Capitolo 6

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Aprii gli occhi lentamente.
Che cosa era successo?
Non ricordavo molto della sera prima, avevo ballato, bevuto e poi...poi bho, vuoto, zero assoluto.

Mi sollevai e mi resi conto di essere in camera mia, nel mio letto.
Mi alzai e cercai di andare verso la porta ma le gambe mi cedettero e cadi carponi a terra come un'idiota.

- Ma che combini? - chiese Percy

Mi prese per i fianchi e mi mise in piedi, poi mi portò di peso fino al letto, dove mi fece stendere.

- Stai a cuccia, non sei in grado di reggerti sulle tue gambe e penso che non riesci nemmeno a ragionare lucidamente - mi disse

- Quello che non sa ragione sei tu - borbottai con la voce impastata

Poi mi venne un flash: Percy mi aveva offerto da bere, era l'ultima cosa che ricordavo

- T...tu! Mi hai ridotto tu in questo stato! - esclamai e mi venne una fitta alla testa

- Io ti ho solo offerto da bere, non pensavo che non eri in grado di reggere l'alcool - si giustificò lui

Cosa? Come si permetteva! Io lo sapevo reggere bene l'alcool, lui non mi conosceva e non aveva nessun diritto di trattarmi che se fossi una bambina!

- Riposati - disse alzandosi

Non mi sarei fatta dare ordini da lui.

Appena Percy uscì dalla mia camera mi alzai e un po' barcollando e un po' trascinandomi arrivai alla porta e l'aprii.

- Certo che sei cocciuta - borbottò il mio coinquilino

Era seduto sul divano e mi guardava a dir poco scocciato

- Piper dov'è? - chiesi con fatica rimanendo a distanza di sicurezza

- A casa di Jason - rispose - Li ho lasciati alla festa dopo che sei svenuta e lei è rimasta a dormire da lui -

Cercai di fare un altro sforzo e mi incamminai verso la cucina, avevo sete e mi bruciava la gola.
Ma quando passai davanti al divano le mie gambe cedettero di nuovo e senza volerlo finii sulle ginocchia di Percy.

- Comoda - chiese con un sorrisetto malizioso

- Idiota - borbottai colpendolo con un pugno alla spalla

Scoppiò a ridere, mi prese per i fianchi e mi spostò sul divano alzandosi.

- Che volevi andare a prendere in cucina? - mi chiese

- Niente - borbottai incrociando le braccia sotto al seno

- Annabeth per una volta accetta la mia gentilezza e lasciati coccolare un po' - disse sbuffando

Cosa?

Sentii le guance andare in fiamme per le sue parole, quel ragazzo mi faceva impazzire! Una volta mi faceva incazzare e quella dopo era in grado di farmi mancare la terra sotto i piedi e farmi andare a fuoco.

- Allora? -

- A...acqua... - balbettai

Percy sorrise soddisfatto e sparì in cucina
Poco dopo tornò e mi porse un bicchiere d'acqua.

- Cosa è successo? - chiesi dopo un po'

- Hai bevuto il drink che ti ho offerto e dopo una decina di minuti che parlavi a raffica sei crollata sul bancone del bar - mi raccontò

Annuii, detto sinceramente non avevo molta voglia di mettermi a discutere con lui, che poi, se non ci fosse stato Percy chi mi avrebbe portato a casa e avrebbe impedito che mi mettessi nei guai.

- Grazie - dissi

- E questo per cos'è? - chiese

- Per non avermi abbandonata a morire sul bancone di un bar - spiegai

- Ah per così poco -

- Sai se ero sola qualcuno avrebbe potuto approfittare di me - dissi - È stato un bene che c'eri tu -

Mi sentivo in dovere di ringraziarlo, se non lo avessi fatto mi sarei sentita un'approfittatrice egoista e non volevo essere ritenuta in questo modo, nemmeno se ero io stessa a pensarlo.
Quindi volevo che accettasse i miei ringraziamenti senza fare troppe storie.

- In realtà anche io ho avuto la tentazione di approfittarmi di te - disse - Una povera piccola bambina innocente -

- Il tuo comportamento non aiuta l'idea che mi sono fatta di te lo sai? - esclamai esasperata

Io cerco di essere gentile e lui? Lui si comporta da imbecille

- Basta me ne vado - esclamai alzandomi di scatto per andarmene in camera e allontanarmi dal mio coinquilino idiota

Barcollai e Percy mi afferrò di nuovo, mi mise un braccio sotto alle gambe e uno dietro la schiena e mi prese in braccio.

- Ti ci porto io in camera tua - mi disse

- Comincio seriamente ad odiare i tuoi riflessi - borbottai facendolo ridere

Non lo sopportavo, non ci riuscivo, eppure... eppure...

Odio il mio coinquilino!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora