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Angolino di Anya: questo capitolo è dedicato alla mia insostituibile Asu, in dettaglio il pezzo che tratta gli Shinoji; e a Dylanation, a cui ovviamente dedico il pezzo relativo ai Todobaku.

Buona lettura! 


Ha fatto una stupidaggine.

Ne è perfettamente consapevole, Iida. In qualità di rappresentante di classe, col suo carattere morigerato, ligio al dovere ne è stato consapevole fin da subito.

Ma non mentre lo faceva.

Purtroppo.

La riunione del giorno prima è stata un successo. I preparativi per la festa d'inizio inverno erano stati distribuiti equamente tra le sezioni del corso Eroi; chi avrebbe pensato ai rinfreschi, chi alle decorazioni, chi ai giochi e chi all'accompagnamento musicale.

C'era anche la 2-B. Kendo, seduta accanto a Tetsutetsu, aveva sorriso a Yaoyorozu in modo timido, incerto.

Come se volesse scusarsi per qualcosa.

L'attrazione principale però erano stati loro due. Bakugō e Todoroki, seduti l'uno a fianco all'altro, le braccia ugualmente incrociate. Ma quando si erano rimessi tutti in piedi Katsuki aveva preso nella sua la mano destra di Shouto e se l'era trascinato via, con l'aria impaziente di qualcuno che ha cose molto più piacevoli da fare che non assistere ad una "cazzo di riunione di merda".

Se esisteva la vaga probabilità che qualcuno ancora non fosse aggiornato, ecco che avevano messo le cose in chiaro. E se qualcuno era stanco di vivere – senza fare nomi- poteva sempre fare qualche commento spiritoso davanti a Bakugō.

Non che Todoroki fosse meno temibile. Anzi. Ma lui era più difficile che si incazzasse: soprattutto adesso che sembrava aver ritrovato lo spirito di dopo il Festival Sportivo. Aveva sorriso gentilmente alla rappresentante della 2-B, ch'era avvampata come una bimbetta e si era profusa in un inchino, come se avesse qualcosa da farsi perdonare anche da lui.

Quindi avevano iniziato tutti a sgomberare. Solo Kendo si era trattenuta un altro istante, insieme al suo ragazzo.

<< Yaoyorozu ... >>.

<< E' tutto apposto, Itsuka >>. Chiamandola per nome l'aveva rassicurata del tutto.

Kendo le aveva sorriso. Poi aveva preso la mano del giovane accanto a sé, e si erano congedati.

Al che anche loro due avevano levato le tende. Camminando lentamente lungo il corridoio gli era venuto spontaneo chiederglielo.

E lì aveva commesso il primo passo falso.

<< E' ... successo qualcosa con Kendo? >>, le aveva chiesto, mordendosi la lingua un attimo dopo. Non erano affari suoi, in realtà; ma non aveva potuto fare a meno di domandarglielo.

Momo si era stretta nelle spalle. << Abbiamo avuto ... qualche contrattempo. Nulla di che >>.

<< Riguardo Todoroki-kun? >>. Al che Iida era avvampato. Di nuovo aveva parlato troppo, e troppo in fretta. << Mi dispiace. Mi dispiace ... ma ho visto il contegno che ha tenuto ... anche con lui. Così ho supposto ... non lo so, cosa ho supposto >>.

<< Iida-san, va tutto bene >>. Momo aveva sorriso. << Ora ... andrei al dormitorio. Se non ti dispiace ... >>.

<< Ma no, certo che no >>.

Si era fatta avanti di qualche passo. << Yaoyorozu? >>.

<< Sì? >>.

<< Ecco, io ... io chiedevo se ... avessi ... un accompagnatore, per la festa >>.

Heart's in right sideWhere stories live. Discover now