|Capitolo 20|

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Jimin

La sveglia suona incessantemente, costringendomi ad allungare il braccio libero verso l'esterno del materasso per spegnerla il prima possibile. Purtroppo, anche se ieri era il compleanno di Yoongi e abbiamo festeggiato tutta la sera, dobbiamo comunque andare a scuola.
Alzo leggermente il viso e tento di aprire gli occhi, così da accorgermi di essere quasi sdraiato sopra Yoongi. Il suo braccio mi cinge la vita, nella stessa posizione in cui ci siamo addormentati. Porto una mano sul suo profilo e accarezzo ogni centimetro di quel viso perfetto, godendomi la sua espressione così serena e rilassata. Poso un tenero bacio sul suo mento e per poi alzarmi lentamente dal letto, cercando di non svegliarlo.
Raggiungo in fretta il bagno e, dopo aver fatto tutti i bisogni, mi lavo in breve tempo per risvegliarmi prima di scuola, anche se mi dispiace togliere il suo odore dal corpo.
Una volta conclusa la doccia, torno in camera con un asciugamano grande ad avvolgermi il corpo, dal momento che non avevo portato nessun accappatoio. Indosso l'intimo di cambio e mi avvicino a piccoli passi ai vestiti di Yoongi abbandonati sul pavimento. Afferro la maglietta e la stringo tra le dita, come se potessi quasi toccare l'immagine di lui mentre la indossava. Potrei tenerla addosso solo per qualche minuto, finché non si sveglia e poi restituirgliela. Me la infilo in fretta e vengo travolto dal suo profumo delicato. È leggermente più grande dei miei vestiti, mi arriva di poco sotto al sedere e il collo ampio lascia un po' scoperte le clavicole.

Scendo al piano inferiore e raggiungo la cucina per bere un bicchiere d'acqua. Apro il frigorifero, alla ricerca di qualcosa di commestibile, ma come immaginavo non trovo niente. Sussulto quando una mano calda si appoggia sul mio fianco sinistro.
«Buongiorno amore» sussurra Yoongi, la sua voce roca al mattino penso sia la cosa più bella che io abbia mai sentito. Mi stringe a se e comincia a baciarmi il collo, cullandomi dolcemente contro il suo corpo.
«Buongiorno, hai dormito bene?» Chiedo, spero di non essere stato troppo pesante da schiacciarlo.
«Più che bene» risponde, portando una mano sulla mia coscia scoperta.
«Mi piace vederti con i miei vestiti, sopratutto se lasciano così tanta pelle scoperta» continua, per poi mordermi leggermente il collo.
Rido per la sua sfacciataggine, prima di tirargli una leggera gomitata sulla pancia per poi voltarmi verso di lui. Mi ritrovo il suo petto, nudo, letteralmente a due centimetri dalla mia faccia. Non che mi dispiaccia, ma almeno un minimo di preavviso sarebbe gradito.

«Dobbiamo tornare a casa» allaccio le braccia attorno al suo collo e inizio a lasciarli piccoli bacetti sulle labbra.
«Dobbiamo proprio?» Mette su un broncio tenerissimo, che mi fa sorridere involontariamente.
«Mi dispiace, ma sì. Devo controllare che siano ancora tutti vivi, poi ti ricordo che dobbiamo andare a scuola» mi stacco da lui e corro verso la camera da letto.

«Ei, non avevo mica finito!» lo sento piagnucolare dal piano inferiore.

«Dai muoviti, prima arriviamo a casa e prima ti bacerò!»

Una volta pronti, usciamo e aspettiamo Namjoon davanti all'entrata. Per fortuna si era proposto di accompagnarci, nonostante per lui fosse solo uno spostamento aggiuntivo.

Appena apro la porta di casa, sento un forte calore avvolgermi. Appoggio lo zainetto e la giacca sull'attaccapanni, mi tolgo le scarpe e raggiungo il salotto.
Non sono sorpreso dal disordine che mi ritrovo davanti, infondo me lo aspettavo.
«Ma dove sono gli altri due?» Vedo Jin e Hobi, rannicchiati nei loro sacchi a pelo sul divano, ma di Jungkook e Taehyung non c'è alcuna traccia.
«Hanno dormito nella camera degli ospiti. Spero non ti dispiaccia, ma non facevano altro stare incollati come ventose l'uno all'altro, perciò abbiamo preferito mandarli in una stanza da soli» Spiega Nam, grattandosi la nuca nervosamente.
«Non preoccuparti, avete fatto bene. Mia mamma è tornata?» Mi avvicino a un cassetto, tiro fuori un sacchetto per la spazzatura e inizio a raccogliere i bicchieri, i cartoni della pizza, e tutto il resto della sporcizia.
«Sì, è ripartita un'oretta fa. Ha detto di chiamarla, appena rientravi»

𝐓𝐫𝐞𝐚𝐬𝐮𝐫𝐞 - 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora