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Il quadrimestre si era concluso nel migliore dei modi: Newt era riuscito ad ottenere dei voti abbastanza alti in tutte le materie e non poteva essere più soddisfatto di così.
L'ultimo periodo di gennaio era stato completamente estenuante, a causa dei professori che si erano ridotti all'ultimo per le valutazioni orali e scritte, ma alla fine ne era valsa la pena.

Quando Céline era andata a ritirare la pagella, era stata fiera di lui nel vedere i risultati e per Newt non c'era nulla di più appagante nel vedere sua madre felice per i suoi successi.

L'inizio del nuovo anno era stato più che positivo, se si parlava esclusivamente della scuola, ma i problemi di Newt si concentravano in tutt'altro.

Gally e Alby si erano fatti sentire un'unica volta, per chiedergli scusa del modo in cui si erano comportati, erano usciti una sera assieme per parlare, solo loro tre, durante le vacanze, ma non erano stati toccati argomenti che avrebbero potuto portare a spiegazioni concrete. Dopo quello non c'era stato altro e a Newt il tutto era sembrato solo una grande forzatura, il che lo faceva stare male, non poteva negarlo.

L'unica persona con cui andava tutto bene era George, con il quale aveva continuato ad uscire, si erano visti almeno ogni due giorni nell'arco delle vacanze e non poteva essere più felice di così, per il modo in cui si stesse incrementando il loro rapporto.

Newt aveva scoperto che George aveva la macchina solo il primo giorno di scuola dopo le due settimane in cui erano stati a casa, perché il ragazzo si era presentato davanti casa sua, molto presto, per poter andarci assieme.
Era stata una sorpresa ben gradita, anche se dopo gli unici tre giorni in cui l'aveva fatto, non era più stato possibile, perché l'auto serviva ai suoi genitori.

Quel martedì pomeriggio, Newt avrebbe dovuto presenziare al primo allenamento di basket, dopo la lunga pausa, cominciata quando avevano vinto l'ultima partita del quadrimestre.

Sapere che avrebbe dovuto rivedere tutti i membri della squadra, compresi Thomas, Minho, Alby e Gally, dei quali a malapena incrociava lo sguardo durante i corsi o quando li incontrava nei corridoi, lo faceva sentire leggermente in ansia.

Non vedeva Thomas dalla sera della partita, perché alla fine non si erano più organizzati per le ripetizioni.
In un certo senso, Newt si sentiva in colpa per non averlo più cercato, ma nessuno di loro due doveva qualcosa all'altro, quindi non aveva motivo di preoccuparsi.
Nonostante questo, avvertiva un peso sul petto nel doverlo incontrare.

«Newt, ma cosa stai facendo? Guarda sono le quattro e un quarto, rischi di perdere il bus!» esclamò Teresa dalla cucina.

Lei era puntualissima, arrivava a casa sua alle quattro precise, lui no.
Aveva esattamente cinque minuti per uscire e raggiungere la fermata.

«Dannazione» imprecò, chiudendo il libro di storia dell'arte e prendendo di corsa il borsone, che aveva avuto l'accortezza di preparare il giorno prima.

«Ci vediamo domani a scuola, visto che sono sicura tornerai tardi» mormorò lei, mentre lui usciva tempestivamente da casa, sorridendole colpevolmente.

Newt si ritrovò a dover quasi correre verso la fermata, ma riuscì a prendere il bus appena in tempo.

Il freddo non aiutava di certo, anche se non nevicava da settimane, la temperatura era bassa e il vento gelido di tramontana non rendeva certo le cose più semplici.

Ci fu un'alternanza di caldo-freddo continua da quando uscì di casa a quando scese dal bus per raggiungere la scuola e quindi la palestra.

Quando vi entrò, si diresse verso lo spogliatoio senza degnare di sguardi i ragazzi già in campo.

Skinny Love | NewtmasWhere stories live. Discover now