But the world wasn't made in just one day

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«Hai sentito qualcosa anche tu?» La voce squillante di Hoseok risuonò chiaramente alle orecchie di Taehyung, sicuramente più attento e vigile rispetto a Jeongguk che sembrava pronto ad abbracciare Morfeo da un momento all'altro. Taehyung fu costretto a scuoterlo perché non si addormentasse sulle sue labbra come se niente fosse.

«Sì, mi è sembrato che ci fosse qualcuno lì dentro.» E la seconda voce, quella che finalmente identificò come appartenente a Min Yoongi, rispose con un tono sicuro. Li avevano sgamati ed era tutta colpa di Jeongguk e della sua boccaccia che non riusciva mai a tenere chiusa.

«Potrebbe essere Jeongguk? Magari si è sentito male per quanto ha bevuto.» L'ipotesi fin troppo realistica e perspicace di Hoseok gli fece sgranare gli occhi per un verso, ché ci aveva perfettamente azzeccato nell'indovinare chi fosse la persona chiusa dentro quel bagno, ma per un altro verso gli venne da ridere, ché Jeongguk tutto era tranne che inginocchiato sul water a vomitare. Anzi, messa da parte quella crisi di sonno improvvisa, stava benissimo.

«Apri 'sta cazzo di porta, allora. Che aspetti?» L'arroganza delle parole e del tono di Min Yoongi gli riportò alla mente certi ricordi d'infanzia: non cambiava mai, rimaneva il solito stronzo prepotente e superbo.

«Non si apre.» Il rumore della maniglia che veniva abbassata senza successo accompagnò quello della voce intrisa di panico di Hoseok, ché sicuramente temeva più per l'integrità della sua casa che per le condizioni di salute dell'ipotetico Jeongguk che entrambi immaginavano mezzo morto a causa dell'alcol.

«Che vuol dire che non si apre?» E nemmeno Yoongi fu bravo a nascondere la preoccupazione, tanto che a Taehyung venne spontaneo domandarsi tra sé e sé quanto stretto fosse il suo rapporto con Jeongguk. Non che avesse mai prestato più attenzione del dovuto ai due, ma da sempre li aveva visti insieme e adesso che era entrato in contatto con Jeongguk una lampadina di curiosità s'era accesa.

«Vuol dire che non si apre!» Quasi urlò Hoseok, ma il tono alto della sua voce venne attutito dal volume altrettanto infernale della musica. Taehyung avrebbe tanto voluto urlare loro di farsi gli affari propri e di tornarsene in quel maledetto salone e ballare su quella maledetta canzone, ma dovette trattenersi.

«Fammi provare.» E ancora una volta fecero dei tentativi, abbassando la maniglia che però ritornava al suo posto senza alcun successo. La porta venne pure spinta ma, ovviamente esclusa come alternativa quella di buttarla giù, non sarebbero riusciti ad aprirla in alcun modo se Taehyung non si fosse deciso a farlo dall'interno del bagno. E attualmente era un enorme e deciso no.

«Sarà chiusa a chiave.» Questa volta fu Hoseok a sottolineare l'ovvio.

«Bussiamo di nuovo allora.» E per la seconda volta delle nocche si scontrarono contro la porta, questa volta la forza impiegata in tale gesto fu maggiore, così come fu chiara la necessità, a quel punto, di dover dare una risposta a quei due. Non perché Taehyung lo volesse, ma perché era evidente che non se ne sarebbero andati tanto facilmente, convinti ormai che Jeongguk si trovasse lì dentro e che possibilmente stesse male.

Nonostante la rapidità con cui avvenne quello scambio di battute tra Yoongi e Hoseok, Taehyung venne totalmente distratto dalle loro voci e dai loro tentativi di forzare la maniglia per spalancare quella porta e rivelare sicuramente l'ultima delle scene a cui avrebbero mai pensato di poter assistere. Perché, per tutto quel tempo, le loro labbra non si erano separate nemmeno per un istante. Per Jeongguk fu una fortuna, ché finalmente stava assaggiando le labbra del ragazzo dei suoi sogni e quest'ultimo non sembrava nemmeno schifato – anche se Taehyung avrebbe preferito mettere in chiaro una cosa: non s'era ancora allontanato semplicemente perché distratto da ciò che stava accadendo fuori dal bagno.

LEVITATEWhere stories live. Discover now