𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕧𝕖𝕟𝕥𝕚𝕥𝕣𝕖́

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5 anni dopo...

Osservo il paesaggio oltre la recinzione della vetanda, è proprio una bella giornata, il sole splende in cielo e non c'è nemmeno una nuvola che rischia di coprire il sole estivo che illumina le campagne di periferia. Mia sorella, insieme a suo marito, si è comprata una bella villa in entroterra, così che potessimo riunirci ogni tanto, come in questa bellissima giornata.

- Ehi TN, vuoi un po' di aranciata? - mi chiede Izuku, porgendomi un bicchiere stracolmo di succo, mentre mi dondolo avanti e indietro sulla sedia da nonna.

-Grazie mille, dov'è Ochako? - domando, non vedendola insieme a lui.

- Ah è dentro, sta mettendo a letto i bambini. Sono così carini quando sono stanchi! - sorride il neo padre, immaginando le facce tenere, e per una volta tanto, stanche dei figli.

- Sì... Sono veramente graziosi, siete dei genitori adorabili! - sorrido, dando qualche gomitata a mio cognato.

- Oh be' anche tu tra poco lo sarai, sei all'ottavo mese no? -

- Già... Che ansia! Ho paura che faccia troppo male! - sospiro, appoggiandomi completamente allo schienale della sedia - Poi ho paura che quando dovrò andare in sala parto lui non ci sarà... A tenermi la mano, insomma. -

Tra di noi incombe il silenzio, probabilmente sta cercando le parole migliori da dire, come fa sempre. Izuku è sempre stata una persona dolce che sa come regolare le parole e sa come comportarsi con gli altri. Ha fatto veramente bene mia sorella a sposarlo.

- Sono sicuro che ci sarà, sai spesso sembra un po' scontroso sull'idea di diventare padre, ma dovevi vederlo l'altro giorno quando siamo usciti da soli, oltre ai soliti piccoli litigi continuava a pensare come vestire il bambino, dove vi avrebbe portato nei giorni liberi e... Di cosa prenderti per renderti di buon umore appena partorito... Non lo dà a vedere, ma vuole veramente un figlio con te. -

Penso che il mio cuore non si sia mai sciolto così tanto per le parole dette da mio cognato.

- Lui... - sussurro, prima di essere interrotta da quella che è la voce del futuro padre di mio figlio.

- TN! - mi corre incontro, nascondendo qualcosa dietro la schiena - Senti... ouf... Questi sono... ahh... Tuoi. - dice con voce affannata, porgendomi quel che è un mazzo mi gigli.

Izuku si alza dalla sedia di fianco alla mia, per entrare in casa e raggiungere sua moglie, per lasciare un po' soli me e Katsuki.

- Dove li hai... -

- Prima della curva qua dietro stavano un po' sparsi questi, e mi sono fermato a raccoglierli per te... Ecco perché ci ho messo molto, scusami. -

Le mie guance si tingono di un rosso acceso per colpa della sua carineria. Come può dirmi ciò mentre sono in cinta e in preda ad un attacco d'amore!

- Non devi scusarti... Anzi, grazie mille, sei così dolce! - sorrido, portando al petto il mazzo di fiori, accompagnati dal loro leggero odore, quasi ineccepibile.

- Uhm... Come stai? Ti fa male la pancia... O hai la nausea o... -

- Ehi ehi, tranquillo sto bene... Vuoi sederti? - chiedo, e lui di risposta annuisce, prendendo posto vicino a me. Afferra la mia mano, intrecciando le nostre dita. Gli trema un po', penso sia perché è emozionato, seguendo la testimonianza di Izuku... Immaginare Katsuki padre di mio figlio è una visione... Unica e bellissima.

- TN... Secondo te sarò un buon padre? - mi chiede, mangiandosi e mordendosi le unghie dell'altra mano.

- Sì, lo sarai, e sono sicura che anche lui lo penserà. - gli sorrido, appoggiando le nostre mani sul mio pancione, che sentendo l'aria troppo romantica che avevamo preso mi tira un bel calcio.

- Ahia! Sei un monello rovina momenti! - rido, contagiando anche il mio fidanzato, che si mette in ginocchio davanti a me baciandomi prima la mano e poi la pancia, gesto che mi fa arrossire e innamorare ancora di più dell'uomo che ho davanti.

- Sono fiero che voi siate la mia famiglia, davvero. -

Bastarda In Due ||bakugo×reader||Where stories live. Discover now