;Judy

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Passano pochi minuti e Cody arriva di corsa con il fiatone.

<Da quanto mi aspetti?>

<Da un minuto, non di più...> mento senza un reale motivo <...ma perché volevi incontrarmi qui?>

Cody si passa le dita sulle sopracciglia e stropiccia gli occhi, segno che deve dirmi qualcosa ma non sa come. Apre la bocca e poi la richiude un po' di volte prima di decidersi a parlare. Il suo piede sbatte freneticamente sulle foglie bagnate, le sue mani tremano.

<Io ecco...ho fatto coming out ieri sera, per poter uscire con questo ragazzo, Ashton...> mentre pronuncia quel nome sorride impercettibilmente.
<...ma i miei non l'hanno presa molto bene> non riesce a parlare, ma io ho già capito <mi hanno sbattuto fuori casa>.

La sua voce, dapprima incerta e flebile, é ora ferma e ferrea, é una lama che mi taglia il cuore in due, mentre i suoi occhi sembrano di colpo svuotati di ogni barlume di vita. Finché il vuoto non viene colmato dalle lacrime. Apro le braccia e lui si appoggia a me, sfogandosi. Sapeva che non l'avrebbero presa bene, ma essere cacciato di casa...è terribile. La luce del sole che filtra attraverso i rami degli alberi illumina i capelli biondi di Cody mentre lui piange con la testa poggiata alla mia spalla, senza rendersi conto che mi sta inzuppando la maglietta.

<Non ti preoccupare, andrà tutto bene. Puoi stare da me nel frattempo>

Annuisce e continua a piangere e a tirare su col naso, mentre io mi trattengo dall'urlare al cielo quanto la vita, il destino siano infami.

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Sono le 7:40 e Cody ha ancora gli occhi gonfi per il pianto di pochi minuti fa. Non l'ho mai visto così giú (per non dire distrutto) da quando lo conosco. Non abbiamo parlato da quando ha smesso di piangere, ma non ce n'è bisogno. È questo il bello della nostra amicizia: non abbiamo bisogno di parlare per capirci.

Fortunatamente i genitori di Cody sono ricchi e non si fanno, o almeno non si facevano, problemi a spendere, così l'anno scorso hanno comprato a Cody una moto nera stupenda per i suoi 17 anni. Facciamo una corsa per uscire dal parco e poi montiamo sul nero destriero. Abbraccio Cody da dietro e mi tengo stretta a lui, un po' per sentirmi più sicura e un po' per consolarlo.

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Alle 7:45 siamo a scuola. Il cortile inizia a riempirsi come al solito e come al solito Lucas fuma le sue sigarette alla menta appoggiato alla ringhiera. Butta la testa indietro e riesco a intravedere un tatuaggio sotto l'orecchio, che rende quel ragazzo ancora più sensuale e enigmatico, ma non riesco a capire che disegno sia. C'é qualcosa in questo semplice gesto, in quel suo starsene lì appollaiato a fumare, sempre solo eppure sembra essere il re della scuola, isolato ma parte integrante del gruppo. Lo osservo mentre porta la sigaretta alla bocca e penso a come sarebbe il metallo del suo piercing premuto contro le mie labbra...

<Hailey? Hailey, sei davvero tu!>

Una ragazza bionda con gli occhi azzurri mi corre incontro e mi abbraccia così forte da non farmi respirare. Ma chi è? Ha una voce familiare...e di colpo il lampo di genio.

<Judy? Sei tornata!>

Judy era la mia migliore amica ai primi anni del liceo e stava sempre con me e Cody, finché non si è trasferita in California, ma a quanto pare ha deciso di tornare. Dovrei essere felice ma il mio sesto senso mi dice di essere cauta.

<Oh Judy non credevo che ti avrei più rivista...sei cambiata molto...come stai?>

<Sto una favola e sono super felice di rivederti> la sua bocca si apre in un grande sorriso, tipico di lei.
Ma quel sorriso diventa, nel giro di qualche secondo, una smorfia di scontento e delusione. Ma non sta guardando me...

sigaretteTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon