<<Ermal! Sei arrivato giusto in tempo, le prove stanno per iniziare!>> sentii una voce e subito dopo vidi Carlo venirmi incontro. Erano le dieci meno cinque, quindi aveva ragione: mi misi in fila per fare il mio ingresso sul palco e nel frattempo Carlo si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla <<in bocca al lupo Ermal>> sussurrò.

Sul palco mi sentivo a mio agio, non c'era l'ansia per la competizione: il palco mi mancava, ecco perché. Sono stato per due anni a scrivere canzoni che poi ho donato ad altri interpreti ed ora sapevo che era il momento di tornare a suonare. Per questo ho scritto Odio Le Favole e mi candidai al Festival di Sanremo, per iniziare un nuovo percorso. La base iniziò, chiusi gli occhi e mi concentrai sul pezzo:

Ti ricordi quand'eri bambino
Con i sogni legati al cuscino
Ti ricordi quand'eri capace
Ti sentirti con poco felice
E da un gesto del tutto banale
Imparavi che volto avesse
L'amore.


La giuria dopo aver sentito tutti i brani scelse chi doveva esibirsi <<allora>> cominciò a dire l'uomo con una giacca grigia <<abbiamo scelto di portare sul palco del Festival di Sanremo nelle Nuove Proposte Francesco Gabbiani, Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. Complimenti ragazzi a stasera>> concluse il giudice. Sorridemmo e tornammo dietro le quinte dove Carlo Conti ci accolse con un abbraccio caloroso. Prima di andare fuori dal teatro il direttore artistico mi richiamò <<ascolta Ermal, voglio che tu sappia quanto ti stimo sia artisticamente che umanamente. Sei un artista a 360 gradi e una persona molto umile, buona e semplicemente umana. Non ho mai visto un cantante come te così umile. Resta così come sei>> mi disse. Lo abbracciai per ringraziarlo e con un sorriso mi diressi verso l'uscita. Fuori dall'Ariston chiamai Giovanni e Carlotta, i miei manager, per fargli il resoconto della giornata e mi incoraggiarono di continuare il mio lavoro perché sto facendo la cosa giusta.
Li ringraziai: mi diedero un po di forza, ho due manager straordinari che sanno sostenerti nei giusti momenti e ne vado fiero.

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