Capitolo 8

1.7K 76 2
                                    

Il resto della mattinata fu un vero incubo. Le ore non passavano più. Cercavo di immaginare la "sorpresa", ma non avevo idea di cosa potesse essere..che rabbia! Per non parlare della ricreazione: Maria aveva sparso la voce che io e Emiliano eravamo tornati insieme, cioè che cazzo gliene fregava? Sta cosa iniziava a farmi innervosire parecchio. Perché non poteva essere normale?

All'ultima ora mi precipitai all'uscita: per oggi non volevo più saperne di scuola! Trovai Emiliano che mi aspettava in macchina, salii e ce ne andammo.

"Allora, destinazione?" chiesi

"Aspetta e vedrai"

"Cazzo Emiliano!" lo rimproverai

"Non cederò così in fretta"

Dopo mezz'ora che stavamo viaggiando ci fermammo.

"Ma Emi perché siamo al maneggio?" chiesi curiosa

"Scendi" disse scocciato

E ora cosa aveva?

"Cos'hai?"

"Niente" disse ancora più secco di prima

"Sai benissimo quanto odio le sorprese" mi giustificai.

"Si ma ne vale la pena" disse

"Ok" dissi, giusto per non litigare.

Mi portò al box di Killa

Emi: "dai pulisci sto box che ti aiuto" disse

Cosa voleva fare? Cosa stava tramando? C'erano già gli stallieri

"Ma c'è già chi se ne occupa"

"Fa niente" disse, spingendomi dentro.

In un angolo notai un foglio di carta con un pacco regalo

"E questo cosa é?" esclamai

"Cazzo ne so?!" disse Emi, che tratteneva a stento una risata.

Lo guardai per trovare spiegazioni, ma trovai solo uno sguardo serio. Quindi mi avvicinai e lessi il biglietto

"Dai si può sapere come cazzo fai a non aver capito la messinscena? Apri il regalo senza replicare o mi incazzo

Emis"

Aprii il regalo, stranita

C'era più carta che sostanza! Alla fine trovai un iPod.

"E con questo cosa ci faccio?" chiesi a Emiliano, che stava fuori dal box a osservarmi.

"Ascolta no?"

Così lo accesi, guardai nella liberia e cliccai sull'unica traccia che c'era

La voce di Emiliano parlò

"E adesso vai in selleria"

"Potevi dirlo a voce" dissi

"Ma i gesti romantici non li riconosci?" disse ridendo

Andai in selleria e notai lui che mi seguiva, ma manteneva le distanze. Era buia così accesi la luce. Non notai nulla di strano, così mi guardai attorno.

Cercai tra le selle e i finimenti, ma nulla. E poi, cosa stavo cercando? Alza gli occhi al cielo e fu li che notai qualcosa di strano: al soffitto era appeso uno striscione con scritto "indizio: cosa fanno i vampiri?"

Ma si, i vampiri mordono! Corsi a guardare tra i morsi dei cavalli. Trovai un bigliettino, o meglio una lettera. La aprii e la lessi.

"Marta, ok ammetto che è stata una stronzata questa caccia al tesoro, se così si può definire. L'obiettivo era vedere se riuscivi a sopportarmi e non mandarmi a cagare prima insomma..."

Poi apparve Emiliano

"Sei sicura ci sarà bel tempo?"

Mi ero giurata che se qualcuno mi avesse dedicato la canzone "sei sicura" di J-Ax non l'avrei più mollato, ma Emi come faceva a saperlo? Certo, glielo avrà detto Ax! L'aveva scoperto quando stavo parlando delle sue canzoni..

"Si Emiliano" dissi, correndo ad abbracciarlo e baciarlo. Era la miglior sorpresa che mi potesse fare, ma non era finita

"Aspetta" disse.

Tirò fuori dalla tasca un pacchetto regalo

"In fondo non ti ho ancora fatto il regalo di compleanno. Buon diciottesimo compleanno amore"

Lo aprii e c'era un anello. Oddio mi sembrava strano. Non ne avevo mai ricevuto uno.

"Non è un anello di fidanzamento" disse ridendo, vedendo la mia faccia preoccupata

Si, amavo Emiliano, ma avevo comunque 18 anni!

"Può essere un anello d'amore?" chiese incerto

"Grazie Emi è stupendo" dissi, mentre mi mettevo il gioiello sull'anulare. Notai che aveva all'interno la scritta "Killa". Sorrisi, aveva due significati importanti quella parola

"Ti amo" dissi, intrecciando le mie dita alle sue

"Anche io" rispose lui, baciandomi

La mia vita stava diventando una favola, ma il giorno dopo avrei scoperto che la vita non è così perfetta. La vita è crudele, proprio sul più bello ti distrugge..

Ce la farò a dimenticarti, ma per ora noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora