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La camera è fredda quando io e Lucas entriamo.

Chiudo la porta con il piede poichè le mie mani sono impegnate a slacciare i suoi pantaloni eleganti. In pochi secondi rimaniamo con solo il nostro intimo addosso, io poggiata al freddo materasso e lui sopra di me, occhi negli occhi.

<Sei bellissima>

<Stai zitto e toglimi questo reggiseno>

Esegue. Adesso manca solo la parte inferiore.

<Sei sicura?>

<Lucas, chiedimelo un'altra volta e giuro che ti lascio qui da solo con la tua erezione>

<Ok, ho capito> dice ridacchiando nervosamente, è così carino quando non vuole fare il duro.

Ci baciamo e lui inizia a succhiare la pelle del mio collo, poi del mio petto, del ventre, fino ad arrivare ai mie slip.

<Toglili>

Sfila le mie mutandine di pizzo e le sue labbra si schiudono sulla mia intimità facendomi gemere di piacere. Con la mano destra spingo la sua testa pregandolo di continuare mentre con la sinistra stringo le lenzuola.

Di colpo si ferma e si toglie anche lui l'intimo. Improvvisamente l'idea che quel "coso" entrerà dentro di me mi spaventa, ma o adesso o mai più. Devo farlo ora prima di cambiare idea.

Lucas indossa il preservativo e si stende sopra di me reggendosi con le braccia. Mi guarda negli occhi.

<Ti avverto, all'inizio farà male e se non lo sopporti dimmelo, ok?>

Annuisco perchè ho fretta di iniziare. Lui entra in me con delicatezza e appena arriva in fondo sento un dolore allucinante. Stringo i denti e chiudo gli occhi mentre Lucas continua a entrare e uscire, entrare e uscire con movimenti lenti. Continua a baciarmi sul collo e io cerco di concentrarmi su quello per sopportare il dolore.

Piano piano il bruciore diminuisce e inizia a farsi strada il piacere. Mi mordo il labbro inferiore per soffocare un gemito. Riprendo fiato.

<Più veloce> lo prego ansimando.

Lui fa come dico e aumenta il ritmo mentre il dolore scompare, lasciando solo un leggero bruciore.

<Più...veloce> mi guarda <ti...prego..>

Le spinte si fanno sempre più veloci e sento le gambe tremare. Avvolgo con esse il bacino di Lucas per farlo andare più in profondità. Le ultime spinte e raggiungiamo l'apice insieme.

Lucas esce da dentro di me, sfila il preservativo e si sdraia accanto a me. Io invece sono sconvolta e stremata e stringo ancora il lenzuolo con la mano. Riprendo fiato e mi rilasso mentre Lucas mi cinge con un braccio.

Osservo il suo viso e il suo corpo illuminati dalla flebile luce della abatjour: voglio che questa immagine sia stampata nella mia memoria per sempre, perchè è lui ciò che voglio, per sempre.

<Come stai?> mi chiede preoccupato, ma non ho mai visto tanta felicità negli occhi di qualcuno prima d'ora.

<Mai stata meglio>

Parliamo per qualche minuto e poi ci addormentiamo abbracciati nel mio letto.

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Strizzo gli occhi infastidita dalla luce che entra dalla finestra. Lucas dorme ancora e potrei osservarlo per ore senza mai stancarmi: altra immagine da tatuare nel mio cervello.

Ha la bocca socchiusa e mi tiene ancora stretta a lui, i sui ricci neri sono arruffati e i suoi lineamenti rilassati come non mai. Delineo il profilo della sua guancia e lui fa una smorfia inconsapevole. Avvicino la bocca al suo orecchio.

<Buongiorno> sussurro e lui lentamente riprende coscienza.

<Buongiorno, bellissima>

<Smettila mi fai venire il diabete> gli dico dandogli una pacca sul petto e alzandomi coprendomi con il lenzuolo.

<Perchè ti copri? Sai non so se te lo ricordi ma stanotte ti ho già vista nuda...>

<Lo so è che...dopo è diverso>

Non fa altre domande, si limita a ridacchiare. Prendo la sua camicia e me la infilo: mi sta enorme ma mi piace la sensazione. Gli lancio i pantaloni e le mutande e lui si veste.

Scendiamo le scale e io cammino davanti a lui. Giro l'angolo e...

<Sorpresa!>

<Mamma?>

<Si, sono io e...> si gira a prendere una teglia <Ho fatto i pancake!>

<Mamma, ma sono troppi per noi due>

<Siamo tre, cara. Hey tu, esci da dietro il muro, mica mordo>

Sono tutta rossa e mi sento in imbarazzo. Come fa quella donna a sapere tutto?

Lucas è rosso quanto me e saluta con la mano. Mia madre ride.

<Buongiorno, signora Evans>

<Ti prego, chiamami Sarah. Forza, mangiate, sarete piuttosto affamati dopo...>

<Mh mh> mi schiarisco la voce per farle capire che Lucas è in imbarazzo, anche se credo che lo stia facendo apposta.

Si avvicina a me e mi sussurra <te l'avevo detto che era un bel ragazzo>

Sorrido, lo è davvero, più di chiunque altro.

sigaretteOn viuen les histories. Descobreix ara