Capitolo 11

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Mi guardai intorno: era un bel locale, grande, luminoso, spazioso e pieno di gente.
Le persone erano tutte eleganti e mi ritrovai a pensare che forse camicia e jeans non erano il massimo per quella sera.

- Potevi dirmelo che saremmo andati in un locale del genere - borbottai guardando Percy di traverso

- Tu non lo hai chiesto -

- Scusa ma ero troppo impegnata a prepararmi per evitare di far perdere la testa ad un pervertito che abita in casa mia - ribattei

Lui scrollò le spalle e continuò a guardare il menù.

Presi il mio e comincia a leggere quello che offriva il ristorante, per poco non mi prese un colpo

- Ma questo posto costa una fortuna! - esclamai - Dovrò vendermi un rene per un piatto di pasta -

Percy alzò lo sguardo e scosse il capo

- Infatti offro io quindi non dovrai vendere nessun rene - disse

Cosa? Era completamente pazzo, non gli avrei fatto pagare la mia e la sua cena. Costava un botto solo l'antipasto, avrebbe dovuto spendere una fortuna!

- Non se ne parla proprio! -

Percy sbuffò, chiuse il menù e mi guardò male

- Ti ho invitata a cena, quindi pago io e non si discute -

Sapevo quanto lavorava per andare avanti. Non era quasi mai a casa e non poteva pagarsi gli studi, probabilmente per questa cena avrebbe speso tutto il suo stipendio.

- Non se ne parla Percy - dissi risoluta guardandolo negli occhi - Al massimo facciamo a metà oppure andiamo da un'altra parte -

Il mio coinquilino mi ignorò e alzò il braccio per attirare l'attenzione di un cameriere

- Vorrei ordinare - disse

- Certo signore -

Il cameriere prese l'ordinazione del moro e poi guardò me

- Per lei signorina? - chiese

- Quello che ha preso lui - risposi guardandolo male

Non mi ero presa la briga di guardare il menù, mi era preso un colpo solo leggendo i prezzi

                                  ***

- Volete il dolce? - chiese il cameriere quando tornò a fine cena per sparecchiare

Percy fece per parlarle ma gli diedi un calcio in uno stinco facendolo sussultare

- No grazie ci porti il conto - dissi sorridendo

Il cameriere ricambiò e se ne andò

- E se io volevo il dolce? - chiese Percy

Lo guardai male

- Hai insistito per tutta la cena per pagare tu, ora se vuoi qualcosa di dolce andiamo alla gelateria qui di fronte e ti offro qualcosa io - spiegai

Mi guardò sorpreso e a mia insaputa sorrise

- Ma cosa ti importa se spendo i miei soldi per portare un bella ragazza a cena fuori - disse

- Non ti picchio solo perché mi hai fatto un complimento, e comunque mi importa eccome -

Mi guardò interrogativo

- So quanto lavori per riempire la tua parte di frigo a casa e non potevi permettermi un ristorante così caro, non capisco perché sei voluto venire qui -

- Volevo farmi perdonare - mi disse facendo una faccia da cucciolo che gli fece brillare si più gli occhi verdi

- Non era necessario - mormorai e non potei fare a meno di sorridergli

Il cameriere portò lo scontrino e prima che potessi dargli una sola occhiata Percy lo prese e lo lesse

- Carta di credito? - chiese al cameriere

- Si signore - rispose l'altro e tirò fuori il bancomat

Il moro lo prese, tirò fuori una carta verde dal portafoglio e la strisciò

- Pagamento riuscito con successo! - esclamò Percy sorridendo come un bambino davanti alle caramelle

Ero scioccata! Era felice di aver speso tutti quei soldi per una cena?
Anche se non avevo visto il conto ero sicurissima che non era poco visto che non mi aveva fatto vedere quanto aveva pagato...

- Quanto hai speso? - chiesi quando il cameriere ci lasciò soli

- Non vuoi saperlo veramente - mi fece notare

- Percy... -

Lui scosse il capo e si alzò

- Ora mi offri il gelato che mi avevi promesso -

Alzai gli occhi al cielo, certo che era bravo a cambiare discorso quando non voleva parlare dei suoi affari

- Spero almeno che siano soldi onesti quelli che hai speso - borbottai per prenderlo in giro

- Onestissimi - mi rispose ridendo e porgendomi il braccio per accompagnarmi fuori da lì

Lo guardai un po' perplessa. Non sapevo se prendere seriamente quello che aveva detto, una persona normale non si sarebbe messa a ridere ad una domanda come quella che gli avevo fatto io.

Si voltò a guardarmi e storse la bocca.
Una volta fuori mi lasciò andare e mi guardò con una strana espressione

- Immagino che ti starai chiedendo come ho pagato il ristorante è? - chiese

- Non è perché chissà cosa...sono solo preoccupata per te... - ammisi per la prima volta davanti a lui e a me stessa

- Quei soldi posso spenderli, solamente la maggior parte delle volte non voglio, l'appartamento l'ho pagato con quelli, ma gli studi voglio pagarli con il mio sudore - mi spiegò

Qualcosa mi disse che non avrebbe aggiunto altro perché si mise a camminare verso la gelateria che gli avevo indicato prima di cena.


Spazio autrice

Salve a tutti e un grazie mille per chi legge e vota la mia storia!
Lo so avevo detto che avrei aggiornato ogni giorno ma sono stata impegnata, mi farò perdonare promesso!
Infatti oggi pubblico due capitoli...

Parlando della storia da qui in avanti avremmo dei capitoli che ci faranno conoscere i due protagonisti e il loro passato...Percy nasconde qualcosa e Annabeth vuole saperlo a tutti i costi! Ma lei sembra non fidarsi di lui e qualcosa la frena nell'abbandonarsi a Percy.
Che cosa è successo? E soprattutto cosa succederà?

Grazie ancora a tutti e buona lettura!

Odio il mio coinquilino!Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu