LEVITATE

Though, I lost myself

«Lo sapevo che era un stronzo, non avrei dovuto abbassare la guardia.» Disse Yoongi, particolarmente incazzato.

Aveva ricevuto un messaggio da parte di Jeongguk in cui gli chiedeva di raggiungerlo all'entrata secondaria dell'istituto e l'amico non se l'era fatto ripetere una seconda volta, per un Jeongguk bisognoso del suo aiuto sarebbe stato pronto a correre ovunque. E così aveva fatto, l'aveva raggiunto in un paio di minuti e l'aveva trovato accovacciato per terra. Era stravolto e sconvolto da qualcosa, su questo Yoongi non aveva avuto alcun dubbio non l'appena l'aveva visto. L'aveva costretto ad alzarsi, perché Jeongguk non aveva intenzione di farlo di sua spontanea volontà, e l'aveva condotto all'interno dell'edificio scolastico.

La scenata di Taehyung in cortile non era passata inosservata agli occhi di nessuno dei due, ma mentre quelli di Jeongguk erano pieni di delusione, quelli di Yoongi erano accesi di rabbia. Sapeva che Taehyung non era un tipo affidabile, non avrebbe dovuto lasciare Jeongguk nelle sue mani. Si era fatto trascinare anche lui dalla felicità dell'amico di poter parlare finalmente col ragazzo che tanto gli piaceva, e non avrebbe dovuto.

Si era trascinato Jeongguk fino ai distributori automatici e si era premurato di comprare la sua barretta di cioccolato preferita, l'aveva osservato mangiarla senza pronunciare alcuna parola, solo dei sospiri abbandonavano le sue labbra. Yoongi era furioso e al tempo stesso curioso di scoprire quanto grave fosse il danno fatto da Taehyung.

«Pensava di aver parlato con una ragazza.» Jeongguk si decise finalmente a parlare, giocando con la carta dello snack che aveva appena consumato. Non voleva guardare Yoongi negli occhi, poteva già percepire dal suo tono di voce quanto fosse arrabbiato ed era anche sicuro che stesse già pensando a mille modi per pestare Taehyung e fargliela pagare. «Quindi quando gli ho detto che in realtà aveva parlato con me, lui ha cominciato ad arrabbiarsi.»

«Con te? Che cazzo ti ha fatto? Ti ha toccato?» Chiese subito Yoongi, senza lasciargli il tempo di completare il discorso.

«No! Non mi ha fatto nulla, stai tranquillo.» Lo rassicurò Jeongguk, volendo aggiungere che fisicamente non era stato in alcun modo ferito, ma verbalmente sì, e questo probabilmente era ancora più doloroso.

Non era piacevole pensare che il ragazzo per cui hai gli occhi a cuoricino ti offende e ti tratta con un livello di tatto e sensibilità pari a zero. Non era nemmeno più piacevole pensare a Taehyung, perché riusciva a vedere solamente il suo sguardo deluso, quasi scocciato dalla presenza di Jeongguk, arrabbiato per aver perso del tempo con una persona di cui non conosceva nemmeno l'esistenza e di cui, a quanto pare, non gli importava.

Da sempre Jeongguk aveva desiderato parlare con Taehyung, ma non aveva mai preso l'iniziativa. Non s'aspettava che potesse essere lui a farlo, ovviamente no, era raro che fossero gli studenti più grandi a rivolgersi a quelli più piccoli, eppure Jeongguk non faceva altro che sperarci ogni giorno. Sperava che potesse verificarsi una di quelle situazioni da film, in cui nei corridoi ci si va a scontrare, guarda caso, con il ragazzo per cui si ha una cotta, dando così vita a un ottimo pretesto per parlargli. No, Jeongguk non era così fortunato da poter sperare in qualcosa del genere. Lui aveva ricevuto il messaggio sbagliato dalla persona giusta.

Come se non bastasse, Taehyung era saputo e risaputo per essere chiaramente etero. Aveva tante ragazze ai suoi piedi e lui non perdeva occasione per provarci con ognuna di loro, Jeongguk era persino venuto a sapere che Taehyung aveva già perso la verginità durante una festa. Non si era mai sentito dire da nessuno che Taehyung fosse attratto dai ragazzi, dunque Jeongguk non aveva fatto altro che costruirsi castelli in aria, consapevole che prima o poi sarebbero crollati con poco. E ciò era appena caduto, solo che non si aspettava che sarebbe stato Taehyung stesso a distruggerli così presto.