Compiti?

Sì, anche io.
Compiti.

In ogni caso, l'osservazione di Miles ha senso o no?

Il nostro povero Josh continuerà a venir bullizzato?

Jamie smetterà di chiamare Lynn Peter-Gurl?

Connie cesserà di essere una carota?

Ma soprattutto, Tony Stark comprenderà mai che il latte Mellin non si compra dal ferramenta?

Alla prossima bbys♡

Sondaggetto:

A quanti anni avete conosciuto il mondo Marvel?

© MULTIVERSE COLLAPSE™Where stories live. Discover now