Capitolo 16

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- Posso togliere la benda? - chiesi

- Aspetta ancora un pochino - rispose Percy

Stavo finendo un progetto per l'ultimo esame da dare prima di Natale e Percy era entrato in camera mia e mi aveva detto di seguirlo. Eravamo saliti sulla sua auto e mi aveva fatto bendare per non farmi vedere dove stavamo andando.

- Posso? - chiesi

Stavo fremendo dalla voglia di vedere dove mi aveva portato

- Certo che sei proprio impaziente è - mi disse

Sentii la sua presenza dietro di me e un attimo dopo le sue mani sfiorarono la mia nuca per sciogliere il nodo della benda.

- Ora puoi guardare - disse

Eravamo in alto, molto in alto, più in alto di qualsiasi palazzo di New York, avevamo la città ai nostri piedi

- Che ne pensi? Ti piace? - mi chiese Percy circondandomi i fianchi con le sue braccia forti

- È bellissimo - dissi - Da qua sopra ti senti una divinità per quanto si sta in alto -

- Più o meno si, è il grattacielo più alto di New York, l'Empire State Building - mi spiegò

Si, avevo sentito che era la stella di New York, il punto più alto della città.

Non riuscivo a credere che mi avesse portato lassù!

- È uno spettacolo incredibile - ammisi

- Si lo è - disse - E la tua sorpresa non finisce qui -

Si staccò da me e prese qualcosa dallo zaino che si era portato dietro.

- Cos'è? - chiesi curiosa quando tirò fuori una scatola

- Cibo da asporto -

- Vuoi mangiare quassù? - chiesi stupita

Percy annuì.
Aveva pensato proprio a tutto per questa serata, chi lo avrebbe mai detto che in lui c'era una parte romantica!

Da quando gli avevo raccontato quello che era successo e ci eravamo baciati le cose erano cambiate drasticamente, entrambi eravamo consapevoli di essere innamorati l'uno dell'altra e ci comportavamo come una coppia, però nessuno dei due aveva confermato la nostra situazione.

Eravamo fidanzati o no? Sembrava di sì ma non avevamo chiarito questa parte.
Per il momento ero felice così, mi bastava stare con Percy per stare bene e sentirmi amata per ora.

- A che pensi? - mi chiese Percy destandomi dai miei pensieri

- A noi - risposi sincera

Lui fece un sorriso sbiego e mi fece una carezza sul viso

- Mi fa piacere che ci pensi come un noi - disse

- E come dovrei vederci altrimenti? -

Il moro scrollò le spalle e mi strinse a se in un abbraccio e come al solito mi sentii al caldo e protetta

- Esattamente così -

- Percy con te sto bene davvero - ammisi

Lui mi diede un bacio sulla testa

- Anche io Annabeth, anche io -

                               ***

- Torni per Natale? - mi chiese mio padre al telefono

- Non lo so papà - risposi guardando Percy dormire al mio fianco

Dopo la nostra serata sull'Empire la nostra situazione era diventata stabile, lo avevo capito una volta rientrati a casa, quando gli avevo chiesto di dormire con me e lui aveva sorriso chiedendomi di diventare ufficialmente la sua fidanzata.
E io non ero mai stata più felice come in quel momento

- Annabeth che significa non lo so - chiese mio padre

- Significa non lo so -

Certo che sarei voluta tornare a San Francisco per Natale, ma non avevo intenzione di lasciare il mio ora ufficiale ragazzo da solo.

- Te lo farò sapere, ma ho da fare, quindi non ti garantisco nulla - dissi alla fine

Volevo chiudere il discorso perché avrei finito con l'accettare solo per non sentirlo più

- Ok va bene - disse e riattaccò

- Non sembravi molto felice della chiamata - disse Percy ad occhi chiusi

Chissà da quanto stava ascoltando!

- Ti piace proprio farti gli affaracci miei è? - chiesi incrociando le braccia al petto

- Da quando sei la mia ragazza si - disse afferrandomi e costringendomi ad allungarmi di nuovo al suo fianco

- Lo facevi anche... - mi zittì stampandomi un bacio sulle labbra

- Annabeth Chase taci per una volta - disse

Sorrisi e ripresi a baciarlo, se stare zitta equivaleva a questo allora ero ben felice di accontentarlo

- Che fai a Natale? - sussurrai sulle sue labbra

- Penso andrò a Boston se tu torni a San Francisco -

Ecco qua la prova che aveva sentito tutto.

- Se mi garantisci che non starai da solo andrò un po' dai miei genitori - dissi

- Non starò solo sta tranquilla - mi rassicurò - E poi mia madre non mi permetterà mai di passare il Natale fuori casa -

- Non ci vedremo per due settimane - gli feci notare - Sopravviverai senza di me? -

- Credo che mi farà bene stare lontano da te per un po' -

- Scemo -

Odio il mio coinquilino!Where stories live. Discover now