Ce la farò a dimenticarti, ma per ora no

Capitolo 21

Tornammo a casa di Emis, ero nervosa e cercavo di non parlare.

"Che hai? Sei strana" disse ad un certo punto

"Ehm..niente"

"Basta balle o mi incazzo"

Le minacce di Emis non mi facevano paura, bastava un bacio e gli passava.

"Emis, prometti di non arrabbiarti"

"Si"

"Promettilo"

"Eh cazzo lo prometto!"

"10 giorni fa non ho preso la pillola" dissi arrossendo. Erano discorsi da non fare ad un ragazzo! "Beh la farò breve" continuai "non sono incinta ma ci è mancato poco e fino a domani.. Beh hai capito"

"Mi hai fatto perdere 20 anni di vita" disse incazzato.

Era questa la sua reazione? Sapevo che non sarebbe stato felice, però cazzo poteva essere più sensibile!

"Pff"

"E adesso cazzo hai Marta?"

"Sei sempre il solito"

"Cosa minchia dovevo dire?"

"Qualcosa come 'per fortuna ma comunque sarebbe andata io c'ero'. Sei un insensibile" dissi facendo il muso

"Scusa se non è una priorità al momento eh. Sempre la solita testa dura"

"Sei uno stronzo Emiliano"

"E tu una testa di cazzo" questa era grossa! Bastardo!

"Come ti osi?"

"Sc-scusa" disse subito "non volevo"

"Tu non vuoi mai, ma fai sempre"

"Perdonami cazzo"

Stavamo gridando

"Sei un coglione Emiliano. Sono stanca di litigare" dissi, dirigendomi verso la porta.

"Dove cazzo vai Marta?" chiese, mettendosi davanti a me per fermarmi.

Mi arresi, mi appoggiai contro la porta e mi lasciai scivolare in terra. Portai le mani sulla faccia e iniziai a piangere. Cavolo non di nuovo, basta litigare! Ero stufa di lasciarmi insultare e insulare la persona che amavo! Emis si inginocchiò davanti a me, mi tolse le mani dal viso afferrandomi i polsi e mi asciugò le lacrime. Senza dire niente mi abbracciò per un po' e mi diede dei baci sulla fronte.

"Qualsiasi cosa succederà non ti lascerò mai. Ti amo fottutamente Marta. Scusa piccola"

"Ti amo anche io" dissi, singhiozzando.

Stemmo lì per un po', sul pavimento.

"Ora andiamo da Guè e Francesca" disse Emis, non appena mi fui ripresa.