𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕚𝕔𝕚𝕒𝕟𝕟𝕠𝕧𝕖

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Mi sveglio e guardo il telefono.

5:06

Sbadiglio e mi stropiccio gli occhi con una mano. Mi alzo e prendo i vestiti dallo zaino e appena finisco di cambiarmi esco dalla camera in cui ho dormito, ed entro in salotto.

Tutti dormono per terra o sui tavoli ancora sotto effetto dell'alcol, mi tappo il naso dalla puzza di sudore e alcolici e apro le finestre per far cambiare l'aria viziata.

- Buongiorno. -

Sobbalzo alla voce di Shouto e poi gli sorrido. Ha i capelli spettinati (ammetto che è molto buffo così), il viso stanco di chi si è appena svegliato e i vestiti spiegazzati. Abbiamo dormito molte volte insieme, e non smetterò mai di stupirmi della sua bellezza appena sveglio.

- Buongiorno anche a te. - lo saluto mentre si avvicina a me, passandosi sull'occhio una mano, per darmi un dolce bacio sulla fronte.

Cerco di non darlo a vedere, ma sono molto stanca. Non so neanche come parlare con lui, e ogni volta che lo guardo mi sale un senso di colpa assurdo. Mi sembra di essere così egoista, ma non posso regolare io i miei sentimenti...

Non avrei mai pensato di innamorarmi così tanto di un ragazzo fino al punto di esplodere. E se parliamo di Katsuki Bakugo, allora si, esplodere è il termine giusto.

I suoi occhi etero cromatici sono socchiusi per via dell'ora e si appoggia a me circondandomi il collo con le sue braccia. Non sembra ma è molto affettuoso con me, e adoro quando fa così.

Ma smetterà di farlo, per colpa mia.

- Senti... Ti devo chiedere una cosa. -

- Dimmi pure. -

- A te piace ancora Bakugo, vero? -

La stanza si fa silenziosa e i nostri corpi sono immobili, vicini ma immobili. Tutto quanto si ferma, a stento direi anche il tempo. Vorrei veramente rimanere con te Shouto, sei un ragazzo così dolce e responsabile, ma credo che la cotta per Bakugo rovini il nostro rapporto.

Adoro Shouto, adoro tutto di lui, sia il suo modo di parlare, il suo sorriso e il suo tocco gentile ma audace... Ma non posso comprarlo alle sensazioni che mi provoca Katsuki con i suoi semplici gesti maliziosi e il suo sguardo pungente.

- Come immaginavo. Forse è meglio finirla qui. -

- Io- Shouto io... Mi dispiace, vorrei che ci fossi solo tu ma... -

- TN, tranquilla. Torna da lui, so che mi ami, ma ami anche lui e questo ci compromette. Continuerò a volerti bene, ma ora andiamo, ti sta aspettando. -

Le lacrime scendono a dirotto e nascondo il mio viso nel petto del mio ormai ex ragazzo. Ha detto che continuerà a volermi bene, e questo è già troppo. La bontà di questo ragazzo è troppa. Avrei preferito che si fosse arrabbiato, almeno avrei capito realmente il mio errore, ma con lui mi potevo aspettare questa reazione.

Il bicolore afferra la mia mano e insieme andiamo non so dove, probabilmente verso casa di Bakugo. Ma lui come fa a sapere dove abita? Si odiano, non credo che Bakugo gli abbia detto la via.

- Ti accompagno a casa sua, così che possiate parlare civilmente. - mi spiega, stringendo leggermente di più la presa sul mio polso. Forse non è la cosa migliore che possa fare, ma sapere che Shouto è dalla mia parte mi tranquillizza un po'. Un tempo, in quei tre anni, avrei sperato di abitare solo e unicamente da Shouto. Ma ora no. Stiamo cambiando, e ci siamo lasciati.

Arrivati davanti a una casa in stile moderno io e Shouto ci scambiamo qualche sguardo in pieno silenzio.

- Ti ringrazio Shouto, con te sto veramente bene, e mi sento in colpa. Per me, per i miei stupidi sentimenti non- -

Bastarda In Due ||bakugo×reader||Onde histórias criam vida. Descubra agora