sigarette

;ognuno va per la sua strada

[leggete tutto fino alla fine<3]

Sono passati 3 mesi dalla morte di Judy. Il funerale è stato molto bello, i genitori hanno cercato in tutti i modi di creare un momento per poter stare insieme e confortarsi a vicenda. Non è stato uno di quei funerali silenziosi con dieci persone che pregano a piangono di fronte a una bara, è stata una cerimonia piena di calore e moltissime persone hanno partecipato per ricordare quanto fosse preziosa quella ragazza. Judy e i suoi genitori non avevano detto a nessuno della malattia che purtroppo se l'è portata via così presto. Ho pianto molto pensando a lei, anche se non eravamo più unite come prima, fa sempre male sapere che una persona che ha fatto parte della tua vita è andata via per sempre, soprattutto se quella persona ha significato tanto. Dal giorno della sua morte, il 24 novembre, a scuola sembrano tutti amici: spesso camminando per i corridoi molte persone di cui conosco a malapena il nome mi salutano con un sorriso stampato in faccia, a volte mi danno anche una pacca sulle spalle.

<Buongiorno Hailey> dice Megan avvicinandosi al mio armadietto, o meglio al suo che è proprio accanto al mio.

<Buongiorno Meg> ricambio con un sorriso mentre entrambe prendiamo i libri di chimica.

Megan l'ho conosciuta al concerto della scuola in onore di Judy pochi giorni dopo il funerale. Era lì con tutte le sue compagne della squadra di atletica e dopo il concerto ci siamo incontrate nel parcheggio. Eravamo entrambe esauste e non sopportavamo il coro. Ci siamo messe a parlare e abbiamo scoperto di essere due anime affini.

<Il professor Porter si sposa, sai? Non è incredibile? Ancora non ci credo che qualcuno voglia sposare quel vecchio pelato> Megan scuote la testa in segno di negazione e chiude l'armadietto.

<La bellezza è soggettiva, Meg. Che ne sai, magari quando non è impegnato a riempirci di equazioni può risultare simpatico> chiudo anch'io il mio armadietto e mi dirigo con lei verso la classe della Professoressa Montgomery.

<Rimane sempre un pelato di 50 anni. E gli sudano le mani> dice lei sussurrando e cercando di trattenere una risata.

<Oddio che schifo...> commento fingendo un conato di vomito <ok in effetti è veramente insostenibile> ammetto mentre saliamo di corsa le scale. L'aula è dall'altra parte della scuola.

<Parliamo di cose serie> dice Meg prendendomi la mano <hai parlato con...>

<No> dico secca, cercando di troncare la questione sul nascere <e poi adesso ho un ragazzo, ricordi?>

<Prima o poi dovrete parlare. Sono passati 2 mesi!> esclama sussurrando come se tutti sapessero quello che mi é successo.

<Possiamo non parlarne adesso? Sono già abbastanza agitata per l'interrogazione. Manchiamo solo io, Jonah e Miles>

<Lo sai che quella ci mette due ore a interrogare. E poi oggi il fortunato sarà sicuramente Miles, la Montgomery non lo può vedere solo perché mette la camicia nei pantaloni. Dice che è una cosa da vecchi e che lui dovrebbe essere più spensierato. Ma io dico si facesse i cazzi suoi, no?>

Megan aveva ragione: la Montgomery ha interrogato Miles e io non ho fatto altro che scarabocchiare sugli appunti della lezione precedente.

Ho pensato a quello che mi ha detto riguardo Lucas: forse dovrei veramente parlargli, o forse è semplicemente meglio così. Ognuno va per la sua strada.

Al funerale aveva un completo elegante che probabilmente si era fatto prestare da qualcuno. Sembrava triste e non faceva altro che camminare tra i tavoli e le sedie in silenzio con un bicchiere in mano. Sembrava disorientato, non credevo che volesse veramente essere lì. Poi ho capito che stava cercando me. Appena mi ha vista si è avvicinato e mi ha salutato con un sorriso. Abbiamo parlato per qualche minuto delle solite cose che si direbbero due amici di vecchia data e poi è andato via. Non abbiamo toccato l'argomento rottura, motivo per il quale non ho ancora ricevuto una spiegazione plausibile. Ma ultimamente penso sempre più spesso che forse una spiegazione peggiorerebbe le cose.