;dobbiamo parlare

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È passato un mese da quando mio padre si è fatto vivo e devo dire che la sto superando abbastanza bene, soprattutto grazie a Lucas che mi sta sempre accanto. Siamo sempre più uniti e con lui mi sento davvero felice e so che posso parlargli di qualunque cosa. Ed è proprio per questo che oggi è venuto a trovarmi, per parlare.

Bussano alla porta. Apro e Lucas mi abbraccia per poi darmi un bacio.

<Come stai?>

<Bene...senti non voglio girarci intorno, perciò te lo dico subito: dobbiamo parlare>

Mi fido ciecamente di Lucas, voglio solo dei chiarimenti.

Annuisce come se stesse aspettando questo momento e si siede su uno sgabello al bancone della cucina.

<Puoi chiedermi quello che vuoi>

Mi schiarisco la voce e prendo un bel respiro. Ho così tante cose da chiedere che non so da dove iniziare.

<Allora...amavi Judy?>

Non volevo che uscisse così ma ormai quel ch'è fatto è fatto. Lucas si gratta la nuca e deglutisce prima di rispondere.

<No. Credevo che fosse amore ma quando ti ho incontrata...ho capito che non era così. Quello che provavo per Judy non era amore>

È rosso e ha parlato a voce bassissima. Ha problemi ad esprimere i suoi sentimenti ed è uno stronzo totale, ma lo amo così com'è.

<Bene...Finn mi ha detto che hai avuto dei problemi...di che tipo?>

Lui si alza e si poggia con la schiena al frigorifero che si trova di fronte a me.

<Io... diciamo che ho fatto cose che non avrei dovuto fare e di cui mi pento molto>

Mi alzo e lo raggiungo. Per oggi può bastare. Lo guardo negli occhi e lo bacio: è teso come una corda di violino e spero che le mie mani calde sulle sue spalle riescano a farlo rilassare.

<Non voglio farti un interrogatorio, perciò quando vorrai dirmi qualcosa lo farai, ok?>

<Non ti merito>

<Decido io se mi meriti o no>

<Lo sai che ogni tanto dovresti ascoltare gli altri invece di fare tutto di testa tua?>

<Perché tu mi ascolti mai?>

<Sempre, anche se non sembra>

<Dici un sacco di cazzate> gli dico ridacchiando e allontanandomi, ma lui mi tira fuori un braccio e mi abbraccia così forte da farmi quasi male.

Ci baciamo e Lucas mi spinge verso la parete. Fa pressione su di me e sento la sua erezione sul mio ventre, mentre con un'abilità incredibile infila le mani sotto la mia maglietta e mi slaccia il reggiseno. Gli sfilo la maglietta e avvolgo il suo bacino con le gambe. Mi prende in braccio e mi porta verso la mia camera. Ci guardiamo negli occhi tutto il tempo e nei suoi occhi non vedo altro che amore e desiderio.

Mi butta sul letto e si stende sopra di me, baciandomi sul collo e sulla bocca. Mi sfila la maglietta e d'istinto mi copro il seno con le braccia. Lui ridacchia e mi guarda negli occhi: in questo momento vorrei avere questa immagine davanti per tutta la vita. La luce bassa che illumina appena i tratti del suo viso, i riccioli neri che gli ricadono sulla fronte, il suo sorriso raggiante e la sua risata, mio dio quella risata potrei ascoltarla all'infinito senza mai stancarmi.

<Non devi vergognarti di me>

<Non mi vergogno, sono solo...>

<...vergine?>

Gli do uno schiaffetto sul braccio e lui mi bacia, un bacio veloce e tenero. Sono andata nel panico perché non mi sento ancora pronta e ho paura di non essere abbastanza "brava". Lui ha molte esperienze alle spalle, mentre io sono una ragazza alle prime armi e non so praticamente nulla del mondo del sesso.

<So che per te è una cosa nuova e io posso aspettare. Per te aspetterei anche tutta la vita>

Sento le guance andarmi in fiamme e lo bacio. Quelle parole mi servivano davvero e mi hanno fatto capire che lui è qui con me e che non se ne andrà molto facilmente.

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<Allora cosa hai deciso di mettere?>

È più o meno mezz'ora che guardo l'armadio cercando di scegliere un vestito, ma senza risultati, e Judy inizia a spazientirsi.

<Senti, so che per te è importante essendo il tuo primo "evento ufficiale" con Lucas, però ti prego scegli un maledettissimo vestito altrimenti ti costringo ad andare con la tuta che hai addosso>

Sono andata al ballo ogni anno, non ne ho mai saltato uno, eppure mi sembra di non averlo mai fatto. Io e Lucas andremo insieme, mentre Judy andrà con un certo Tyler e Cody con il famoso Ashton.

Sono indecisa tra un vestito rosso e uno nero, entrambi lunghi e molto eleganti. Alla fine vado d'istinto e prendo quello nero, meno elaborato di quello rosso ma più aderente.

<Ce l'hai fatta!!>

Le lancio un cuscino in faccia e vado in bagno a cambiarmi e a prepararmi.

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Sono pronta e qualcuno bussa alla porta facendomi saltare.

Lucas è talmente bello che non riesco a credere di averlo con me, sembra quasi un'allucinazione.

<Sei...> mi guarda negli occhi e non sa cosa dire. Ridacchio e gli aggiusto il colletto.

<Grazie, anche tu> dico lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.

Judy scende le scale di corsa sui suoi tacchi altissimi e appena vede Lucas per un attimo assume un'espressione strana, quasi di spavento. Si ricompone subito e viene verso di noi.

<Andiamo?>

<Si, certo>

La macchina di Lucas è bellissima e nera come i suoi capelli, i sedili sono in pelle ed è dotata di tutti gli accessori immaginabili.

<E questa?> gli chiedo stupida appena mette in moto.

<L'ho noleggiata per l'occasione>

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La palestra della scuola è stata trasformata in una sala da ballo e dappertutto pendono luci e striscioni.
La musica è a un volume sopportabile e i tavoli sono pieni di cibo. Stringo la mano a Lucas e lui mi sussurra:
<Non essere agitata, siamo insieme e non può succedere nulla di strano>

Mi giro verso di lui e annuisco, pregando perché non spuntino fuori altri fantasmi del suo passato.

sigaretteWhere stories live. Discover now