We're flying high above

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È sorprendente come spesso la vita, le situazioni, gli eventi prendano una piega del tutto diversa da ciò che ci si aspetta o immagina. C'è chi crede sia merito del destino, come se tutto fosse stato già prestabilito al momento della nascita di un individuo; c'è chi sostiene, invece, che il tutto accada in maniera prettamente casuale, senza che nessun'entità superiore abbia deciso per noi. Che fosse stato il fato o che fosse stato il caso, a Jeongguk questo poco importava. Ciò a cui non riusciva a smettere di pensare era la svolta incredibile che aveva preso il suo rapporto con Taehyung.

Lo studente più giovane temeva che ogni piccolo passo in avanti sarebbe andato a rotoli dopo quell'avvenimento nei bagni – che ovviamente non dimenticava di riportare alla mente ogni giorno, insieme alla consapevolezza che la propria immaginazione non riservava a Taehyung solo pensieri puri e casti. Per fortuna di Jeongguk, però, nei giorni a seguire Taehyung non si era allontanato come aveva previsto, né avvicinato più di tanto.

Il loro era rimasto un semplice rapporto di conoscenza che non prevedeva la nascita di alcuna amicizia, ma solo lo svilupparsi, lento e meditato, di tanta attrazione fisica da parte di Taehyung. Certo era che anche Jeongguk, dal canto suo, nutrisse un certo interesse puramente fisico nei confronti di Taehyung, ma d'altro canto vi era una grossa componente sentimentale e mentale.

Non aveva sempre osservato Taehyung semplicemente perché lo considerava un bellissimo ragazzo, ma perché aveva studiato progressivamente i suoi modi di fare, i suoi movimenti, ogni caratteristica lo riguardasse. Non era da biasimare se poi, dopo tanti mesi, tale ammirazione si fosse trasformata in vera e propria attrazione.

Desiderava conoscerlo di persona, desiderava parlargli e desiderava poter scavare sempre di più nella sua persona e tirare fuori quella che era la vera identità di Taehyung, la sua anima più pura. Perché era chiaro, dopo mesi di attenta osservazione, che Taehyung non fosse davvero il cattivo ragazzo ribelle che mostrava di essere. E Jeongguk aveva visto per un tempo fin troppo lungo quella parte di Taehyung, tanto che sentiva la necessità di andare oltre l'apparenza.

Fu quello il motivo principale che lo spinse, durante la pausa tra la lezione di storia e quella di matematica, a tirare fuori il cellulare seppellito nell'abisso del suo zaino ricolmo di libri e quaderni. Lasciò scivolare il dito lungo la lista dei contatti nella rubrica fino a trovare il nome di Taehyung, al quale probabilmente avrebbe aggiunto una emoji in futuro. Adesso l'obiettivo principale era quello di scrivergli un messaggio.

tu:
ti va di pranzare insieme?
p.s. sono jeongguk, non una ragazza
11:03

Si sentì piuttosto soddisfatto della propria vena umoristica, nonostante il timore che Taehyung potesse non trovare di suo gradimento una battuta del genere. E, a ripensarci, persino Jeongguk si sentì quasi nauseato al pensiero che un'eventuale ragazza, sicuramente più attraente di lui agli occhi di Taehyung, avesse potuto mandare all'aria quanto era accaduto tra loro due, compresi quei piccoli passi avanti che lo studente maggiore aveva compiuto al di fuori del mondo dell'eterosessualità. Perché ormai, arrivati a quel punto, era chiaro che il sesso femminile non era l'unico a catturare l'attenzione di Taehyung.

Il messaggio di Jeongguk non ottenne alcuna risposta durante l'ora successiva, lasciando nascere un senso di preoccupazione in colui che l'aveva mandato. Jeongguk non si aspettava sicuramente di ricevere una risposta immediata, ma col passare dei minuti fu inevitabile cominciare a perdere le speranze. Forse non avrebbe dovuto accelerare così tanto gli eventi, affrettare le cose non aveva mai portato a nulla di buono, ma quell'improvvisa ondata di coraggio che l'aveva spinto a invitare Taehyung a pranzo non poteva essere ignorata.

Ma poi finalmente accadde. Il cellulare vibrò tra le sue mani, lo schermo si illuminò e il nome di Taehyung apparve. Lottò contro la tentazione di visualizzare immediatamente il messaggio, in fin dei conti era giusto che Taehyung aspettasse tanto quanto aveva aspettato lui. Ma nel giro di cinque minuti aveva già mandato al diavolo qualsiasi buon proposito insieme al proprio orgoglio, ché la curiosità di conoscere la sua risposta era troppa.

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