|Capitolo 14|

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Jimin

Mi sveglio lentamente nel buio della mia camera, avvolto da una coperta pesante e schiacciato da un peso sulle gambe. Strano, mi ero addormentato sul divano.
Appena alzo lo sguardo, vedo Yoongi con il viso appoggiato sulle mie gambe e mi accorgo anche delle nostre mani unite. Muovo leggermente le dita e lui apre di scatto gli occhi, così che io possa godermi del tutto il suo viso appena sveglio.

«Come ti senti?» mi porge una mano per aiutarmi a sedermi, mentre piego di poco il cuscino alle mie spalle per stare comodo.

«Meglio. Mi hai portato tu qui?» Sono ancora un po' frastornato da ciò che è successo, mi ricordo benissimo la conversazione avuto con Hoseok e Kook, ma penso di essere crollato per un paio di ore sul divano.

«Sì, di sotto ci sono Tae e Jungkook»

Noto il suo sguardo triste posarsi sul mio ventre e la sua espressione mutare in una maschera di rabbia, dolore e paura?
«Ho visto ciò che ti hanno fatto. Perdonami, dovevo essere con te in quel momento» afferma con gli occhi lucidi.

«Ei no, basta. Smettila subito» dico, avanzando verso di lui. Mi appoggio sulle sue gambe e poso le mie piccole mani ai lati del suo viso. «Non è stata colpa tua. Togliti questo pensiero stupido dalla testa» lo guardo dritto negli occhi, sperando capisca che non deve incolparsi minimamente.

Chiude gli occhi e mi circonda la vita con le braccia. Mi metto a cavalcioni su di lui, per stare più comodo, sperando di non pesargli troppo.
«Dio, se solo potessi mettere le mani sulle loro facce da culo» sbuffa con gli occhi chiusi e la fronte appoggiata alla mia. Ridacchio per la sua reazione e gli accarezzo la testa per tranquillizzarlo.
«Ssh, tu non ti metterai nei guai per me. Pagheranno per ciò che hanno fatto, ma tu devi stare tranquillo» dico, continuando ad accarezzargli il volto.

Rimaniamo abbracciati in silenzio per un paio di minuti, finché non mi stacco leggermente e lo guardo negli occhi.
«Ti prego, baciami» sussurro, ho bisogno di sentire le sue labbra sulle mie. Avvicina il viso al mio e sento il suo respiro contro le labbra. I nostri nasi si sfiorano dolcemente, sorrido per il solletico e unisco le nostre bocche. È un bacio semplice, casto. Un semplice contatto di labbra che comunica più di mille parole. Mi stringe di più a sé, perciò porto le mani a circondargli il viso e mi lascio avvolgere dalle sue braccia. È decisamente un sogno ogni volta stare stretto a lui, solo noi due e il nostro affetto.

Ci stacchiamo per riprendere fiato e rimango ad osservarlo qualche secondo. Il suo viso è ciò che vorrei vedere ogni giorno prima di andare a dormire e appena sveglio, la sua pelle bianca e morbida, le sue labbra sottili che vorrei baciare ogni secondo della giornata. Anche il nasino piccolo e buffo, che arriccia ogni volta che sorride. Infine gli occhi. Gli occhi in cui mi perdo ogni giorno, attraverso i quali posso leggere i suoi pensieri e i suoi sentimenti. I suoi occhi che, a volte, esprimono rabbia o delusione, ma anche amore, passione e felicità.

Purtroppo veniamo interrotti dalla suoneria del mio cellulare, perciò mi stacco da Yoongi e afferro l'oggetto dal comodino, prima di leggere la notifica sul display

Numero Privato: piccolo Jimin, non preoccuparti. Quando ti avrò tra le mani, farà più male di così.

Mi irrigidisco subito e cerco di mandare giù la saliva inutilmente. Yoongi ovviamente si accorge della mia reazione e posa una mano sulla mia guancia, per farmi voltare verso di lui.
«Che succede?» Chiede con sguardo preoccupato.

È arrivato il momento di dirglielo.

Con lo sguardo rivolto verso il basso, gli porgo il telefono che avevo stretto tra le mani e lui lo afferra senza esitazioni. Trattiene il respiro e spalanca gli occhi.
«Chi diavolo è?» stringe i pugni, appoggiati sulle mie gambe, ed aspetta una mia risposta.
«Da u-un po' di tempo ricevo messaggi da questo numero. I-io non so chi sia, credevo fosse un ragazzino idiota della scuola, per questo non ho detto niente. Ultimamente però sta diventando più insistente e inquietante» 
alzo lo sguardo verso di lui e cerco qualsiasi movimento sul suo viso.

𝐓𝐫𝐞𝐚𝐬𝐮𝐫𝐞 - 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧 Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu