Alla fine il Festival di Sanremo ha lasciato dentro di noi qualcosa di indelebile, in me soprattutto perché ricalcare quel palco dopo un po di anni è stato di grande impatto. Mi sono aggiudicato un bel terzo posto, quindi non mi posso lamentare. Francesco ha vinto con una canzone allegra e fresca, una novità nel panorama della musica italiana.
Il giorno dopo la finale ci fu il primo firmacopie del mio disco "Umano" alla Feltrinelli di Sanremo: vedere tutta quella gente lì per me mi faceva sentire parecchio in ansia, non sapevo se ero all'altezza di fare questo mestiere, ma quando le prime ragazze si avvicinarono capii che dovevo solo essere me stesso e cominciai a dialogare con loro e già si sentiva una grande ondata di amore che nei prossimi anni si sarebbe intensificata. Dopo aver firmato un po di copie del mio album imbracciai una chitarra e cominciai a suonare qualche brano e la cosa che mi sorprese fu di vedere tanta gente che già conosceva a memoria quasi tutte le canzoni. L'instore durò più di tre ore ma non sentii per niente la stanchezza perché è quello che mi va di fare e mi piace. Quel giorno fu il mio primo Sanremo da solista e pensai che un'esperienza del genere non si sarebbe ripetuta.
Evidentemente avevo parlato troppo presto.

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