You make my heart ascend

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Grazie a quella breve – ma intensa – lezione di letteratura con Taehyung, Jeongguk si era convinto di essere assolutamente a un passo minuscolo dal diventare uno degli amici più stretti dello studente più grande. Non che si fossero visti o parlati altre volte dopo quell'episodio, ma Jeongguk era piuttosto fiducioso. Taehyung sembrava essersi assentato da scuola per qualche giorno, rendendo impossibile a Jeongguk di trascorrere del tempo insieme.

«Si può sapere che stai cercando, Jeongguk?» La voce del suo migliore amico lo riportò con i piedi per terra, le palpebre avevano cominciato a sbattere come se si fosse appena risvegliato da un sonno profondo. Il panino nella presa lenta delle sue mani stava probabilmente cominciando a fare la muffa, una fetta di pomodoro era già caduta sul tavolo e una foglia di lattuga stava per fare presto la stessa fine.

«Sto cercando Taehyung.» Jeongguk indicò con un movimento del capo il solito tavolo in cui Taehyung e i suoi amici consumavano il loro pranzo, ma di Taehyung non sembrava esserci nemmeno l'ombra. «Per caso l'hai visto?» Domandò.

«Pensi che abbia voglia di vedere quella faccia di merda anche solo per sbaglio?» Fu la risposta acida di Yoongi, le bacchette che avevano infilzato con forza un pezzo di carne piuttosto che prenderlo tra di esse erano una dimostrazione della sua ostilità nei confronti di Taehyung.

«Ti ho già detto che si è scusato, è stato... carino.» Commentò Jeongguk, pronunciando quell'ultima parola mentre piantava un morso al panino, così da renderla quasi incomprensibile come se fosse un termine proibito.

«Capisco che tu sia accecato dall'amore,» E Jeongguk roteò gli occhi, "amore" era una parola troppo grossa per lui ma a Yoongi piaceva particolarmente sfotterlo, «Ma non c'è una singola cosa in Taehyung che possa essere considerata carina

«È seriamente stato carino con me, hyung! Mi ha anche aiutato con i compiti.» E ancora gli brillavano gli occhi al pensiero di quei venti minuti trascorsi insieme qualche giorno fa, mentre quelli di Yoongi si buttarono verso l'alto, come se volesse invocare l'aiuto di qualcuno per salvarlo da un migliore amico che non faceva altro che parlare di uno dei ragazzi più stronzi e antipatici dell'intero istituto scolastico.

«Davvero un asino come Taehyung ti ha aiutato? Scommetto che non era matematica, perché ogni volta a lezione non ascolta mai e sa solo fare figure di merda quando lo chiamano alla lavagna, è così divertente.» E mai Yoongi diventava così loquace, forse l'argomento "Kim Taehyung fa schifo nelle materie scientifiche" lo interessava particolarmente. Ma lo sguardo truce che gli rivolse Jeongguk lo fece zittire, soffocando una risata dietro un sorriso divertito.

«Era letteratura e, credimi, sono sicuro sia bravissimo.»

«Scommetto che non hai seguito nemmeno una parola, il tuo cervello era troppo impegnato a pensare a quanto Taehyung sia bello e fantastico e tutte quelle fantasie che vi fate su di lui.»

«Ehi! Non è vero!» Si lamentò Jeongguk, colpendo la spalla dell'amico in maniera amichevole ma mettendo su un adorabile broncio offeso. Yoongi rise e Jeongguk fece lo stesso subito dopo, ma la situazione si fece seria in pochi istanti e la realtà dei fatti colpì Jeongguk come una ventata d'aria fredda in pieno viso dopo essere stato all'interno di un locale a bere cioccolata calda.

L'espressione triste e rassegnata dipinta sul volto di Jeongguk non passò inosservata al migliore amico, che tentò di risollevare la situazione. Yoongi desiderava solamente il meglio per il proprio amico, ma entrambi sapevano bene quanto Taehyung fosse impossibile da raggiungere per via delle opposte preferenze sessuali: Taehyung era etero, non avrebbe mai posato gli occhi su un ragazzo.

«Meglio parlare d'altro, vero?» Provò Yoongi, un sorriso incoraggiante tirava gli angoli delle sue labbra verso l'alto e Jeongguk non riuscì a fare a meno di trovarlo confortante.

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