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Avevo appena sentito la notizia dell'attentato al concerto di Ariana Grande quando mi chiamò Fabrizio: non me lo sarei mai aspettato, ma a quanto sembrava volle vedermi a tutti i costi. <<mi sono arrivate tante email perché hanno paura che possa succedere ai miei concerti. Ho un'idea e vorrei condividererla con te quando possiamo vederci? >>
Rimasi sorpreso in un primo momento, ma poi ci riflettei e capii cosa intendesse e accettai la proposta di vederci la settimana seguente a casa sua: in effetti anche a me mi stava ronzando un qualcosa nella mia testa, abbiamo pensato la stessa cosa. Questo vuol dire essere amici, siamo complici e la pensiamo allo stesso modo su tante cose. Mi trovavo a Frosinone per un intervista quindi raggiungere il mio amico non era difficile, Silvia era lì con me e decisi di portarla con me.

Arrivati a casa di Fabrizio ci accolsero Giada e i piccoli Libero e Anita, i suoi figli. Mi saltarono addosso scompigliandomi i capelli e cantando odio le favole e vietato morire i miei due successi sanremesi. <<bambini lasciatelo perdere! >> la voce della moglie di Fabrizio si disperse per tutta la sala pranzo <<Giada lasciali perdere. Amo i bambini non mi danno per niente fastidio>> le risposi cortesemente. Fabrizio dopo avermi stretto fortissimo mi fece entrare in camera di Anita per dare vita al nostro progetto << visto quello che sta succedendo in questi mesi ho pensato di farci una canzone sopra che faccia capire che la vita va avanti nonostante tutto>> mi disse esprimendo le sue idee. Dopo alcuni secondi di silenzio mi venne in mente una frase <<questa è la mia vita che va avanti oltre tutto oltre la gente  credo che questa frase racchiuda ciò che vogliamo trasmettere Fabbrì>> risposi e lui si alzò di scatto e prese un testo che aveva scritto qualche anno prima. Mi lesse il ritornello <<non mi avete fatto niente non mi avete tolto niente bravo Ermal sei riuscito a dare forma ai miei pensieri>> esclamò soddisfatto e prendemmo nota delle nostre idee.

Dopo tre ore riuscimmo a scrivere il testo completo della canzone e tornammo in sala pranzo dove comunicammo la faccenda a Silvia e Giada, le quali gioirono contente della nostra collaborazione. La serata si concluse con Libero che prese una chitarra e si mise a cantare tutte le canzoni del mio album vietato morire e mi stupì di come un bambino di appena 8 anni riesca a capire certi testi: di solito un bambino lo colpisci con motivetti facili,  invece lui è diverso, è speciale.
A distanza di qualche settimana ricevetti una telefonata da Baglioni <<vorrei incontrare te e Moro perché la vostra canzone mi ha colpito molto>> furono le sue parole.

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