𝗫𝗜𝗜𝗜 tutti di veletta

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La frase di Miles mi lasciò perplessa.

«Non è possibile»
«Cosa?»
«Quello che hai detto. Non è possibile» Sentenziai.

«Nessuno di noi da un momento all'altro si è ritrovato in un'altra dimensione senza accorgersene»

«Sì, Lynn, ma pensaci, se non ce ne fossimo accorti? Ovviamente penseremmo ancora di essere nel nostro universo»
Mio fratello e le sue trovate idiote erano tornati.

«E come lo spieghi il fatto che io e Miles siamo cugini?» Esclamò ad un certo punto Jamie, mentre tutti insieme facevamo un tratto di strada per arrivare alle nostre rispettive case.

Josh era a disagio. Poverino, era l'unico scemo in un gruppo di CCSB, ovvero Carote Cervellone con Sosia e Beyoncé.

Il Signor Stark ci seguiva a passo veloce, molto probabilmente cercava ancora informazioni su Iron-Milk.

«Ho deciso» Disse Josh con un'espressione decisa. Con quella faccia, sembrava un misto tra un cucciolo di pinguino e un cagnolino.

Era adorabile, ma la sua espressione non era per nulla adatta a ciò che disse un attimo dopo.

«Ospiteremo il Signor Stark in casa nostra»
«Cosa!? Dovresti sapere che lui non si mischia alla plebe»
«Ehi, non è vero!» Stavolta fu Tony a mettere il broncio.
Connie si nascose dietro Jamie per ridere, e Miles si trattenne dal fare un video.

«Per quanto riguarda la teoria di Miles» Disse allora Peter, spuntando dal nulla stile fungo e mettendosi accanto a me «Dobbiamo capire cosa c'è sotto, se Vincenza ha qualcosa a che fare con tutto ciò»

«Vincenza!?» Tony scoppiò a ridere.
«Possibile che abbiate nemici con nomi così in questo universo!?» Finse di tergersi una lacrima per il troppo ridere, e poi continuò
«Sembra il nome della nonna di un gelataio italiano dietro l'angolo!»
«In effetti lo è»
«Ah»

«In ogni caso» Esclamò Connie, «Non è che possiamo prendere a calci nel sedere una nonnina di cartapesta»
«Per quanto ne sappiamo potrebbe essere una nonna fossile»
«Una nonna fossile parecchio agile»
Esclamò Peter.

Lo guardai e gli sorrisi, poi distolsi lo sguardo.
«Mi scusi Signor Iron-Milk, ma non possiamo ospitarla. Come ha detto Peter, abbiamo una nonnina psicopatica come vicina di casa, e vorrei evitare che lei possa farsi male»
«Lo stai facendo perché vuoi che parli bene di te al mio bimboragno, non è così?»
«Chi, io? Pff...no.»

«Sarò di vedetta» Disse d'un tratto Peter.
«Chi, tu?» Esclamai nascondendo una risata.

«Saremo tutti di veletta» Fu Josh stavolta a parlare.
«Veletta?»
«Non avete detto così voi prima?»
«Santi numi del cielo.»

«Insomma...» ripresi una volta che eravamo arrivati in casa
«Dobbiamo metterci al lavoro.»
«Lynn, hai solo 16 anni. Non vuoi proseguire gli studi?»
«Josh, smetti di fare l'idiota o ti faccio mangiare due dizionari e un libro di antologia»
«Pensavo dicessi sul serio»

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«Come è stato detto prima, il multiverso sta collassando.»
«E tu vuoi conoscere Pet-»
«Zitto Josh.» Sospirai.

«Ci siamo ritrovati un Tony Stark in laboratorio, un laboratorio con una porta, attraverso la quale si cambia universo.»

Guardai tutti uno ad uno, soffermandomi sul pigiama di Peter, che era blu e ricoperto di stelline.

«Questo significa che sì, c'è una remota possibilità che qualcuno di noi venga da un'altra dimensione.»

«E sicuramente, Vincenza c'entra qualcosa.»
«Lynn, hai perfettamente ragione ma, pensaci. Anche Valentine potrebbe collaborare con loro» Esclamò allora Peter.

«Hai ragione. Mi guardava in modo strano.»
«Forse è perché parlavi solo di cibo» Disse Connie.
«Parla la carota»
Sbuffai, e mi infilai nel sacco a pelo accanto agli altri.

«Lynn, ma tuo padre?» Disse Miles, abbastanza preoccupato.
«Cosa c'è, vorresti che arrivasse lui nel caso tu avessi bisogno di un bicchiere d'acqua a notte fonda?»
Lo guardai.

«È da stamattina che non lo vedo. Ma gli capita di fare queste uscite, tanto perché gli va.»
Josh sbadigliò, e il Signor Stark accanto a lui fece una smorfia.

«Linda, tuo fratello si lava i denti?!»
«Dipende dai giorni. Se sono pari li lava, se sono dispari no. Ma visto che non sa quale sia la differenza, li lava solo quando gli va»

Forse questo non avrei dovuto dirlo.
Ma almeno Connie avrebbe smesso di avere una cotta per quello zoo detersivo.

«Come ho detto prima, sto di guardia»
Esclamò Peter, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«E come ho già detto prima, da solo non puoi fare nulla. Vengo con te» Dissi mettendogli la mano sulla spalla.

Lui sorrise lievemente, e a guardarlo, aveva proprio l'aspetto di un ragazzino, piccolo e docile, ma soprattutto, molto tenero.

Avrei voluto tanto abbracciarlo, ma non lo feci, e la ragione era una sola.

Indossava il pigiama che aveva Josh quando era piccolo.
Non nel senso che era uguale. Nel senso che era lo stesso. Josh è altissimo e muscoloso, e Peter in confronto a lui sembra un piccolo cagnolino appena nato.

Inutile dire che il pigiama gli entrava alla perfezione.

Peter si sedette sullo stipite della porta, scrutando l'entrata dalla quale avevano fatto ingresso la nonnina e il lupo, e io mi misi accanto a lui, col mio stupendo pigiama giallo e rosa elettrico.

«Non saresti dovuta venire per forza, me la so cavare.»

«Come no Nerd, come no.»

Spazio autrice:

E tutti sono di veletta, il padre di Lynn dai mutandoni a cuoricini è sparito, e il pigiama di Peter ricorda un planetario.

What else?
Nespresso.

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, alla prossima bbys♡

Piccolo sondaggetto:

Situazione sentimentale?

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