Capitolo 1

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Stinsi i denti e feci un altro scalino. Di questo passo non ce l'avrei mai fatta!

Portavo due scatoloni tra le braccia e una busta della spesa appesa al braccio sinistro e non vedevo un emerito niente.

Mi erano rimasti questi due scatoloni da portare nel mio nuovo appartamento e la spesa che avevo fatto prima di trasferirmi ufficialmente nella mia nuova casa. Avevo fatto le scale tre volte per portare tutto e ancora non avevo sistemato nulla, non ero nemmeno entrata nell'appartamento, avevo lasciato tutto davanti alla porta!

Una cosa però l'avevo fatta: avevo controllato se il mio nuovo e sconosciuto coinquilino fosse arrivato e la risposta era no! Non sapevo se esserne felice o meno. Magari aveva deciso che non voleva condividere l'appartamento con una completa estranea e ne aveva trovato un altro in cui stare da solo, o forse preferiva dormire sotto un ponte!

Arrivai all'appartamento e alzai gli occhi al cielo. E adesso come prendevo le chiavi e aprivo la porta? Non vedevo niente e non sapevo dove e come poggiare gli scatoloni che avevo tra le braccia.

A meno che fosse avvenuto un miracolo e la porta si fosse aperta magicamente da sola, non potevo fare nulla.

Cominciai ad imprecare prima tra me e me fino a che non alzai la voce per il nervosismo e chiunque avrebbe potuto sentirmi, anche dalla strada.

Una risata mi fece sobbalzare

- Certo che per essere una bella ragazza bionda imprechi come un turco - disse una voce maschile

Mi voltai per vedere il mio interlocutore ma senza risultati, maledette scatole!

Poi il peso sparì e mi accorsi che il proprietario della voce mi aveva preso le scatole dalle mani

- Apri questa porta biondina! - disse

Feci per rispondergli a tono ma mi morsi la lingua, alla fine mi stava aiutando e non gli avevo chiesto niente.

Aprii la porta e gli feci spazio per farlo entrare, gli lanciai un'occhiata da dietro: aveva le spalle larghe e un cappuccio gli copriva la testa, già non potevo vedere molto!

Mi abbassai per prendere una delle mie valige ed entrai anche io, avrei dovuto fare un altro po' di viaggi fuori e dentro per finire.

- Io...ti ringrazio - dissi allo sconosciuto

Lui alzò la testa e mi guardò. Si sollevò, tolse il cappuccio e gli occhiali da sole.

- Prego, la prossima volta evita di fare l'equilibrista se non ne sei in grado- mi disse guardandomi inclinando la testa

Ero morta, rimasta senza fiato! Quel ragazzo era...era...dannatamente bello!

I capelli neri e ribelli gli ricadevano sul viso in ciuffi disordinati coprendo in buona parte i suoi occhi verde mare, sul volto non aveva nemmeno un filo di barba ed era abbronzato. Chissà da dove veniva?

- Smettila di fisarmi. Stai sbavando! - esclamò lui uscendo dall'appartamento e prendendo un'altra scatola

Sarà stato anche bello, ma è particolarmente stronzo e antipatico!

- O guarda sei stato gentilissimo ma adesso posso fare da sola - dissi acida

Nessuno poteva parlarmi in quel modo

- Tranquilla lo faccio solo perché mi sei un tantino d'intralcio -

- Io...cos...come ti permetti! - esclamai esasperata pestando un piede a terra per il nervoso

- Senti voglio solo andare in camera mia e finire di disfare le mie valige per poi fare un emerito nulla per il resto della giornata - spiegò - E sinceramente non ho voglia di sentire le tue imprecazioni mentre io cerco di rilassarmi un po', ti dispiace? -

- E spiegami che cosa c'entro io in tutto questo scusa? - chiesi

Lui mi guardò come se fossi un esserino insignificante e stupido, poi sbuffò facendo sollevare i suoi ciuffi

- Quando dicono che le bionde sono solo delle oche stupide - borbottò tra sé, ma io lo sentii benissimo

- Tu, non azzardarti a paragonarmi a quelle capre bionde ossigenate - esclamai - Non ne hai il diritto...anzi! Esci da casa mia! -

- Col cavolo! Questa è anche casa mia - mi rispose - E l'appartamento l'ho bloccato per primo quindi quella che se ne andrà, di questo passo sarai tu, non io -

Detto questo si voltò, se ne andò verso una delle camere da letto e sbattè la porta alle sue spalle.

Bene, benissimo! Poteva andare peggio di così? Quell'idiota fico, stronzo e maleducato era il mio nuovo coinquilino!

- Ti sto odiando! - urlai

- Problema tuo - mi rispose urlando di rimando

No non potevo crederci! Non sarei mai sopravvissuta alla sua presenza, lo avrei ammazzato nel sonno e come se lo avrei fatto.

Odio il mio coinquilino!Where stories live. Discover now