|Capitolo 22|

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Attenzione: di nuovo capitolo con smut (amatemi) in terza persona.
Se non vi piace, andate direttamente agli asterischi (***).

Yoongi portò le mani sui fianchi di Jimin, portandoselo più vicino al petto. Erano entrambi seduti, solo che Jimin si trovava esattamente sopra le sue parti intime.
Il minore portò le braccia attorno al collo dell'altro e prese a baciarlo con passione.
Iniziò, così, una danza fatta di lingue e saliva, che porto entrambi a sentire un bisogno, sempre più forte, di avere contatto l'uno con l'altro.
Yoongi fece scivolare una mano tra le natiche del minore e, senza preavviso, infilò un dito dentro il più piccolo, il quale riuscì a trattenere un grido solo grazie al morso che stava dando alla spalla del moro. Jimin si strinse al maggiore, quando gli infilò dentro il secondo dito, muovendoli con più forza.
"Yoon...Ah" ansimò Jimin, inarcando leggermente la schiena e spingendosi verso le dita dell'altro.
Quando Yoongi infilò anche il terzo dito, l'eccitazione di Jimin prese il sopravvento, infatti afferrò l'erezione del maggiore e iniziò a stimolarla ancora di più.
"Jimin, che fai? Oddio!" Gemette Yoongi, portando la testa leggermente indietro.
Jimin prese, con dolcezza, la mano con cui il moro lo stava preparando, si sollevò di poco e si calò sul membro dell'altro, lasciandolo sorpreso.
"Cristo!" Gemette il maggiore, cercando di mantenere un tono di voce basso.
Jimin prese a muoversi, prima lentamente, poi aumentò la velocità, trascinando con se anche l'acqua nella vasca. Si avvicinò sempre di più al suo ragazzo, il quale lo strinse tra le braccia, come se fossero una cosa sola.
Il minore tirò leggermente i capelli del moro, affinché potesse guardarlo negli occhi, e unì le loro labbra.
Il bagno, presto, si riempì di gemiti, sospiri e nomi sussurrati. Due semplici corpi stavano consumando il loro amore, aggrappati l'uno all'altro, come se avessero avuto paura di perdersi. Si graffiavano, si mordevano, si marchiavano a vicenda, il tutto accompagnato da un sentimento puro, l'amore. Si sussurravano parole dolci alle orecchie, si lasciavano baci su tutto il viso, si ammiravano semplicemente, chiedendosi cosa gli avesse condotti l'uno dall'altro.
Jimin prese a muoversi più velocemente, sempre stretto al petto di Yoongi. Erano come calamite, non si sarebbero staccati per nessun motivo.
"Mmh Yoon...sto per venire" annunciò Jimin graffiando, ancora una volta, le spalle del maggiore.
"Vieni per me, piccolo" disse Yoongi, prima di sentire un forte spasmo attraversare il corpo del più piccolo, il quale schizzò tra i loro corpi, stringendosi di più a lui.
Yoongi uscì velocemente dal corpo del minore e venne, senza toccarsi, poiché gli bastò la sola visione del suo ragazzo appagato.
"Tu sei mio" disse Yoongi, ricordandosi del ragazzo che aveva provato a importunare il più piccolo.
"E tu sei mio" ripetè Jimin, chiarendo la situazione una volta per tutte, come se ce ne fosse stato bisogno.
"Ti amo, piccolo"
"Ti amo, Hyung" dissero prima di riabbracciarsi.
Rimasero fermi in quella posizioni per minuti che, a loro, sembravano solo pochi secondi. Si pulirono in fretta e, una volta pronti, scesero al piano inferiore, dove furono accolti da i loro amici stesi sul pavimento e sul divano nel salotto.

***

"Niente porcate nel bagno, disse" fece il verso Tae a Jimin, quando quest'ultimo si sedette sul divano, facendo una piccola smorfia per il dolore alla base della schiena.
"Oh andiamo, scommetto che le avete fatte tutti" incrociò le braccia, guardandolo con aria di sfida in risposta.
"È vero, ma a differenza vostra, non abbiamo consumato del tutto, per via del poco tempo" rispose Nam, sbuffando per la frustrazione. Certo, ogni momento con Jin valeva oro, però anche lui avrebbe voluto fare l'amore con il suo ragazzo in doccia.
"Dai, calmini. Vi ho preparato qualcosa da mangiare, se avete fame" comunicò Jin, lasciando un piccolo bacio sulla guancia di Nam, disteso sul divano.
Passarono la serata insieme, a ridere e a giocare a Monopoli. Gioco particolarmente odiato da Yoongi, il quale credeva fosse inutile sprecare ore del suo tempo per poi perdere.
Si stavano divertendo, ignari di ciò che sarebbe successo nel giro di pochi giorni.

𝐓𝐫𝐞𝐚𝐬𝐮𝐫𝐞 - 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧 Where stories live. Discover now