;Lucas

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Il telefono squilla. Sono le 2 di notte.

<Pronto?>

<Hailey? Sono Finn>

<Dimmi> dico sbadigliando, con la voce impastata dal sonno.

<Dovresti venire a casa nostra subito. Ha a che fare con Lucas>

<Arrivo>

Chiudo la telefonata, mi vesto e corro a prendere la bicicletta.

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Appena suono il campanello Finn apre la porta e mi fa entrare. Sembra molto preoccupato.

<Cosa è successo?>

<Vieni con me>

Lo seguo su per le scale fino alla camera di Lucas. È seduto sul letto con una bottiglia di vodka in mano.
Faccio cenno a Finn di lasciarci soli e chiudo la porta.

<Hey>

<E tu che ci fai qui?>

È ubriaco.

<Finn mi ha chiamato. Perché sei ridotto così?>

<Sto bene, non mi vedi? Ho solo bevuto due sorsi>

<Direi che due sorsi sono più che sufficienti. Dammi la bottiglia>

Mi siedo vicino a lui e gli tolgo la bottiglia dalle mani.

<Vuoi dirmi cosa è successo?>

<Mia madre è incinta e non ha idea di chi sia il padre del bambino. Buffo no? Avrò un fratello orfano> non sopporto il modo in cui parla quando é ubriaco, il modo in cui parla di sua madre in questo momento.

<Perché hai bevuto?>

<Te l'avevo detto che sono complicato e adesso che mi hai visto in questo stato te ne andrai e non tornerai più>

<Non vado da nessuna parte>

<Non perdere tempo a cercare di guarire un'anima dannata. Ti ho tormentata finché non ti ho avuta, e adesso ti perderò con la stessa velocità con cui ti ho presa>

<Hey> gli dico prendendogli il viso tra le mani e guardandolo negli occhi <io non vado da nessuna parte>

Mi accarezza la guancia.

<Mi dispiace così tanto, Hailey> abbassa lo sguardo perché la sua voce si é spezzata come se fosse sul punto di piangere. Prendo la sua mano e la stringo forte finché lui non ricambia la stretta. Mi punta di nuovo addosso quei fari neri addosso, quei suoi magnifici occhi scuri.

<Hailey>

<Si?>

<Ti amo>

Non mi da il tempo di rispondere che le sue labbra sono premute contro le mie. È un bacio rude, pieno di desiderio e di tristezza. Ha bisogno di me e io di lui.

In poche mosse ci ritroviamo sul letto, io sotto di lui. È tremendamente bello e ubriaco che mi sento come se quella sbronza fossi io.

Gli sfilo la maglietta e lui fa lo stesso con me, poi si allontana un attimo per essere sicuro che la porta sia chiusa. Non so se sia il caso fare sesso con lui dato che è ubriaco, però sono così egoista da fregarmene.

Si piazza in piedi davanti al letto e si sfila i pantaloni, lasciando i boxer. Torna sopra di me e inizia a slacciarmi i pantaloni. Inarco la schiena per aiutarlo a sfilarli e lui si lecca il labbro inferiore quando i suoi occhi giungono all'altezza del mio pube.

<Hailey...>

<Baciami>

Esaudisce la mia preghiera posando le sue labbra sulle mie, poi sul mio collo, sulla clavicola, fino ad arrivare al seno. Abbassa le spalline del mio reggiseno e lo fa scendere fino al mio ombelico, poi si avventa sul mio seno con la lingua, succhiando il capezzolo e facendomi gemere. Lo prendo per le spalle e lo spingo, invertendo i ruoli. Mi siedo a cavalcioni su di lui senza toccarlo, poi scendo con il bacino all'altezza del suo pube e inizio a dondolarmi sopra di lui. Sento il rigonfiamento dei boxer crescere sempre di più e Lucas è già sudato. Mi mette le mani sui fianchi e sono convinta che voglia fermarmi, invece mi spinge ancora più in basso verso la sua erezione. Entrambi abbiamo ancora le mutande addosso, l'unica barriera che ci divide.

<Oggi non voglio farlo> dice lui ansimando

Sono quasi offesa dalle sue parole, perciò scendo da sopra di lui e mi sdraio dandogli le spalle. Lui mi fa girare e mi accarezza il viso.

<Non intendevo quello...solo che forse stavolta potremmo fare qualcos'altro> dice con un sorriso provocatorio.

Gli sorrido e lui mi bacia, poi scende lungo il collo e il seno fino ad arrivare al mio ombelico. Lascia una sfilza di baci lungo l'orlo delle mutandine e poi le sfila senza chiedermi il permesso, ma ne sono felice. Mi sarei vergognata a chiedergli di farlo esplicitamente. Bacia l'interno della mia coscia e mordicchia la pelle in alcuni punti, facendomi rabbrividire. Poi, senza preavviso, le sue labbra si schiudono sulla mia intimità e non ci capisco più niente. Stringo il lenzuolo con una mano e con l'altra strattono i capelli a Lucas, il che sembra piacergli dato che ricambia con un gemito. Spingo la sua testa verso di me e alzo il bacino per aiutarlo, lui alza la testa e mi guarda.

<Con calma, piccola> dice e poi ritorna a torturarmi lentamente con la lingua.

Poi finalmente capisce che non resisto più e accelera i movimenti, succhiando nel punto più sensibile. Sposta una mano dalla mia coscia al mio seno e lo strizza, facendomi emettere un gridolino di piacere. Accelera nuovamente i movimenti e sento le gambe irrigidirsi, mentre mi mordo la mano per non urlare il suo nome. Lui torna sopra di me e mi bacia. Ha ancora il mio sapore sulle labbra e non so se la cosa mi fa schifo o mi piace. È veramente strano come cose che non avrei mai pensato di fare possano adesso essere le cose che più voglio fare.

<Io...vorrei ricambiare> dico a voce bassissima.

<Non ce n'è bisogno se non sei pronta. Devi farlo solo se lo vuoi, non perché pensi che io lo voglia. Io posso aspettare>

Lo bacio e lui si sdraia accanto a me coprendomi con il lenzuolo. Poggio la testa al suo petto e lui mi accarezza i capelli. Mi addormento così, cullata dai battiti del suo cuore e inebriata dal suo profumo.

sigaretteWhere stories live. Discover now