;la coppia perfetta

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Rivedo un'immagine di qualche mese fa: Lucas che fuma appoggiato al muro vicino all'entrata della scuola. Il ricordo è nitido, vivo nella mia mente. È nello stesso identico punto, ma stavolta non è da solo. Lexi è di fronte a lui e gli accarezza i ricci. Sono talmente presa dallo sconforto che non mi rendo conto di essermi incantata, ma la mano di Megan sulla mia spalla mi riscuote.

<Non è un granché...> mi sussurra nell'orecchio guardando la nuova ragazza di Lucas e poggia la testa sulla mia spalla.

<Hai ragione. È molto di più> dico io abbassando lo sguardo sui miei piedi.

<Forse è il momento di prenotare una visita oculistica, che dici?> ridacchia e si mette davanti a me, poggiandomi le mani sulle spalle  <Ha voltato pagina, Hailey. Dovresti farlo anche tu> mi sorride e mi prende per mano <e poi tu hai Kyle! Hai praticamente fatto bingo>

Ci incamminiamo sulla scalinata e quando stiamo per entrare dall'ingresso principale succede l'ultima cosa che doveva accadere.

<Hailey! Come stai? Smaltito la sbornia?> sorride e si avvicina a me, mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia.

Vedo Lucas grattarsi la fronte scuotendo la testa, poi mi rendo conto che Lexi mi ha fatto una domanda e non ho ancora risposto <si, si sono come nuova> sorrido e do un'altra rapida occhiata al corvino che si è appoggiato con i gomiti al muretto dandoci le spalle.

Mi sorprende come al funerale di Judy abbiamo parlato tanto tranquillamente e adesso non riesce nemmeno a guardarmi in faccia.

<Bene! Ci si vede in giro> gira i tacchi e torna da Lucas.

Li guardo per qualche secondo, giusto il tempo di vederli scambiarsi un bacio, quando due mani mi si posano sui fianchi e mi fanno girare.

Kyle mi da un bacio e poi mormora <scusa per l'altra sera, sono dovuto scappare...>

<Non preoccuparti, abbiamo preso un taxi> lo bacio di nuovo e mi sforzo di non pensare a Lucas. Da oggi in poi, non ne voglio più sapere niente nè di lui nè della sua famiglia disastrata. Ho già abbastanza problemi.

Megan si schiarisce la voce per attirare la nostra attenzione e ci rivolge un sorriso volutamente forzato <entriamo?>

———

Le ore passano lente e, durante il mio turno in segreteria, Lucas è venuto a ritirare dei moduli per Lexi (che guarda caso è anche una cheerleader!) e, quando si è sentito chiedere perché la madre non si fosse ancora presentata ai colloqui, ha risposto che la nonna stava poco bene e che la madre era andata a stare da lei per un po'. Uscendo mi ha guardato per una frazione di secondo e poi è andato via senza dire una parola. La sua indifferenza mi stupisce ma allo stesso tempo la trovo più naturale della gentilezza che aveva dimostrato al funerale di Judy. Mi sarei aspettata una tale freddezza allora, invece mi ritrovo a essere completamente ignorata e oserei dire disprezzata a distanza di mesi dalla nostra rottura. Ma d'altronde che pretendo? Io e lui non possiamo essere amici. Quel tipo di rapporto non può esistere in concomitanza con ciò che provo...che ho provato nei suoi confronti. Eppure c'è qualcosa nel suo improvviso cambiamento che non mi convince.

Dopo due ore la giornata è finalmente finita, o almeno la parte pesante. Però sono costretta a rimanere qui perché stasera Kyle torna a giocare e ci tiene veramente tanto alla mia presenza. Così mi ha dato la sua felpa, di almeno tre taglie più grande della mia, e mi ha riservato un posto sugli spalti. Mi dirigo verso il mio armadietto, lascio lì i miei libri e corro a prendere posto sugli spalti. Non è arrivato quasi nessuno, ma appena vedo i pon pon delle cheerleader che volano in aria realizzo: Lexi è una cheerleader. Lucas è il suo fidanzato. Perciò...no non è possibile. Lucas non verrebbe mai a vedere una partita di football per la sua ragazza. Scuoto la testa ridendo dei miei stessi pensieri e vado a sedermi dove Kyle mi ha indicato prima della partita. Sul sedile trovo un bigliettino: "la felpa sta meglio a te". Sorrido e me lo metto in tasca.

Penso che potrei davvero essere felice con Kyle. Non so se chiamarlo amore, ma col tempo ci riuscirò. È normale che adesso io mi senta ancora sospesa tra lui e la mia vecchia vita...giusto? Col tempo quello che è stato mi sembrerà così lontano che diventerà come un sogno, a metà tra realtà e finzione, e magari tra qualche anno non mi ricorderò neanche come si chiamava il ragazzo dai ricci neri che mi aveva fatto perdere la testa. Si, di sicuro andrà così.

Poi, come uno scherzo del destino, Lucas mi si palesa davanti agli occhi e in un attimo mi sembra di dimenticare tutto quello che è successo da quando abbiamo fatto l'amore la prima volta in poi. È come se fosse successo ieri, come se mi fossi svegliata poche ore fa accanto a lui. Il suo profumo mi entra nei polmoni, quell'odore così forte di tabacco e menta che mi fa girare la testa e annebbiare la vista; ma il mio incantesimo non è eterno come quello della bella addormentata: dopo pochi secondi devo tornare alla realtà.

<Possiamo parlare?> mi chiede sedendosi vicino a me. Mi guarda giocando con il piercing al labbro, nel suo sguardo è scomparsa la durezza degli ultimi giorni per fare posto a uno strano bagliore. Ha gli occhi lucidi come se avesse appena sbadigliato; sembrano più grandi e se potessi mi ci perderei dentro. Conoscendomi so che lui è il mio punto debole e che se voglio davvero levarmelo dalla testa non posso cedere, ma so anche che non essendo capace di allontanarmi da lui dovrò allontanare lui da me.

<Ah adesso mi parli?> dico facendo finta di seguire il riscaldamento della squadra di Kyle.

<Sempre il solito sarcasmo> dice come se stesse ricordando qualcosa e percepisco che il suo sguardo non è più su di me.

<Allora che volevi dirmi?> gli chiedo e mi poggio allo schienale guardandolo finalmente in faccia. Deglutisce e dopo avermi guardato per un secondo distoglie lo sguardo.

<Meglio parlarne da un'altra parte...> mormora  guardando le cheerleader in campo.

<Hai ragione, meglio non farci vedere dalla tua fidanzata...o scopamica? Non ho ancora ben capito> dico e lui sbuffa. Ecco il massimo che riesco ad ottenere, uno sbuffo.

<Possiamo parlarne in un posto più appartato?> prende una sigaretta e l'accende.

<Ti do cinque minuti, non voglio perdermi la partita> gli dico e mi alzo facendogli segno di muoversi.

Lo seguo e ci ritroviamo dietro la scuola, dove ci siamo baciati la prima volta. Sento che mi si inumidiscono gli occhi, così faccio finta di sbadigliare e mi asciugo con la manica della felpa.

<Volevo dirti che mi dispiace per averti completamente ignorata questi giorni. È solo che la cosa della festa...è stato imbarazzante. E poi Lexi è parecchio gelosa...> si gratta la nuca e mi guarda. Per la prima volta dopo mesi ecco il mio Lucas. Adoro quando fa così, le sue guance vanno a fuoco ed è così tenero che in altre circostanze gli salterei addosso e lo riempirei di baci.

<Quindi state insieme! Che carini> sorrido forzatamente e guardo il telefono: la partita inzia tra 5 minuti.

<Qualcosa del genere> guarda in basso e poi improvvisamente mi pianta le pupille addosso e con un sorriso strafottente dice <sei ridicola con quella felpa, ti arriva alle ginocchia>

<Anche le tue felpe mi arrivavano alle ginocchia, eppure non ti sei mai fatto problemi a darmi i tuoi vestiti o sbaglio?>

<Ok mi arrendo> alza le mani e ridacchia <il punto è questo: se Lexi mi vede parlare con te ti uccide> fa un passo in avanti e aspira dalla sigaretta.

<Pensa per te, io me la cavo benissimo da sola. Se vorrà uccidermi non sarà molto facile> gli do una pacca sulla spalla e faccio per tornare indietro, ma lui mi ferma chiamandomi e poi porgendomi la mano mi chiede <Siamo apposto?>

<Siamo apposto > gli stringo la mano e torno agli spalti con le dita tremanti.

E così Lucas e Lexi stanno insieme e lei è super gelosa di lui. Sinceramente non me l'aspettavo, Lexi mi sembrava molto tranquilla e non credevo che i due avessero una relazione seria...a quanto pare mi sbagliavo su tutto. Devo ammettere che sapere che Lucas non mi ha ignorata di sua iniziativa mi fa sentire meglio, mi si è tolto un peso dallo stomaco.

sigaretteWhere stories live. Discover now