There's so much on my mind

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Taehyung si avvicinò con cautela alla professoressa. Lo sguardo oscillava dai suoi amici, nascosti dietro lo stipite della porta a ridacchiare in silenzio come degli stronzi, a quella donna che preferiva passare la pausa pranzo coricata sulla cattedra. Russava con poca grazia, di certo era difficile pensare che dei suoni tanto disgustosi e rumorosi potessero davvero provenire dalla bocca di un essere umano, ma Taehyung fu veloce a ricordarsi quella che doveva essere la sua vera missione.

Taehyung prese un respiro profondo, la presa sul pennarello nero si fece più stretta man mano che avanzava verso quel mostro. Se si fosse svegliata e l'avesse scoperto, si sarebbe potuto benissimo scavare la fossa. La strega era una di quelle professoresse piuttosto vendicative, una di quelle che ci provano gusto a coglierti con le mani nel sacco e rimproverarti pure quando sei innocente, metterti in punizione, chiamare i tuoi genitori mentre la implori di non farlo. Ecco perché era stata scelta proprio lei come obiettivo della scommessa. E quale sarebbe stato il premio dopo aver rischiato di farsi sospendere? Il numero di cellulare di Choi Miyoung, la cheerleader più bella dell'intera scuola. Taehyung ci ripensò un attimo: ne valeva la pena? La sola proiezione del suo viso angelico e perfetto nella propria immaginazione fu la risposta a ogni sua domanda.

Taehyung non era un fifone, semplicemente stava mettendo in pericolo la propria carriera scolastica e la reputazione della sua famiglia se si fosse fatto sospendere, cosa volete che sia! Tuttavia il desiderio di conquistare Miyoung era forte, così forte da mettere nuovamente in moto le sue gambe. Dal momento che i suoi amici non avevano specificato cosa disegnare o scrivere, Taehyung fece appello alla propria fantasia inesistente e ne uscirono fuori degli scarabocchi. La punta nera del pennarello a stento sfiorava la pelle della professoressa, ma la pressione era sufficiente da lasciare delle linee ben visibili.

Però la professoressa si zittì e si mosse inaspettatamente, il cuore di Taehyung smise improvvisamente di pompare quando si ritrovò gli occhi scuri della sua vittima a fissare diretti i propri. Era fottuto. Sentì i suoi amici agitarsi dietro di lui, probabilmente stavano tentando di darsela a gambe per non farsi scoprire coinvolti in quella pessima faccenda, ma la situazione cambiò in fretta. Lo sguardo terrorizzato di Taehyung passò da confuso a disgustato nel momento in cui la mano ruvida della professoressa si avvicinò al suo volto con la chiara intenzione di accarezzargli la guancia. Che fosse davvero sveglia?

«Kim Taehyung..» mormorò la donna, biascicando il suo nome e stirando in una sorta di sorriso le labbra tinte di un rosso acceso, totalmente in contrasto col trucco agli occhi azzurro e verde che si ostinava a indossare ogni giorno nonostante i suoi vestiti fossero di tonalità completamente diverse. Taehyung, immobile e con gli occhi sgranati, era rimasto con la punta del pennarello premuta sulla guancia della professoressa, la quale aveva involontariamente contribuito a quegli scarabocchi con i suoi movimenti, ma non sembrava essersene nemmeno accorta. «Sei davvero un bel ragazzo, lo sai?» Disse la donna, quella smorfia sul suo volto invecchiato e dipinto sempre di più somigliava a uno sguardo sognatore. Taehyung doveva ammettere di essere un attimo confuso. «Ecco perché ti metto sempre le insufficienze-» e prima che potesse completare o continuare la frase, la testa le era già ricaduta sulla cattedra con un tonfo, così come aveva fatto la mano pericolosamente vicina alla guancia di Taehyung.

Inutile dire che quest'ultimo se la fosse quasi fatta nelle mutande. Aveva temuto il peggio quando la professoressa aveva aperto gli occhi, ma sentirla russare nuovamente era stato come un sollievo per le proprie orecchie. Non perché quello fosse un suono melodioso, ma perché era una conferma alle proprie ipotesi: non s'era mai svegliata davvero. Tirò un sospiro di sollievo quando, voltandosi verso la porta, si accorse che i suoi amici erano rimasti lì a guardare, testimoni del fatto che avesse portato a termine il compito e, di conseguenza, che avesse vinto la scommessa. Certo, sapere che i suoi amici avevano assistito anche a tutto il resto non gli era poi così di conforto, sapeva l'avrebbero preso in giro per i prossimi cinquant'anni e per le loro vite successive, ma almeno aveva la certezza che quella scena sarebbe rimasta un segreto tra di loro, o avrebbero rischiato di mettersi nei guai tutti quanti.

Taehyung uscì dall'aula vittorioso, mantenendo comunque il silenzio per evitare di svegliare la professoressa e mandare tutto in fumo. Insieme si allontanarono da quell'ala dell'edificio, attraversando i corridoi per raggiungere il cortile della scuola. Solo lì si lasciarono andare a delle risate sguaiate ed esagerate.

«Taehyung.. sei così bello..» Hoseok imitò la professoressa, centrando in pieno il suo tono di voce e il suo modo pigro di parlare, non riuscendo però a trattenersi e scoppiando in una fragorosa risata con tanto di lacrime ai lati degli occhi.

«Stai zitto, coglione.» Lo fulminò Taehyung, incrociando le braccia al petto e sospirando spazientito per l'infantilità del suo amico. Non che gli altri fossero diversi: stavano ridendo tutti, mentre Seokjin e Hoseok mettevano di continuo in atto la scena a cui avevano assistito non molti istanti fa, il primo impersonando Taehyung, il secondo invece ancora una volta nei panni della professoressa. Taehyung non riuscì a trattenere una risata, seppure fosse lui stesso il soggetto che i suoi amici si stavano tanto divertendo a sfottere. Solo quando, dopo ancora una manciata di minuti, riuscirono tutti e cinque a calmarsi, Taehyung ricordò loro il motivo di ciò che aveva appena fatto.

«Ho vinto, quindi dove sta il numero di Miyoung?» Chiese impaziente Taehyung, gli occhi che brillavano nel nominare la ragazza dei suoi sogni. Si era già immaginato mille scenari in cui le chiedeva di uscire insieme, le portava i fiori, le faceva regali, la baciava, le chiedeva di diventare la sua ragazza e chissà che altro, se la sarebbe persino sposata. Quei capelli scuri e lunghi che le ricadevano sulle spalle, il leggero trucco che le ravvivava il viso, l'uniforme scolastica che su di lei sembravano i migliori vestiti che una ragazza potesse mai indossare, il fisico magro e allenato, le mani delicate, il suo profumo inebriante, ogni cosa di lei urlava perfezione e Taehyung credeva di essersene innamorato senza aver mai scambiato una parola con lei.

Hoseok era, insieme a Taehyung, uno dei più popolari del loro gruppo e dell'intera scuola. Nonostante ciò, il fatto che nessuno dei due facesse parte delle squadre delle attività sportive risultava un problema quando ci si innamorava di una cheerleader, le quali sembravano avere occhi soltanto per i giocatori. Miyoung aveva avuto delle storielle con alcuni di loro, Taehyung si era ben informato, ma attualmente non sembrava manifestare interesse per nessuno, dunque quale momento migliore se non questo per agire?

Grazie alle tante amicizie di Hoseok, quest'ultimo era riuscito a ottenere in maniera del tutto casuale i numeri di alcune cheerleader, tra questi anche quello di Miyoung. Non appena Taehyung l'aveva saputo, aveva tentato in qualsiasi maniera di conquistarselo, ma nulla aveva funzionato di fronte alla voglia dell'amico di divertirsi un po'. Tutti sapevano che Taehyung avrebbe fatto ogni cosa pur di ottenere ciò che voleva, dunque perché non fare una scommessa? Se Taehyung fosse riuscito a disegnare sul viso della professoressa più disgustosa e al tempo stesso più temuta della scuola, Hoseok gli avrebbe dato il numero della sua cotta. E così era andata.

«Ecco a te.» Rispose Hoseok, con ancora un sorriso divertito sul volto, mentre allungava il cellulare in direzione dell'amico, il quale non aveva perso nemmeno un secondo a copiare il numero e inserirlo tra i propri contatti.



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da: numero sconosciuto
ehi splendore, sono kim taehyung. ti va di conoscerci?
20:36

Sbiancò non appena lesse quel messaggio, la sola vista di quel nome bastò per ridurre in cenere il suo coraggio. Era davvero quel Kim Taehyung? Arrossì improvvisamente al solo pensiero che il ragazzo su cui spesso e volentieri i propri occhi si erano posati con ammirazione avesse appena esplicitamente detto che desiderava fare la sua conoscenza. Non avrebbe dovuto farlo aspettare un altro secondo o si sarebbe fatto una cattiva idea.

tu:
certo che sì, è un piacere fare la tua conoscenza!
20:40

LEVITATEWhere stories live. Discover now