Capitolo 4

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"Dormigliona svegliati". Sentii Fede che mi dava dei baci sulla fronte, ma non riuscivo ad aprire gli occhi.

"Che ora è?"chiesi, non capendo niente essendo ancora assonnata

"Sette e mezza quasi"

Scattai in piedi. "Cazzo sono in ritardo. Mi dai un passaggio?"

"Certo vestiti" disse lanciandomi i miei jeans e una maglietta.

Cazzo otto meno dieci. Come faccio in dieci minuti a essere la.

"Accelera Fede"

"Tranquilla siamo quasi arrivati".

Quando arrivammo lo salutai velocemente e corsi in classe. Erano 8:05 e mi sarei dovuta subire le prediche della prof di inglese.

Bussai ed entrai

"Goodmornig" dissi imbarazzata.

"Why you're late?"

'Beh sa prof com'è, dopo una nottata di sesso non è facile svegliarsi presto' pensai

"There was traffic" mentii.

"Please sit down".

Camminai velocemente verso il mio posto, molto imbarazzata

Carlo: "tu hai la faccia di una che ha dormito poco"

"Dici?" chiesi ironica.

L'ora di inglese la passai a colorare i quadratini del quaderno. Mi rilassava farlo e avevo molto fogli fatti così. Dopo inglese fu la volta di latino, lettere, chimica e, per finire bene la mattinata, fisica. Quando uscii in cortile per tornare a casa, notai una folla ammassata al centro, attorno a qualcosa. Mi avvicinai per vedere meglo, ma la gente non si scansava. Così chiesi a una ragazza informazioni

"Scusa cosa c'è?"

"Come cosa.. Vorrai dire chi?!"

"Ok fa niente"..poco utile la tipa.

Ci rinunciai e mi allontanai,a proprio quando stavo uscendo dal cancello sentii qualcuno che correva dietro di me. Mi voltai e vidi Emiliano. Ancora lui. Solo una domanda: perché?

Lo fissavano tutti, probabilmente prendendolo per pazzo. Feci per andarmene quando mi afferrò il braccio e mi impedì di correre.

"Aspetta Marta"

"Cosa c'è adesso?" chiesi infastidita "pure a scuola rompi?"

"Dio Marta non hai ancora capito che ti amo?"

"Sei bravo solo a parole Emis"

"Mi dispiace. É stato un fraintendimento. Ti giuro su chi vuoi che io quella non l'ho toccata. Dimmi che sono un coglione, dimmelo. Però poi facciamo pace. È stato un mese di inferno."

Guardandolo notai qualcosa di strano sei suoi occhi. Erano rossi, non li avevo mai visti così.

"Emiliano.." non sapevo nemmeno cosa dire. Mi faceva male vederlo così, quasi in ginocchio davanti a tutti che mi implorava.

"Mi ami?" mi chiese

"Si" risposi con un tono di voce impercettibile. Quasi non si sentiva e speravo non avesse capito.

Ero disperata, come facevo ad uscire da quella situazione?

Ci guardammo negli occhi, ancora. Vidi un Emiliano stanco, distrutto come mai lo era stato da quando l'avevo conosciuto.

"Io ti amo Marta, scusa se sono un coglione" disse. Poi si girò e si avviò verso la macchina. Tutti lo guardarono, invece io abbassai lo sguardo. Mollai a terra lo zaino e lo seguii. Lo raggiunsi, gli saltai a spalle e lo baciai. Dio se mi era mancato!

"Anche io ti amo, ma sappi che è l'ultima volta. Devi spiegarmi un po' di cose.. E sai non credo proprio che tu sia stato da solo in quest'ultimo mese"

"Andiamo a casa" disse. "Quello che conta e che adesso siamo io e te"

Sorrisi, presi lo zaino e salii in macchina con lui.

"Fede mi ha raccontato di quello che è successo ieri"

Oh cazzo, sapeva che andavo a letto con Federico?! No per favore

"Cosa?" chiesi preoccupata

"Sai di quella ragazza, la mia fan"

"Ah si"

"Quindi mi ami di nuovo?"

"No Emiliano, io non ho mai smesso di amarti"

Ce la farò a dimenticarti, ma per ora noWhere stories live. Discover now